The Young Pope è una serie televisiva diretta da Paolo Sorrentino con protagonista l’attore britannico Jude Law, trasmessa dalle reti Sky. L’ottimo apprezzamento ottenuto dalla critica internazionale quanto a trama, immagini e recitazione, pare abbia convinto il regista partenopeo ad inscenare una seconda stagione dal differente titolo The New Pope.
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The New Pope: John Malkovich entra nel cast
Come facilmente intuibile dalla nomenclatura, si prevedono clamorosi colpi di scena e piacevoli new entry nel già fornito cast della serie, tra cui in primis il due volte candidato agli Oscar John Malkovich, il quale dovrebbe spodestare sul trono del papato il giovanissimo rivoluzionario Pontefice Larry Belardo (Jude Law). La sceneggiatura sarà curata dallo stesso Paolo Sorrentino in compartecipazione ad Umberto Cantarello e Stefano Bises, mentre la distribuzione avrà luogo tra fine d’anno e i primi mesi del 2019. La prima stagione ha riscosso particolare successo e gradimento negli Stati Uniti, venendo definita dal Washington Post “un’opera stimolante e visivamente sbalorditiva“, “splendida e accattivante” il parere del New York Times.
The New Pope manterrà pressappoco invariata la propria identità narrativa, poiché contesto ed ambientazione resteranno immutati; da valutare ancora il ruolo che andrà a ricoprire Jude Law. Si vociferava addirittura una sua possibile assenza dal set con inevitabile morte del personaggio cardine della serie, ma data ormai per assodata la conferma sul set dell’attore inglese, assai più probabile appare una partnership tra questi e l’ottimo John Malkovich, il quale andrà a vestire con ogni probabilità i panni del nuovo Pontefice cristiano, divenendo così il protagonista principale dell’opera sorrentiniana. Il regista premio Oscar per “La grande bellezza“ ha quindi ufficializzato di recente l’uscita del nuovo progetto prodotto dalla felice collaborazione firmata Sky-HBO, che causa improcrastinabili impegni lavorativi dello stesso regista campano, ha rischiato seriamente di venirne compromessa. Riguardo trama e svolgimento della serie, tutto tace per adesso, mentre da verificare le presenze degli attori italiani Silvio Orlando e Stefano Accorsi.
Papa Pio XIII: la contraddizione umana al potere divino
In attesa della prossima uscita sulle reti Sky della nuova stagione di The New Pope, le curiosità e domanda più frequenti riguardano il ruolo che andrà ad interpretare l’eclettico e poliedrico Jude Law, ovvero se indosserà ancora i panni di Papa Pio XIII o reciterà semplicemente nel ruolo di Larry Belardo. Il volto, lo stile recitativo e le movenze di Law, abbinati ad una regia d’autore e copioni avvincenti, si sposano perfettamente al misterioso personaggio di Papa Larry Belardo, giovane, atletico ed affascinante, quasi una star hollywoodiana più che un umile servo di Dio. Il Papa è orfano di entrambi i genitori, fuma, beve coca cola a colazione, veste in maniera vanagloriosa abiti papali sgargianti e sfarzosi, cappellino bianco ed immancabili occhialini da sole alla moda, esprimendosi sovente senza mezzi fronzoli e diplomazia, dubita costantemente dell’esistenza divina, pur vivendo nel timore della sua ira da buon timorato di Dio e predicando con estrema rigidezza il suo verbo. Un governante del Vaticano sì giovane, ma dai principi estremamente radicali, all’antica, una vera contraddizione vivente.
Dio è tutto ciò che ti piace
Ancora… stile di vita opinabile, ma avverso alle ipocrisie, circondato da nemici all’interno della sua stessa curia, inoltre, secondo le persone a questi più care e vicine, avrebbe ricevuto da piccolo il tocco di Dio, ovvero la capacità di compiere grazie e miracoli, nonostante egli rimanga perennemente scettico riguardo le sue presunte doti divinatorie. Per inquadrare al meglio, seppur parzialmente il personaggio Papa Pio XIII, guardare ed ascoltare le sue intense e toccanti omelie pronunciate con tanto di musiche di accompagnamento a seguito, aiuta indubbiamente a delineare psicologicamente un personaggio introverso e controverso dalle molteplici sfaccettature, indecifrabile ed enigmatico. Eppure, nonostante i continui tormenti e perplessità sull’esistenza dell’Onnipotente, alla spontanea ingenua domanda posta da un infante: Cos’è Dio? Beh, così risponde il Papa giovane all’eterno quesito universale: Dio è tutto ciò che ti piace.
The Young Pope risulta essere il riuscitissimo risultato finale creato dall’immaginifico genio registico made in Sorrentino, difficilmente catalogabile nel pur variopinto panorama televisivo internazionale, una serie girata come un film, dieci spettacolari ore intrise di pathos, misteri, personaggi controversi, monologhi e dialoghi dissacranti, melodie musicali incalzanti. Sublime interpretazione per Silvio Orlando nei panni del machiavellico cardinale Voiello, troppo spesso ingiustamente relegato nel cinema nostrano a svolgere ruoli da mero comprimario, inadatti a porre nel dovuto risalto il suo talento.
Jude Law: “Così incontrai e conobbi Paolo”
Aspettando The New Pope sorge spontaneo chiedersi in quale precisa occasione, e come si è sviluppato l’incontro e susseguente colpo di fulmine professionale tra Jude Law e Paolo Sorrentino? Il quarantatreenne attore già King Artur e Watson, rilascia la seguente dichiarazione a domanda di giornalista:
«Al Festival di Cannes, qualche anno fa, io ero in giuria. Una sera chiacchieravo con Sean Penn, che è un mio amico, e accanto a lui c’era questo altro tizio. Sean parlava, a turno, un po’ con me un po’ con lui. Gli ho chiesto chi fosse e lui me lo presenta. E io faccio wow, Le conseguenze dell’amore è il mio film preferito! Ho pensato subito che avrei voluto lavorare con lui, e finalmente l’occasione è arrivata. La sceneggiatura di The Young Pope, un allineamento fortunato di pianeti». Allineamento ancestrale sfociato in perfetto allineamento artistico.
Davide Gallo