Risulta impossibile definire in poche righe Carlo Pedersoli: nuotatore, pallanuotista, compositore musicale, sceneggiatore, ma, soprattutto, attore, meglio noto al secolo Bud Spencer. Grande sportivo in gioventù, divenuto popolarissimo uomo di spettacolo. Ha coltivato con risultati notevoli la passione per il volo conseguendo diversi brevetti come pilota di linea e di elicottero. Uomo dalla stazza fisica imponente grazie al suo metro e novantatre centimentri. Ottimi i risultati accademici conseguiti tra scuola ed università, per lui maturità ottenuta col massimo dei voti ed una laurea in giurisprudenza. Poliglotta, parlava fluentemente inglese, francese, spagnolo, portoghese e tedesco. Oltre all’amore per il volo e lo sport, non ha mai nascosto la sua passione per il buon cibo e lo speciale rapporto con il Sud America.
Carlo Pedersoli nasce a Napoli in data 31 ottobre 1929. Figlio di famiglia benestante mostra sin dall’infanzia una innata predisposizione alle discipline sportive. Il giovane pratica più attività riuscendo ad eccellere in discipline assai fisiche quali rugby, pugilato e nuoto. Sarà proprio quest’ultima disciplina a consentirgli di divenire in breve tempo il più grande nuotatore italiano della propria generazione. Nei cento metri stile libero Pedersoli diviene il primo a compiere l’impresa di infrangere la barriera del minuto. Deterrà il primato italiano della specialità per parecchi anni conseguendo diverse medaglie, la maggior parte tra queste del colore più pregiato. Partecipa alle edizioni olimpiche di Helsinky e Melbourne nonché ai Giochi del Mediterraneo con la nazionale italiana di pallanuoto nel ruolo di centroboa. Anche in questa disciplina di squadra l’atleta partenopeo riesce a contraddistinguersi ottenendo un’inaspettata medaglia d’oro.
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Bud Spencer: il nuotatore che mangia fagioli
Nel pieno furore della sua attività agonistica lo sportivo Carlo Pedersoli decide improvvisamente di voltare pagina. Inizia infatti a lavorare come bibliotecario a Buenos Aires e poi come segretario presso l’ambasciata italiana in Uruguay. Dopo diverse occupazioni in giro per il Sud America, sarà il mondo del cinema a donargli ancor più ricchezza e popolarità. Il napoletano rientra in Italia, precisamente a Roma, dove nel 1960 partecipa alle Olimpiadi e sposa Maria Amato, la quale gli darà due figli. Viene notato da alcuni registi, in particolare del genere western, che gli propongono di farsi crescere la barba. La poderosa stazza atletica gli dona una massiccia presenza scenica piuttosto rara per gli attori italiani del periodo.
L’ex nuotatore approccia con iniziale titubanza l’avventura cinematografica svolgendo in principio ruoli da comprimario limitandosi a poche battute e camei. Gli viene consigliato, per esigenze lavorative, di trovare un nome d’arte al fine di poter accrescere il suo appeal a livello internazionale. La scelta cade su una sorta di fusione tra il marchio della birra Budweiser e il divo hollywoodiano Spencer Tracy. Ne viene fuori: Bud Spencer.
Chi trova un amico…trova Terence Hill
Dopo qualche anno di comparsate ecco giungere il clamoroso quanto inaspettato successo ai botteghini con “Lo chiamavano Trinità” girato nel 1970. Il film è record di incassi risultando a tutt’oggi tra i più visti nella storia del cinema nostrano. Alla pellicola fa seguito un secondo ed altrettanto fortunato capitolo dal titolo “Continuavano a chiamarlo Trinità”. Bud Spencer e Terence Hill (alias Massimo Girotti) si completano vicendevolmente, sia dal punto di vista fisico che caratteriale.
