This Is Us, serie TV statunitense della NBC creata da Dan Fogelman, è disponibile in streaming in Italia sulla piattaforma Prime Video. Il telefilm ruota attorno alle vite di Rebecca e Jack Pearson e dei loro tre figli, Randall, Kate e Kevin.
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This Is Us: una famiglia non convenzionale
Rebecca e Jack, innamorati e giovani, figli di genitori poco affettuosi, creano una famiglia che risponda alle mancanze affettive della loro giovinezza.
This Is Us prende avvio dal parto plurigemellare di Rebecca e da una serie di simboli di cui Jack cosparge la loro esistenza. La storia si dipana su più piani temporali: il presente dell’età adulta dei figli della coppia; il passato degli anni felici della loro fanciullezza e poi della loro giovinezza; e, in seguito, il futuro dell’età adulta dei loro figli.
This Is Us s’incunea nel genere del dramma familiare. E ciò suggerisce come la trama presto sveli un’irrequietezza che mal si accorda con l’immagine idilliaca fornita a primo impatto dai Pearson.
Rebecca e i tre figli (Randall, Kate e Kevin), infatti, appaiono come ‘sbeccati’ dalla morte del padre, la cui dipartita è una ferita ancora aperta nelle loro esistenze. Inoltre nonostante Randall, Kate e Kevin siano trentenni all’apparenza realizzati, recano in realtà – chi più manifestatamente, chi meno – il segno del trauma. Il telefilm, un grande quadro intimista, si addentra non soltanto nelle vite, ma anche negli angoli più reconditi delle esperienze dei Pearson.
A trent’anni Rebecca (Jack ne ha invece trentasei), dunque, dà alla luce i suoi figli: Kevin, Kate e Kyle. Quest’ultimo, però, nasce morto: un colpo durissimo per la coppia, che però trova subito un senso a quella perdita nell’adozione di un neonato abbandonato nello stesso ospedale . Quel bambino diventerà il loro terzo figlio – ricostituendo the big three –, Randall. Nel presente, nel 2016, i tre compiono trentasei anni e immancabilmente associano il loro compleanno all’età del padre alla loro nascita.
Questo il pilot della serie tv, che ci permette già di intuire la complessità della narrazione.
Famiglia e società
All’apparenza This Is Us potrebbe sembrare una serie TV feel-good, dunque un telefilm senza troppe pretese che riesca, in ciascun episodio da 40 minuti, a portare in scena conflitti e a risolverli positivamente.
In realtà, This Is Us sembra ricalcare quel filone di saghe familiari, che negli ultimi anni oltre a riscuotere successo, hanno rimodellato i confini della TV e del target a cui si rivolgono (Una mamma per amica, Brothers & Sisters, Parenthood, Transparent). Le famiglie non sono soltanto un rifugio dalle fatiche e dai dolori del mondo, unione di intenti e di valore; sono anche il teatro di incomprensioni e sofferenze. In quanto cellula prima della società, non mancano del dinamico fermento proprio di un’associazione di individui, che, per quanto apparentati dal DNA, devono in realtà convivere con le rispettive differenze e, talvolta, inconciliabili conflitti.
This Is Us maschera inizialmente la sua indagine. Rebecca e Jack appaiono come due inguaribili romantici, due giovani pieni di energie e positività il cui amore in grado di superare qualsiasi ostacolo. Ma non è tutto oro quel che luccica. E per quanto Rebecca possa affaticarsi per conservare un’immagine immacolata del marito anche dopo la sua morte, e sia pronta ad assumersi molte delle colpe di cui i figli immancabilmente accusano i genitori, in realtà i demoni dei Pearson sono destinati a venire a galla.
Questo tipo di serie TV, dunque, in realtà intende svelarci la natura conflittuale di ogni rapporto umano.
Innanzitutto, l’amore tra Rebecca e Jack non è perfetto. Sorgono tra loro incomprensioni e litigi, come in ciascuna coppia. Rebecca rinuncia alle sue aspirazioni artistiche per portare avanti la famiglia da madre casalinga, mentre Jack è costretto a rimanere impiegato nella ditta di vendita immobili che tanto odia. Se Jack, all’apparenza inamovibile dai suoi propositi e dalle sue responsabilità nei confronti dei figli e della moglie, pare non essere mai preso dai rimpianti, invece Rebecca tenta di riavviare la sua carriera di cantante. La sua lontananza da casa, però, è mal tollerata da Jack, che anzi quasi deride Rebecca per il suo desiderio di esibirsi.
Randall
I figli, anche a causa della morte prematura di Jack, tendono a vederlo circondato da un alone di perfezione, rimuovendo i ricordi spiacevoli o meno perfetti.
