I deludenti risultati al botteghino di Bambi segnano la fine dell’Epoca d’Oro. Nei primi anni di lungometraggi, la Disney si era imposta tra i grandi nomi di Hollywood con film dal successo variabile. L’entrata in guerra degli USA ha provocato però enormi cambiamenti, chiamando al fronte molti animatori e imponendo una gestione più oculata delle risorse economiche. Ha inizio così l’Epoca di Guerra.
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Saludos amigos e I tre caballeros
I primi lavori di questi anni vengono commissionati proprio per fini politici. Il governo, intento a stringere alleanze con i paesi dell’America Latina, chiede a Disney di realizzare delle pellicole per portare avanti le politiche di buon vicinato. Risultato finale sono i film Saludos amigos e I tre caballeros.
Saludos amigos e I tre caballeros, usciti nel 1942 e nel 1944, sono i primi di una serie di sei film a episodi. Le due pellicole sono formate da brevi storie e momenti musicali che raccontano l’America Meridionale. Protagonisti delle vicende sono alcuni tra i più famosi personaggi Disney, come Pippo e Paperino, già particolarmente apprezzati in quei paesi.
I film parlano delle bellezze naturali del Sud America, dal lago Titicaca ai villaggi andini, e si addentrano nelle affascinanti tradizioni di quei popoli. Per accompagnare lo spettatore in questo viaggio, Disney crea due personaggi originari di quelle zone, José Carioca e Panchito Pistoles. In un tripudio di musica e colori, questi film mettono in contatto due mondi diversi attraverso il linguaggio dell’animazione. Solo il primo ottenne però anche dei buoni risultati economici, mentre il secondo segna la fine di questo breve ciclo politico.
Musica, maestro
L’Epoca di Guerra prosegue anche dopo il 1945. Si apre per Disney un processo di riorganizzazione di idee e finanze. Non avendo pronto un progetto di ampio respiro, Walt sceglie di unire dei piccoli soggetti in un unico film collettivo musicale: Musica, maestro.
Disney sceglie di ridare vita all’esperimento Fantasia, affidandosi però non più alla musica classica, ma a generi contemporanei più vicini al pubblico. Il risultato finale è composto da dieci segmenti molto vari, alcuni dotati di trama e altri basati solo su immagini a tempo di musica.
Musica, maestro è caratterizzato da una grande varietà nei suoi corti, realizzati con tecniche diverse e dotati di un ritmo sempre differente. Questo voler sperimentare tanto può essere visto come il tentativo di Disney di trovare un punto da cui far ripartire la propria produzione cinematografica. Il film ottiene incassi sufficienti e spinge Disney a continuare sulla strada dei film a episodi.
Bongo e i tre avventurieri
Il 1947 è l’anno di Bongo e i tre avventurieri, nuovo film a episodi che prende però le distanze da quelli precedenti. Disney mette da parte i segmenti musicali e sceglie di raccontare due storie inserite all’interno di una cornice con protagonista il Grillo Parlante. Con il quarto film dell’Epoca di Guerra si tenta dunque un riavvicinamento a una narrazione più tradizionale, per quanto i racconti scelti abbiano ancora la forma di corti. Protagonisti delle due avventure sono rispettivamente l’orsetto Bongo e Topolino, accompagnato dagli amici Pippo e Paperino.
Il film segna il ritorno al cinema di Topolino in un periodo in cui la sua popolarità era decisamente bassa. La sua avventura è ispirata alla fiaba Jack e il fagiolo magico, mentre il corto di Bongo deriva invece da un racconto di Sinclair Lewis. Questa sarà l’ultima volta in cui Topolino, Paperino e Pippo avranno un ruolo da protagonisti in un lungometraggio fino al 2005, anno d’uscita de I tre moschettieri.
Le due storie vengono raccontate da una o più voci narranti, che accompagnano o sostituiscono i dialoghi dei protagonisti, o addirittura cantano. La presenza di narratori e di una struttura a cornice è proprio quel che differenzia il film da altri Classici precedenti e successivi.
Lo scrigno delle sette perle
Nel 1948 esce il decimo Classico Disney: Lo scrigno delle sette perle. È sicuramente un risultato importante, ma il periodo di crisi non è ancora terminato. Il nuovo film mantiene la struttura di Musica, maestro ed è costituito da sette segmenti musicali, le sette perle del titolo.
Questa volta gran parte dei segmenti presentano una trama o almeno dei personaggi riconoscibili. In particolare, ritornano Paperino e José Carioca insieme all’uccello Aracuan comparso brevemente ne I tre caballeros. È l’ultima volta in cui vediamo i personaggi originari dell’America Latina in un Classico.
Ancora una volta, il film non ottiene un successo molto alto, ma garantisce dei guadagni sufficienti per realizzare l’undicesimo Classico, che concluderà l’Epoca di Guerra.
Le avventure di Ichabod e Mr. Toad: la fine dell’Epoca di Guerra
Le avventure di Ichabod e Mr. Toad, Disney è un vero e proprio anello di congiunzione tra due epoche. Il film, pur conservando la natura episodica dei cinque Classici precedenti, è molto più curato dal punto di vista della narrazione. Le storie raccontate sono tratte da Il vento nei salici e La leggenda di Sleepy Hollow, rispettivamente classici della letteratura inglese e americana.
Questa volta, Disney taglia cornici eccessive e ricorre tanto all’uso di voci narranti esterne quanto ai dialoghi tra i protagonisti. Le storie sono più complesse, piene di personaggi a tutto tondo e di avventure. La musica invece, protagonista assoluta dell’Epoca di Guerra, trova stavolta meno spazio. Un ulteriore segno che i tempi sono ormai maturi per il cambiamento.
L’Epoca di Guerra si conclude alle soglie degli anni ’50. I suoi otto anni hanno segnato un blocco importante nella creatività della Disney, imponendo la realizzazione di film che permettessero la sopravvivenza degli studios. Eppure, nel 1949, con la guerra alle spalle e lo staff di nuovo operativo, Walt è pronto a una svolta. L’anno successivo, un nuovo film riporterà la Disney ai vertici del successo.
Davide Proroga