L’uno grosso, barbuto, taciturno e scontroso; l’altro snello, belloccio, scaltro e vivace. La coppia funziona sul set e dietro le quinte; i due sostengono di non avere mai litigato tra loro. Nasce con Trinità e Bambino il cosiddetto genere fagioli–western, parodia del più serioso spaghetti – western di Sergio Leone. Le loro scazzottate si svolgono su ciascuno dei cinque continenti. Quentin Tarantino non ha mai nascosto di essere grande fan della coppia. Il film che li vede assieme protagonisti una ultima volta prende titolo “Botte di Natale“, ed è diretto dallo stesso Terence Hill.
Bud Spencer: «In Italia io e Terence sempre snobbati»
Curioso e singolare che il successo della coppia Bud e Terence in Italia sia stato riconosciuto solo parzialmente. È infatti oltre confine che il comico duo acquista la maggiore popolarità soprattutto in Germania, America Latina e Stati Uniti. Queste le parole intrise di rammarico rilasciate dall’attore partenopeo durante una lontana intervista: «In Italia sia io che Terence semplicemente non esistiamo. Non è sufficiente tutto l’amore riscosso tra adulti e bambini e alcun premi ricevuti. I nostri colleghi, infatti, non ci invitano mai a festival o celebrazioni annuali».
Bud Spencer: il più famoso attore italiano
Durante la sua longeva carriera cinematografica Bud Spencer ha lavorato con alcuni tra i più grandi registi e maestri del cinema italiano. Tra questi spiccano i nomi di Mario Monicelli, Dario Argento ed Ermanno Olmi. Un uomo ed un artista giramondo che non si è mai preso troppo sul serio considerandosi un atleta prestato al cinema. Parecchie le iniziative benefiche verso i più bisognosi e gli apprezzamenti ricevuti all’estero. Piuttosto rare le apparizioni televisive nei talk-show italiani. A Budapest, invece, venne eretta in suo onore una statua a grandezza naturale. La rivista statunitense “Time“ stilando una classifica comprendente gli attori italiani più famosi al mondo lo colloca al primo posto. Spontaneo domandarsi chi occupi la seconda posizione: ovviamente Terence Hill.
Bud Spencer: dopo il videogame, ufficiale l’uscita del film sulla sua vita
Si intitola “Slaps and Beans” il videogame con protagonisti Bud e Terence ispirato alle loro avventure cinematografiche. Il gioco appartiene alla categoria dei cosiddetti picchiaduro e vede il mitico duo alle prese coi soliti brutti ceffi in cerca di guai, sberle e scazzottate varie. I bonus, manco a dirlo, sono rappresentati dagli immancabili fagioli e da qualche banana. Un videogame dalla grafica vintage appositamente creato per soddisfare il gusto di vecchi ma anche giovani fan in pieno stile arcade anni ’80.
Dopo innumerevoli medaglie sportive, film, tre libri autobiografici pubblicati, composizioni musicali, scenografie, premi alla carriera e tanto altro, il 27 giugno 2016 Carlo Pedersoli si spegne serenamente nella sua abitazione in Roma. I messaggi di cordoglio ai familiari per il lutto sofferto giungono da ogni angolo del globo. Figure appartenenti al mondo dello sport, dello spettacolo e della politica ricordano con affetto il barbuto “Piedone” col cuore da “Bambino”. Di recente Giuseppe Pedersoli, figlio del celebre attore, ha ufficializzato l’esistenza di una pellicola in lavorazione riguardante la vita del padre.
Il film tratterà il periodo precedente alla nascita del personaggio di Bud Spencer, ovvero l’uomo nonché atleta prima del passaggio al cinema. L’opera intende anche essere un omaggio verso una persona amata e rimpianta da quattro generazioni di fans. Bud Spencer ha saputo unire adulti e bambini attraverso una comicità pulita e spensierata senza bisogno di elaborate trame o volgarità di sorta. Il suo personaggio continua a vivere nel sorriso della gente che ha potuto conoscerlo anche solo guardandone i film. I suoi fan, beh anche loro… continueranno a mangiare fagioli.
Davide Gallo