This Is Us però parte dalla crisi, dalle incrinature nella psiche di Randall, Kate e Kevin.
La prima stagione, infatti, racconta l’incontro tra Randall e il suo padre biologico, William. Rebecca aveva sempre tenuto alla larga William da Randall temendo che il figlio potesse poi ripudiare la famiglia. Randall, infatti, a Pittsburgh è uno dei pochissimi ragazzi neri e prova un certo senso di estraneità rispetto ai suoi coetanei, ma anche rispetto ai suoi stessi fratelli. Kate e Kevin, d’altronde, sono gemelli, i due superstiti di una gravidanza trigemellare, e la loro unione è quasi ossessiva. Per questo, Randall compie vari tentativi per mettersi in contatto con i suoi genitori biologici, senza alcun successo. All’età di 36 anni, però (nel 2016), Randall riesce finalmente a trovare William.
Randall si prodiga subito per il padre, accogliendolo in casa sua e occupandosi della sua salute. Randall ha ereditato da Jack Pearson il senso di responsabilità nei confronti delle persone che ama: è il più stabile dei fratelli, la roccia incrollabile; ma è anche un maniaco del controllo, una persona che non riesce a gestire lo stress, fino a subire pericolosi crolli nervosi che lo conducono a una cecità psicosomatica temporanea.
Kevin e Kate
Nemmeno Kevin e Kate sono esenti da blocchi psicologici. Ciascuno di loro ha interiorizzato a suo modo l’immagine del padre e cerca di conformarsi alla sua personale idealizzazione di Jack. Il bisogno di analisi comincia a sopraggiungere proprio nell’anno del loro trentaseiesimo compleanno, quando sembra che si crei un ponte che li rimetta in contatto con la loro giovinezza interrotta e quindi con i loro traumi.
Kate si rende conto d’aver vissuto un’esistenza per interposta persona, dai suoi vent’anni in poi, prendendosi cura quasi esclusivamente del benessere del fratello e della sua carriera, mettendo da parte qualsiasi aspirazione personale. Questo e l’attribuirsi la colpa delle circostanze della morte di Jack, l’hanno portata a fondo nella sua mania del cibo, fino alla totale mancanza di autocontrollo nell’alimentazione.
A sua volta, Kevin, similmente alla gemella, ha preso la strada dell’auto-sabotaggio: il suo talento atletico nel football è stato stroncato da un incidente durante un torneo scolastico e da quell’episodio, verificatosi poche settimane prima della morte del padre, è andato avanti in cerca di fama, approvazione e amore, sempre riuscendo a ferirsi e senza mai apprezzare davvero i traguardi raggiunti.
La dipendenza
La forza del loro trauma si esplica anche nell’incapacità di Randall, Kate e Kevin di parlare della morte del padre. È un argomento tabù, di cui si evita quasi ogni menzione. Perché Jack, fedele all’immagine di sé, anche alla fine ha dato prova di coraggio e di altruismo. E grazie al suo ultimo atto di eroismo, i figli e la moglie per lunghi anni si sono consolati nella rimozione dell’episodio inenarrabile che ha segnato la sua morte. Si trovano in un limbo da cui non possono fuggire: da un lato vogliono condurre una vita che sia degna dei sogni e degli insegnamenti di Jack Pearson, dall’altro sentono forte il senso di colpa e quindi la necessità di portare avanti la memoria del padre, anche a costo della propria salute.
Sull’esempio di Jack, Kevin, Kate e Randall sono predisposti alla dipendenza. Kevin dall’adorazione, Kate dall’autocommiserazione e Randall dal micromanaging.
This Is Us
L’aspetto più interessante della serie TV è la resa episodica della storia. Ogni puntata ha quella peculiare struttura temporale complessa, intrecciata tra presente, passato e futuro, che però sembrano raggiungersi nel trait d’union di un tema comune. Che sia dedicato alla maternità o alle crisi d’identità tipiche dell’adolescenza, ogni episodio di This Is Us riesce a raccontare una storia completa e complicata per le molteplici prospettive offerte.
Questo non toglie alla capacità di creare un arco narrativo per ciascuna stagione, in genere concentrato maggiormente su uno dei tre fratelli o su una somiglianza dei loro caratteri.
This Is Us è soprattutto una grande epica delle ‘piccole cose’, degli aspetti più privati e delle difficoltà più nascoste. Chi siamo non lo stabiliscono la nostra carriera, i nostri conti in banca o i nostri fallimenti, ma la nostra capacità di amare.
Oriana Mortale