Sabato 4 agosto avrà luogo, nella splendida cornice di Mercato San Severino (Salerno), la prima edizione del “Premio letterario internazionale San Tommaso D’Aquino“, con patrocinio dell’UNICEF Salerno. Nel corso dell’evento, che avrà inizio alle ore 19.00, Raffaele Messina, critico letterario, docente e saggista, verrà premiato per Ritrovarsi, suo romanzo d’esordio, da noi recensito in occasione della sua uscita in libreria il 20 aprile di quest’anno.
Antonio Somma, sindaco di Mercato San Severino, ha sottolineato come il Premio nasca dalla volontà di sancire esplicitamente il forte legame esistente tra la sua città e quegli autori che, con la loro attività, si battono quotidianamente per la diffusione della cultura, in ogni sua forma, nell’intera penisola italiana. L’iniziativa è stata organizzata dall’assessorato alla cultura sotto la direzione della dottoressa Enza Cavaliere.
La cerimonia ufficiale si svolgerà in piazza Ettore Imperio e vedrà la premiazione di diversi artisti, ciascuno per una specifica sezione. Oltre a Raffaele Messina, (sezione romanzi di formazione), e Margherita Lamesta Krebel, di cui abbiamo recensito Audrey Hepburn. Immagini di un’attrice, (sez. letteratura internazionale) verranno premiati Marco Tullio Barboni (premio per la carriera); Letizia Vicidomini (sez. scrittura noir); Giovanni Nigro (sez. saggistica); Nando Vitali (sez. scrittura per il sociale); Andrea Ianez (sez. narrativa e musica); Alessandro Moscè (sez. critica letteraria); Stefania Siani (sez. arti varie); Carmela De Caro (sez. arte); Mariano Ciarletta (sez. poesia); Patrizia Famiglietti (imprenditrice); Aniello Napoli (sez. musica).
La manifestazione comprenderà anche una raccolta fondi a favore del Comitato UNICEF Salerno, presieduto dalla dottoressa Giovanna Ancona Nigillo. La direzione artistica del premio è stata invece affidata all’infaticabile giornalista Francesco Grillo, ideatore e coordinatore della vetrina letteraria itinerante internazionale RAITOLIBRI, e alla scrittrice Maria Grazia Salpietro, presidente dell’Associazione Culturale Joseph Beuys.
Ritrovarsi, il romanzo di formazione di Raffaele Messina
Ritrovarsi racconta la storia di Francesco Nastasi, figlio del comandante della stazione dei Carabinieri Reali di Capri, e del suo amore per Patrizia Levi, figlia di un commerciante di origini ebraiche, costretta a fuggire dall’isola assieme alla famiglia in seguito alla promulgazione delle leggi razziali nel 1938.
Ritrovarsi non è però soltanto un romanzo d’amore, ma un’opera multiforme, in cui perfino lo sfondo storico, puntuale ricostruzione della società partenopea nel corso della guerra e delle quattro giornate, diviene protagonista influenzando direttamente le vicende dei singoli personaggi, caratterizzati in tutta la propria ambivalenza, al di là di ogni semplice dicotomica divisione tra sostenitori e oppositori del fascismo.
Ma il libro di Raffaele Messina è innanzitutto un romanzo di formazione, in cui seguiamo Francesco lungo un arco di tempo di quasi dieci anni, osservando l’allargarsi e l’affinarsi del suo sguardo sul mondo e le molteplici iniziazioni alle quali viene sottoposto. Quest’aspetto di Ritrovarsi è stato ampiamente analizzato, nel corso della presentazione ufficiale dell’opera, tenutasi il 31 maggio all’Istituto di Cultura Meridionale, da Francesco Pinto (narratore e Responsabile del Centro di Produzione RAI di Napoli), che al riguardo ha affermato:
Ritrovarsi non è un romanzo d’amore ma di formazione poiché lavora sul concetto del viaggio come fattore di cambiamento: nessuno alla fine del viaggio è infatti com’era prima di partire. In Ritrovarsi da un luogo dell’innocenza, Capri, Francesco va nella grande città, piena di problemi e peccati, dove vive parte del suo viaggio. Come in ogni romanzo di formazione il protagonista deve attraversare un punto d’ombra: in questo caso il momento in cui il padre gli consegna una pistola. Lì egli lo riconosce come uomo in grado di difendere la famiglia al suo posto e per questo il loro rapporto cambia divenendo un rapporto tra pari.
Alessandro Ruffo