Tre stagioni, trentotto episodi da sessanta minuti l’uno, applausi scroscianti e qualche immancabile critica per la serie televisiva franco-tedesca I Borgia, ideata e diretta da Tom Fontana, girata tra tra gli studi cinematografici Barrandov di Praga e Cinecittà di Roma. Gli episodi uno e due vennero trasmessi in anteprima mondiale in data 10 luglio 2011, in Italia andarono in onda sulla rete privata Sky Cinema 1, che trasmise l’intera prima stagione dalla durata di dodici puntate a partire dal 2 settembre fino al 7 ottobre 2011. Il riscontro positivo ottenuto dalla serie convinse Sky a rinnovare la messa in onda anche per le successive due stagioni. L’episodio finale de I Borgia è datato gennaio 2014.
I Borgia: l’ascesa al Papato di Rodrigo, il prode Valentino, la seduttrice Lucrezia
“Veramente potenti, veramente immorali, veramente violenti“, queste le parole del trailer che annuncia la venuta della serie scandalo I Borgia. L’opera narra gli intrighi di potere, l’ascesa e la caduta della famiglia d’origine catalana tra le più rinomate e discusse dell’intera Roma rinascimentale, Quentin Tarantino la definirebbe senz’altro una famiglia pulp, la quale mai esita farsi scrupoli di niente e nessuno pur di conquistare ciò che le spetta per diritto divino. La storia ha inizio con la lotta al trono papale tra Rodrigo Borgia e Giuliano Della Rovere a seguito della morte di Innocenzo VIII, il quale si scopre poi esser stato avvelenato dal figlio stesso. Durante il conclave, grazie a mille compromessi e diabolici ricatti, Rodrigo riesce ad avere la meglio sui cardinali appartenenti alle famiglie più potenti di Roma e della restante penisola, ciò consente lui acquisire il nome Alessandro VI rafforzando così il prestigio della propria casata e aiutando come conseguenza i figli bastardi ad acquisire posizioni di rilievo all’intero della curia e della romana nobiltà.
La prima stagione s’incentra maggiormente sulla figura di Papa Alessandro VI in perenne ricerca di alleanze per fronteggiare le insidie poste dai numerosi nemici all’interno della stessa curia nonché l’avvicinarsi degli uomini guidati dal re di Francia Carlo VIII di Valois, ma risulta essere la morte del prediletto genito Giovanni Borgia, assassinato dalla giovane sorella Lucrezia, l’evento culminate degli ultimi due episodi. La seconda stagione narra la dirompente ascesa di Cesare Borgia, intento invano a riunificare l’Italia sotto il vessillo papale alla guida del suo personalissimo esercito.
La terza conclusiva stagione racconta la morte di Rodrigo con susseguente salita al pontificato di Giulio II, alias Giuliano Della Rovere, il quale perseguita uno ad uno i restanti membri della famiglia catalana, costringendo sostanzialmente all’esilio Lucrezia ed imprigionando nelle carceri Cesare, il quale riesce a sfuggire grazie all’aiuto del fidato e fedele amico Niccolò Machiavelli, che intravvede proprio nel Valentino l’ideale figura del Principe. La caccia di Giulio II verso Cesare non conosce sosta alcuna, il nuovo Capo della Chiesa Cattolica Romana ordina l’immediata cattura del temibile nemico, finché quest’ultimo viene circondato e trafitto mortalmente più volte nel corso della battaglia notturna contro i ribelli. Egli, al termine di uno scontro violento, giace a terra in totale solitudine sotto una pioggia incessante. Lucrezia riceve da Agabito Geraldini, servo del compianto ed amato (in senso metaforico e carnale) fratello, le sue vestigia, simbolo dell’immortale sentimento per ella.
Così al Papa viene dato annuncio della dipartita che ha visto protagonista l’acerrimo prode nemico: <<Cesare si lancia all’inseguimento dei ribelli con l’anima in fiamme. Tale è il suo impeto da non avvedersi che le truppe di Navarro lo hanno lasciato solo mentre la pioggia battente gli offusca gli occhi ed appesantisce le sue vesti. Alla fine riesce a scovare i ribelli dispersi in piccoli drappelli, Cesare si abbatte su di loro falciandoli con la sua spada, ne uccide dieci, venti, cinquanta, finché la punta di una lancia lo trafigge proprio sopra l’armatura ferendolo all’ascella, cade a terra, si rialza e combatte…e ricade a terra. I ribelli non riconoscono Cesare, lo spogliano dell’armatura sino a denudarlo. Disteso, ferito e sfigurato, rimane tutta la notte in mezzo la pioggia. Cesare Borgia è morto!>>. Giulio II sorride festante alla notizia della recente scomparsa del figlio di Rodrigo….Ultimissima sconvolgente scena de I Borgia, una piccola imbarcazione approda al nuovo mondo, le Americhe, un uomo misteriosamente incappucciato di nero vestito s’avvia con passo spedito verso la costa, questi tocca con mano i dorati granelli di sabbia… quell’uomo è Cesare Borgia! <<E fu il principio…>>.
Da Tom Fontana a Paolo Sorrentino: Larry Belardo, The New… Borgia ?
I Borgia hanno fatto scuola, almeno stando al fresco successo ottenuto dal regista napoletano Paolo Sorrentino, il quale grazie alla serie capolavoro The Young Pope, seguito prossimamente dalla seconda stagione intitolata The New Pope, pare ricalcare per certi aspetti le orme tracciate dalla fortunata opera di Tom Fontana. Nonostante comunque le evidenti analogie dovute a sigle iniziali avvincenti, imponenti colonne sonore, personaggi sfacciati fuori dagli schemi, costumi impeccabili e imprevedibilità di base, le due serie divergono quanto a contesto storico d’ambientazione della storia narrata, numero dei personaggi nonché delle comparse presenti. Inoltre, I Borgia presentano un numero di scene truculente e a sfondo sessuale nettamente superiore rispetto al lavoro firmato Sorrentino, mentre The Young Pope, a dispetto della serie franco-tedesca, vanta un cast maggiormente noto al grande pubblico, su tutti l’inglese Jude Law nei panni del protagonista Papa Pio XIII, presto affiancato dalla new entry, il premio oscar John Malkovich. In particolare va dato merito a I Borgia aver avuto il coraggio per infrangere la barriera di omertà cinematografica che da sempre aleggiava all’interno delle sacre mura vaticane. E fu il principio…
Davide Gallo