È il 2005 e grazie allo sceneggiatore Russel T. Davies, torna nel mondo seriale Doctor Who. Il dottore e i suoi companion tornano così nella vita di noi telespettatori.
Dal suo ritorno, una delle costanti del Natale è diventata la presenza di Doctor Who e del suo special natalizio.
Speciale che quest’anno ha un aria diversa dal solito, dato che ha portato a due addii: quello di Steven Moffatt, dopo sei anni come showrunner, cede lo scettro a Chris Chibnall (già autore dell’ottima Broadchurch con protagonista David Tennant, ai tempi decimo Dottore), e soprattutto l’addio di Peter Capaldi come dodicesimo Dottore che cede il posto a Jodie Whittaker (già conosciuta proprio in Broadchurch) come tredicesimo Dottore ma soprattutto prima Dottore donna.
Trama
La decima stagione si è conclusa con il rifiuto da parte del Dottore nel dare il via ad un’ennesima rigenerazione.
Da qui inizia lo speciale, da un Dottore che rifiuta di rigenerarsi, ma non Capaldi, bensì il primo Dottore (interpretato da David Bradley).
Il rinnegare la rigenerazione porterà i due dottori ad incontrarsi, il che creerà un errore nel continuum spazio tempo la cui conseguenza sarà l’incontro con un soldato britannico precedentemente in punto di morte.
I tre inizieranno un’avventura che li porterà ad accettare il proprio passato e andare avanti con il loro futuro.
Nel corso del viaggio verranno a conoscenza della Testimonianza, entità che ha il compito di raccogliere i ricordi delle persone in punto di morte.
Quest’entità darà la possibilità di avere come comprimaria per un’ultima volta, Bill Potts, ultima companion del Dottore, e darà la possibilità al Dottore di salutare anche Nardole, e soprattutto, Clara Oswald, la ragazza impossibile.
Una volta accettato il loro futuro, i tre riporteranno il soldato britannico al suo posto, pronto a morire, scoprendo che egli non è altro che il nonno del brigadiere Lethbridge-Stewart, fondatore dell’UNIT.
Una volta riappacificati con loro stessi i due dottori andranno incontro al loro destino, Bradley lascerà il posto all’originale Hartnell, grazie all’inserimento dell’originale scena di rigenerazione del primo dottore.
Capaldi prima di lasciarsi andare, lascia un messaggio al dottore che verrà, su come comportarsi, come essere, “non essere mai crudele, né un codardo”, concludendo con “Doctor, I let you go” in contrapposizione del “I don’t wanna go” del finale di stagione.
Nel discorso finale vi è una sott’intesa dichiarazione d’amore di Peter Capaldi alla serie, essendo l’attore da sempre un grande di Doctor Who.
Nota di riguardo per la colonna sonora, nel corso della puntata ritroveremo perfettamente usate ed amalgamate le colonne sonore delle precedenti stagioni.
I protagonisti
Peter Capaldi: torna per l’ultima volta ad interpretare un Dottore che è riuscito a non far rimpiangere i precedenti, creando un personaggio burbero ma dal cuore d’oro, personalità che a molti ha ricordato quella di Hartnell.
David Bradley: già visto in “An Adventure in the Space and Time” speciale che narra la nascita di Doctor Who. David Bradley ci regala una perfetta reinterpretazione del primo dottore interpretato ai tempi dal compianto William Hartnell.
Mark Gatiss: co-sceneggiatore di Doctor Who, è noto ai più per aver dato vita all’ottimo Mycroft Holmes in Sherlock, riesce a creare empatia con il telespettatore, trasmettendo le paure e i timori che lo affliggono nel percorso di accettazione della sua morte.
Pearl Mackie: torna nel suo ruolo di companion; gioiosa, ironica e divertente. Una delle compagne più particolari, soprattutto per essere la prima a dichiararsi apertamente gay.
Il nuovo Doctor Who
Piatto forte della puntata, il momento più atteso, dopo più di cinquanta anni e tredici reincarnazioni maschili, Doctor Who accoglie la prima donna tra le sue fila. L’annuncio di Jodie Whittaker ha fatto da spartiacque tra i fan. C’è chi ha accolto la novità con gioia e curiosità e chi l’ha totalmente rinnegata. Questo cambio di protagonista è stato velatamente annunciato nel corso delle passate stagioni. Molti, infatti, sono stati i riferimenti al possibile arrivo di un dottore donna. Moffatt già nel corso dell’ottava stagione con la reintroduzione del Maestro, rigeneratosi in una donna, aveva iniziato a preparare il pubblico ad un eventuale cambio di sesso per il protagonista.
Un cambio del genere non può che essere positivo. Tredici uomini hanno dato la loro interpretazione al personaggio, mancava all’appello una visione del mondo da parte di una donna, un nuovo modo di approcciarsi alla serie e alle sue infinite avventure nello spazio e nel tempo.
Emanuele Buo