William Shakespeare scriveva: “We are such stuff as dreams are made on” (“Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni”).
In effetti, quando dormiamo, seppur inconsapevolmente, siamo noi stessi a creare i sogni che ci intrattengono nell’arco della notte. Ovviamente prima di svegliarci bruscamente a causa del suono della sveglia.
Un concetto, questo, più che chiaro a Media Molecule, casa di sviluppo di Dreams, che ha già dimostrato il suo immenso talento creativo nell’ormai lontano 2008 con Little Big Planet per PS3.
In quest’esclusiva PS4 il giocatore si trasforma anche in game designer, avendo accesso ad un vero e proprio gioco nel gioco.
Tutto comincia con lo scegliere il proprio “spiritello”, controllabile attraverso il sensore di movimento del controller PS4, ed ecco che inizia il vero “sogno”.
Il giocatore può, infatti, tramite esso, dare vita a giochi completi di qualsiasi genere (platform, FPS, action, hack ‘n slash, eccetera) con tanto di personaggi controllabili (anch’essi creabili da zero). Piattaforme, piante e alberi possono essere aggiunti a piacimento, così come le musiche e i colori.
Il gioco nel gioco
Con un po’ di impegno, è possibile perfino ricreare grandi classici del passato come il livello iniziale del primo Metal Gear Solid per Ps1, Crash Bandicoot (a dispetto persino della recente N. Sane Trilogy per PS4, remake dei primi tre capitoli della saga) o Super Mario World.
Così come l’opera prima dello studio di Guildford, Dreams è quindi un vero e proprio sandbox che mette a disposizione del giocatore un autentico devkit, ossia un insieme di strumenti per creare dal nulla il proprio videogioco.
Dreams ha però anche dei limiti: esso non consente, infatti, il caricamento di immagini o la modifica del suo codice. I menù di creazione, inoltre, per quanto vari, non possono essere espansi in alcun modo, almeno per ora.
Gioca, crea, condividi
Nonostante ciò, Dreams non viene meno al suo nome restando un vero e proprio sogno ad occhi aperti per chiunque voglia dare sfogo alla propria creatività.
Esso offre, inoltre, la possibilità di condividere in rete le proprie creazioni, in modo che altri “sognatori” possano provarle. Anche noi potremmo, quindi, avventurarci nelle loro, incontrando mondi psichedelici ed intricati (provare per credere).
Antonio Destino