Nel linguaggio comune con “crepacuore” si intende una condizione in cui uno sforzo fisico o una forte emozione (ad esempio una delusione amorosa) può causare danni cardiaci potenzialmente letali. Nel caso di un cuore sano però è molto raro che eventi del genere determinino un fenomeno cardiaco letale. E’ infatti necessaria una predisposizione patologica di fondo che, una volta avvenuto lo stimolo fisico o emotivo, conduca alla morte cardiaca. Una di queste condizioni, fra le più note e tipiche, è la Sindrome Takotsubo, anche detta Sindrome del Cuore Infranto.
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Origine del nome “Takotsubo”
La malattia prende il nome da un antico strumento di pesca giapponese, cioè da un vaso (Tsubo) usato per catturare i polpi (Tako). Tale vaso ha una forma allungata che finisce con un fondo allargato, e il ventricolo affetto da questa sindrome assume una forma simile.
Cause della S. di Takotsubo
Le cause della sindrome di Takotsubo non sono ancora ben chiarite, ma si pensa che il ruolo principale appartenga ad adrenalina e noradrenalina. Queste due molecole rappresentano gli effettori del sistema ortosimpatico, un settore del sistema nervoso che gestisce le risposte fight or fly: questa reazione (letteralmente “combatti o scappa”) consiste nell’aumentare le prestazioni cardiache, muscolari e metaboliche utili alla caccia o alla fuga dai predatori. Tale reazione, in risposta a sforzi fisici o forti emozioni (paura, rabbia o sgomento), aumenta la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e la forza di contrazione ventricolare.
Meccanismo patogenico
Questi stimoli nervosi possono, in un cuore predisposto, condurre a malattie potenzialmente fatali come infarti, aritmie e infine arresto cardiaco: in particolare nella sindrome di Takotsubo provocano una sofferenza cardiaca che si manifesta con stordimento e dilatazione dell’apice ventricolare. Questa condizione può essere favorita dagli estrogeni: è stato rilevato infatti che i soggetti più predisposti a questa sindrome sono le donne incinte.
Sintomatologia della Takotsubo
I sintomi sono molto simili a quelli dell’infarto, cioè forte dolore toracico compressivo, con irradiazione a braccio e spalla sinistra, allo stomaco, al collo e alla mandibola; possono associarsi anche sudorazione, nausea e vomito.
In prima battuta vanno eseguiti elettrocardiogramma e analisi degli enzimi cardiaci nel sangue. Tuttavia anche questi esami possono non essere dirimenti: per questo motivo, per escludere il classico infarto da ostruzione coronarica, spesso è necessaria l’esecuzione di una coronarografia. Questa, differentemente dall’infarto classico, non mostrerà occlusione delle arterie coronariche, ponendo dunque la Takotsubo nel gruppo dei MINOCA (infarti miocardici senza ostruzione coronarica). L’esame diagnostico definitivo è l’ecocardiogramma che dimostra la dilatazione dell’apice (apical ballooning) con ipocinesia apicale e ipercinesia basale.
Complicanze
Questa sindrome, se adeguatamente trattata, è benigna e reversibile. Tuttavia questa alterazione morfologica e funzionale dell’apice cardiaco può raramente evolvere verso patologie cardiologiche gravi come aritmie (alterazioni del ritmo e della conduzione elettrica), valvulopatie (ostruzioni o rigurgiti valvolari) o shock cardiogeno (il cuore non è capace di pompare adeguatamente il sangue e ciò manda in sofferenza gli organi).
Terapie
La terapia consiste nella somministrazione di farmaci che ostacolino l’azione di adrenalina e noradrenalina: quelli più usati sono i beta-bloccanti, molecole che impediscono ai due neurotrasmettitori di stimolare il cuore; questi farmaci possono associarsi agli ACE-inibitori o possono essere sostituiti dai Calcio-antagonisti.
Antonio Spiezia
Bibliografia
Abbas A.K., Aster J.C., Kumar V., Robbins e Cotran, Le basi patologiche delle malattie (IX edizione), Seregno, Edra Masson, 2015.
Trimarco B., Trattato di Cardiologia. Per studenti e medici di medicina generale, Napoli, Idelson-Gnocchi, 2013.
Sitografia
https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/broken-heart-syndrome/symptoms-causes/syc-20354617
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