Sal Da Vinci e le sue sinfonie in Sal Maggiore
Da mister Sal Da Vinci tutti si attendevano l’ennesimo evento spettacolare ed infatti, per gli amanti del varietà, c’è da confermare che la nuova idea firmata Da Vinci aderisce bene alle aspettative.
“Sinfonie in Sal Maggiore” è il nome dello spettacolo che ha visto la sua prima assoluta giovedì 16 marzo 2018 al teatro Augusteo, dove sarà in scena fino al 25 marzo.
L’idea, di Sal Da Vinci ovviamente, è originale: trasformare il palco in una nave e la pièce in un viaggio; un viaggio verso una meta che di certo è cara a Sal Da Vinci per questioni di natali, ma non solo: l’America è la patria dei sogni. È colorata, scintillante; brilla in abito da sera, luccica di possibilità di successo, di aspettative per il nuovo, di ambizioni ed ignoto. Risuona di musica jazz, blues, ma anche di classici napoletani; di quei napoletani che partivano, che se ne andavano in America a “cercà e fà coccos e buon” come i napoletani sanno fare. Ed è questo cuore, diviso fra la terra di appartenenza e quella di nascita, quella dei desideri e quella del sentimento, la risata e la canzone, lo spettacolo ed il sociale; è questo il cuore dello spettacolo: è di queste ambivalenze che si completano fra loro che si nutre e cresce lo spettacolo di Sal Da Vinci.
Non è un concerto, ma si canta; non è una rappresentazione, ma si recita; non è un dramma, ma non trascura il dramma; non è un cabaret, ma è divertente: è il buon vecchio varietà, tenuto insieme da ospiti che lo hanno arricchito divertendosi, oltre che divertendo; fra gli altri, Ciro Villano, che ha partecipato alla scrittura dello show insieme a Sal Da Vinci.
Al centro di tutto, lui, nel sui scintillante frac glitterato, mostra un’energia da vero istrione, una carica positiva, un piacere del palco, un’esibizione felice che non può non coinvolgere il pubblico, che si trova coinvolto anche in una piccolo momento familiare: quello con Francesco Da Vinci, il giovane figlio di Sal, che con il padre ha raggiunto una piacevole sinergia canora in momenti di musica dedicata.
Non sono stati pochi gli omaggi agli illustri colleghi del panorama musicale: da Lucio Dalla a Pino Daniele e Massimo Ranieri. La stessa scaletta è varia tanto da seguire il filo conduttore di una trama che ingloba le storie dei personaggi/passeggeri della nave, ma anche dei simboli e dei popoli che rappresentano; cosi da passare dal canta Napoli di inizio novecento all’ultimo artista contemporaneo, senza dimenticare la canzone più italiana possibile e quella più americana fattibile, passando sempre per Sal Da Vinci, in tutte le sue ere.
Con il pubblico, pare scattare una coinvolgente empatia: il viaggio si conclude che tutti insieme ci alziamo, battiamo le mani, alziamo un inno all’amore, lanciamo palloncini a forma di cuore (giusto per mantenerci in tema) e giochiamo insieme mentre fuochi d’artificio (di coriandoli) circondano l’amato Sal Da Vinci, figlio del territorio ed artista del popolo.
Per la regia di Marco Carniti, uno spettacolo curato nel dettaglio: impeccabile e di effetto ben centrato dalle scenografie ai costumi fino ad arrivare alle luci. Notevole l’orchestra (di ben cinquanta competenti elementi) condotta dal maestro di bordo Adriano Pennino.
Insomma, un evento spettacolare che non passerà indifferente; un evento che lascerà parlare di sè per qualche tempo.
Teatro Augusteo – (pagina ufficiale)
Letizia Laezza