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Cosa sono i Papilloma virus
I Papilloma Virus sono una famiglia di virus (Papillomaviridae), di cui fa parte il Papilloma Virus Umano. È responsabile per la maggior parte dell’insorgenza del carcinoma cervicale che nella donna rappresenta il quarto tipo di tumore più diffuso: circa 266,000 morti e 528,000 nuovi casi nel 2012 (nel mondo).
Anche se nella maggior parte dei casi l’infezione guarisce senza conseguenze, può accadere invece che prosegua causando appunto la comparsa del tumore.
Struttura del virus
Il genoma del Papilloma Virus comprende 8kb (kilobasi) di DNA circolare a doppio filamento, con 8 geni codificanti proteine.
Di queste proteine, alcune formeranno l’involucro proteico del capside, ovvero la struttura esterna che conterrà il genoma; altre invece saranno responsabili di tutti i processi di replicazione (quindi aumento della quantità del proprio genoma), trascrizione (passaggio da DNA a RNA) e trasformazione (la fase in cui il virus causa una trasformazione delle funzioni cellulari che poi può condurre ad una neoplasia).
Il Papilloma Virus può genericamente infettare varie specie di vertebrati, mentre il Papilloma Virus Umano (Human Papilloma Virus, HPV) può infettare soltanto l’uomo. In generale, il meccanismo di azione del virus riguarda l’attacco di alcune cellule: i cheratinociti, cioè alcune cellule dell’epidermide, e la mucosa dei vertebrati.
Il Papilloma Virus Umano, nello specifico, può condurre il corpo verso il cancro in quanto per riprodursi altera la regolazione del ciclo cellulare, causando instabilità nel genoma e danni nel DNA. Inoltre blocca i sistemi di allerta che il nostro corpo possiede per individuare la comparsa di cellule cancerose e per la loro eliminazione.
Sono stati identificati oltre 200 tipi di HPV, classificati in 5 generi: α, β, γ, μ, ν. Di questi, i tipi 16 e 18, appartenenti al genere α, hanno una provata attività oncogenica (ovvero possono essere in grado di provocare il tumore).
Come si trasmette l’infezione
L’infezione da Papilloma Virus Umano si trasmette per via sessuale, tramite il contatto con cute e mucose. Una facilitazione per la trasmissione sono ad esempio le microlesioni, che possono formarsi durante l’attività sessuale.
Tuttavia anche il contatto che non prevede la penetrazione è comunque una possibile via di contagio, per cui il preservativo non è un’arma efficace di protezione.
Tra i fattori di rischio principali troviamo il numero dei partner sessuali, la frequenza dei rapporti, la presenza di altre malattie sessualmente trasmesse.
I rischi
Come detto precedentemente, l’infezione da Papilloma Virus Umano può risolversi nella maggior parte dei casi senza alcun danno, ma purtroppo esiste anche la possibilità che possa evolvere in un tumore. Tra questi, alcuni tipi di tumore dell’ano, della vulva, del pene, della vagina e del tratto oro-faringeo.
Prevenzione
Il primo tipo di prevenzione può essere fatto evitando i fattori di rischio. Inoltre è importante sottoporsi a screening regolarmente. Un esempio è il Pap test, ovvero test di Papanicolaou.
Essendo un esame di screening, si effettua anche in assenza di sintomi clinici. Lo scopo è individuare quanto prima possibile alterazioni cellulari riconducibili ad una possibile infezione. Il test viene eseguito gratuitamente nei consultori. Alle donne oltre i 25 anni, viene consigliato di eseguirlo ogni tre anni.
L’esame si effettua con le stesse modalità di una visita ginecologica, introducendo una spatola ed un bastoncino che servono a prelevare una piccola quantità di mucosa presente sul collo dell’utero e sul canale cervicale. Successivamente si sottopone il campione ad analisi citologiche; cioè si analizzano le cellule della mucosa per vedere se sono presenti alterazioni.
Analogamente si può effettuare l’HPV test, con le stesse modalità di prelievo, ma differente tipo di analisi. In questo caso si utilizzano metodiche di biologia molecolare, come la PCR. E’ un test poco specifico e quindi rileva la presenza di tutti i tipi di virus che causano queste infezioni; quindi anche infezioni che potrebbero regredire spontaneamente.
Vaccini disponibili
Sono disponibili tre tipi di vaccino somministrabili in via preventiva, uno bivalente, uno quadrivalente e uno nonavalente. Il primo di solito si somministra in età infantile, dai 9 anni in poi, per abbassare le probabilità di sviluppo dell’infezione in età adulta. L’ ultimo invece è 9-valente, ed è una versione migliorata del quadrivalente. E’ in grado di proteggere da 9 dei tipi virali in grado di procurare il cancro.
Tutti e tre i tipi di vaccino si sono dimostrati efficaci nella prevenzione dell’infezione da HPV e nella prevenzione nella comparsa di lesioni cervicali pre-cancerose.
Carmela Consiglio
Sitografia
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28368072
https://www.who.int/immunization/diseases/hpv/en/
http://www.epicentro.iss.it/hpv/
https://www.airc.it/cancro/affronta-la-malattia/guida-agli-esami/pap-test