Classe ’94, occhi grandi e talento da vendere. Questo è il breve identikit di Marianna Capuano, la vincitrice del Concorso di Fumetto e Grafica organizzato dall’Associazione Culturale Imago, in occasione della 20° edizione del Comicon. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di tantissimi ragazzi, aveva questo tema:
“Le radici del passato sono la chiave dell’avvenire”.
La ventiquattrenne, diplomata in grafica all’Istituto Marconi di Giugliano, si è classificata al primo posto nella sezione “disegno e fumetti – dai sedici anni in su”. Nel suo disegno la giovane artista è riuscita a congiungere il passato con il futuro, ma anche a delineare una storia ben precisa che riguarda tutti noi da vicino. Infatti, il trionfo del colore, le tante sfumature e gli scenari anche molto variegati hanno un unico filo conduttore: la vita e il tempo in cui si realizza. La vittoria meritata, ma inaspettata, ce la racconta la stessa Marianna in questa intervista, rilasciata poco dopo la sua premiazione.
Intervista a Marianna Capuano
Ti aspettavi di essere la vincitrice di questo concorso?
Assolutamente no! Coltivo la passione per il disegno da quando ero piccola, ma non ho una preparazione tecnica di base. Il disegno è stato realizzato tra l’altro con dei semplici pastelli e delle penne a gel bianche e nere. Non mi sarei mai aspettata questo riconoscimento. Ho partecipato quasi per caso, perché spronata da familiari ed amici che da sempre apprezzano i miei disegni. Ero convinta di non avere particolari riscontri, soprattutto perché il livello delle altre creazioni in gara era molto alto e io mi sono sempre e solo esercitata da autodidatta.
A cosa ti sei ispirata per la realizzazione del disegno?
C’è stata una buona dose di fantasia, ma ammetto che il tema dell’avvenire legato al passato mi è sempre stato a cuore. Sono molto legata al mio passato e spesso mi capita persino di rivedere disegni vecchi e provare a realizzarli di nuovo per capire quanto sono migliorata. Per quanto riguarda il futuro, invece, capita spesso di ritrovarmi a sognare ad occhi aperti. Il più delle volte provo a trasformare con la matita l’idea che ho impressa nella mente.
È nato così il tuo disegno? Sembra che il passato e l’avvenire siano rappresentati in due versioni: da una parte il divenire della natura e dall’altro il divenire dell’uomo.
Sì, ho associato alle radici di un albero quelle della nostra esistenza e, dunque, l’immagine di una coppia che porta con sé il frutto dell’amore: una nuova vita. Nella parte centrale del disegno si diramano i due poli opposti che ognuno di noi ha modo di sperimentare nel suo viaggio in questo mondo. Il tronco confina da un lato con il grigiore di un paesaggio sinistro e privo di vita, che rappresenta i momenti di difficoltà. Dall’altro lato c’è invece un lago contornato da alberi, che trasmette armonia e serenità e dove è possibile intravedere persino dei frutti.
Salendo troviamo l’avvenire: sullo sfondo di un cielo stellato c’è un ragazzo/a che gioca sull’altalena.
Perché hai scelto quest’ultima immagine per rappresentare il futuro?
Il nostro protagonista è in bilico perché il futuro è incerto e l’altalena è una metafora della vita. Quando l’oscillazione è forte ci sembra di volare, ma poi poco dopo l’altalena rallenta e ci ritroviamo di nuovo fermi con i piedi per terra. Anche nella vita ci sono alti e bassi, l’importante è non perdere di vista l’obiettivo.
E qual è il tuo obiettivo adesso?
Vorrei fare tesoro di questa esperienza per migliorare sotto tutti i punti di vista. Sono felicissima di aver vinto una targa, materiali da disegno e soprattutto un corso di Illustrator Sturt Up, presso l’Istituto di Comunicazione Superiore Ilas, ma ciò che ha più valore per me è la conquista di una maggiore fiducia in me stessa e nelle mie capacità. A partire da oggi voglio perseguire con maggiore determinazione questo percorso, che finora mi ha già dato tanto.
Quali sogni ci sono ancora nel cassetto di Marianna Capuano?
Tanti e cercherò di farli uscire tutti pian piano. Nel mio futuro più immediato c’è un corso di laurea, ma un giorno vorrei creare una storia originale tutta mia, un fumetto in cui i miei disegni siano degni di essere ricordati.
Il disegno quindi ci sarà sempre nella tua vita?
Senza dubbio e non solo perché ha contribuito a migliorare la mia autostima. Disegnare per me è anche e soprattutto un mezzo alternativo per trasmettere quello che sento, perché con le parole sono meno brava. Preferisco comunicare con i miei colori, le linee e le forme.
Se dovessi spiegare in poche battute perché è importante per te il disegno?
Il disegno è una passione, il mio biglietto da visita, il miglior modo che ho per esprimere me stessa, è in poche parole la mia vita.
Giuseppina Di Luna