La società è in continua, anche se spesso lenta, evoluzione. I produttori e gli sceneggiatori di Modern Family lo sanno benissimo. Hanno saputo sfruttare il cambiamento e la modernità, rendendo anche le situazioni più complesse spunto di riflessione e divertimento. Quando l’onda del cinismo e della finta o reale depressione viene cavalcata da molte serie tv, Modern Family offre una genuina boccata d’aria fresca. Creando un’atmosfera davvero calda, familiare, la serie tv accoglie lo spettatore nelle tre strampalate famiglie protagoniste.
L’idea è di Christopher Lloyd e Steven Levitan. Gli autori e produttori televisivi Lloyd e Levitan si sono davvero ispirati alle loro situazioni familiari, e ad alcuni loro amici. La serie è stata presentata da entrambi alla NBC, alla CBS e alla ABC. Solo quest’ultima emittente statunitense ha approvato il progetto, trasmettendo l’episodio pilota nel 2009. La prima stagione fu un enorme successo, e tutt’oggi la serie prevede la decima stagione, ancora in produzione. La serie è realizzata con la tecnica del falso documentario, tecnica poco usata ma nota per altre serie come The Office, già trasmessa dalla emittente NBC.
Modern Family: le famiglie protagoniste
Jay Pritchett (Ed O’Neill) è il patriarca della famiglia. Un vero duro, di mezza età, che ha due figli: Claire e Mitchell, avuti da un precedente matrimonio con una donna di nome Didi. Jay ha lasciato la moglie, divorziando quindi, per Gloria (Sofia Vergara). Gloria è molto più giovane di Jay, e gli estranei non aspettano altro per ricordarglielo. La nuova moglie del signor Pritchett è una passionale e bellissima colombiana, molto legata alla sua famiglia, alle sue origini e alla sua nazione. Gloria ha un figlio, Manuel Alberto ‘Manny’ Delgado (Rico Rodriguez), avuto da un precedente matrimonio con un uomo del suo villaggio colombiano. Jay e Gloria avranno poi un altro bambino, Joe.
La figlia maggiore di Jay, Claire (Julie Bowen), ha giusto qualche mese di differenza con Gloria. Claire è sposata con Phil Dunphy (Ty Burrell), ed hanno tre figli. Haley (Sarah Hyland) è la prima figlia, un po’ ribelle e non attenta alla scuola. Alex (Ariel Winter) è la figlia di mezzo, il piccolo genio della famiglia. Luke (Nolan Gould) è l’ultimo dei Dunphy, ed è molto simile al padre.
Il secondo ed ultimo figlio di Jay avuto dal primo matrimonio è Mitchell (Jesse Tyler Ferguson), gay dichiarato e sposato con Cameron Tucker (Eric Stonestreet), un eccentrico e teatrale uomo. Mitchell e Cameron adotteranno una bambina vietnamita, la scaltra Lily (Aubrey Anderson-Emmons).
Modern Family: le tematiche trattate
Modern Family è al passo con i tempi. Il divorzio, una delle tematiche più importanti e fulcro delle origini di questa spassosa famiglia allargata, è relativamente recente. Diverse le scuole di pensiero, riguardo il divorzio. C’è chi crede che gli arrendevoli cedano alla tentazione di mollare un’intera famiglia e rifarsi una vita. Altri credono, molto schiettamente, che in mancanza d’amore un matrimonio sia uno squallido contratto. Ed è per questo che Jay Pritchett sconvolge la sua famiglia iniziale, formata da Didi, Mitchell e Claire.
Jay e Didi erano in costante conflitto. Jay non è stato un marito perfetto per la prima moglie, e nemmeno un padre perfetto. Burbero, spesso scostante e freddo, troppo impegnato con la sua azienda di armadi, ha tendenzialmente trascurato i figli e la ex moglie. In virtù di ciò, Mitchell e Claire, con l’incedere dell’età, hanno espresso al padre la volontà di trascorrere del tempo con lui, purché di qualità.
Jay ha riconosciuto i propri errori. Quello di non essere mai stato troppo entusiasta dei trionfi di Claire, diventata una persona estremamente competitiva e con la volontà mai sopita di rendere il padre fiero di lei. Quello di essere stato troppo, troppo rude con Mitchell e di non aver accettato completamente la sua omosessualità. Ma, nel corso della serie, Jay diventa sempre più elastico e malleabile. E non solo grazie all’aiuto dei suoi due figli.
Gloria e Manny smussano gli angoli più spigolosi del vecchio patriarca, incoraggiandolo spesso ad accettare i propri sentimenti, a essere più affettuoso e meno insensibile. Un’altra importante tematica trattata è quella delle differenze culturali, affrontata proprio con Gloria e Manny. Gloria si sforza costantemente di comprendere la cultura americana, a volte troppo razionale e cinica per lei. Ed è proprio il suo solare approccio che dà un’ulteriore nota di vita a questa famiglia.
Sono naturalmente fondamentali Cameron e Mitchell, coppia meravigliosa. Abbastanza diversi tra di loro, i due, con coraggio e amore, hanno formato una nuova famiglia con Lily. Cameron è più a suo agio con la sua sessualità, e incarna tutti gli stereotipi del gay americano medio: amante della moda, di camicie estrose, di Barbra Streisand e dei musical. Mitchell è, invece, un avvocato ambientalista, che (un po’ come la sorella Claire) ha sempre agognato l’approvazione del padre Jay.
Quest’ultimo è senza ombra di dubbio il personaggio in una evoluzione costante ed incredibile. In un tempo relativamente piccolo, accetta sempre di più le differenze culturali, sessuali dei suoi affetti, amandoli ogni giorno di più. Senza contare i piccoli della famiglia. Lily, Manny, Haley, Alex e Luke contribuiscono all’apporto comico della serie e alla sua riflessione implicita.
Crescono e sbagliano, come tutti gli adolescenti, e i loro genitori li accompagnano in questo viaggio. Soprattutto Phil, padre affettuoso e molto presente, dovrà fare i conti nel dover lasciare le sue adorabili anatre dal nido. Insomma, una famiglia che accetta e anzi, proprio dalle differenze impara ad amarsi.
Memorabile la puntata dei sognatori e dei realisti. I sognatori sono Cameron, Phil e Gloria. Mentre i realisti: Jay, Claire e Mitchell. Come detto da Cameron: “Ci sono i sognatori e ci sono i realisti a questo mondo. I sognatori spesso trovano i sognatori e i realisti trovano i realisti ma più spesso di quanto si pensi succede il contrario. I sognatori hanno bisogno dei realisti che gli impediscano di volare troppo vicino al sole e i realisti… Beh, senza i sognatori, potrebbero non alzarsi mai da terra!”.
Aurora Scarnera