Quali sono gli album più importanti della storia? Fioccano, nel web e non solo, classifiche di questo genere. Spesso, però, si considerano come criteri la bellezza dell’album o il numero di vendite. Non si vuole credere che album più importanti, in realtà, possano essere dischi brutti o che hanno venduto poco: ma ciò che conta, secondo noi, è l’impatto che un album ha avuto sulla scena, ossia la sua influenza sui dischi successivi e non solo.
Con “album più importanti della storia” si intendono, quindi, quelli che per l’autore sono stati gli “album più influenti della storia“.
I criteri per la scelta degli album sono stati i seguenti:
1) influenza musicale: album che hanno influenzato i successivi, dando avvio alla nascita di nuovi generi
2) importanza sociale e culturale: album che hanno reso popolari rivoluzioni musicali avviate da altri, dando avvio a controculture giovanili e a fenomeni di costume
L’importanza sociale e culturale è spesso ignorata in questo tipo di classifiche, da cui alcune scelte di questo articolo che possono facilmente essere viste come controverse.
Iniziamo quindi il conto alla rovescia verso il primo posto!
Indice dell'articolo
10) The Who – Tommy (1969)
I The Who, protagonisti della scena musicale rock degli anni ’60 ed autori del primo manifesto generazionale della storia, vale a dire My Generation, negli ultimi anni ’60 partorirono uno dei più grandi gioielli della musica, vale a dire Tommy. Si tratta della prima rock opera della storia. Mentre gruppi come Beach Boys, The Beatles e Frank Zappa avevano già partorito concept album, vale a dire opere che gravitavano intorno ad un unico concetto, i The Who producono un album le cui canzoni narrano un’unica storia, quella di Tommy, un ragazzo cieco, sordo e muto il quale, grazie al suo unico senso rimasto, il tatto, diventa un mago del pinball. Si tratta di un disco dalla lunghezza considerevole per l’epoca, quasi 75 minuti, che influenzerà l’intera scena progressive, e non solo, anticipando opere leggendarie come The Wall dei Pink Floyd.
Canzone più significativa: We’re Not Gonna Take It
9) Nirvana – Nevermind (1991)
Nevermind dei Nirvana, al momento della sua uscita, si presentava come uno qualsiasi dei tanti album Grunge che i gruppi di Seattle stavano pubblicando fra fine anni ’80 e anni ’90. L’album della band del carismatico Kurt Cobain, però, ebbe un impatto fortissimo. Smells Like Teen Spirit, il singolo di punta, divenne un inno generazionale per la cosiddetta “Generazione X“, cresciuta in un mondo privo di ideologie a cui riferirsi. Andò subito in heavy rotation su MTV, esprimendo al meglio il senso di apatia dei giovani del perido. Nevermind ha il merito di portare alla ribalta l’Alternative Rock, di trasformarlo da genere di nicchia in genere popolare, unendo alla filosofia, alle tematiche e al sound grunge le influenze melodiche dei Pixies, che hanno reso le canzoni dei Nirvana più appetibili al pubblico e Nevermind uno degli album più importanti di ogni tempo. Fu l’ultimo grande terremoto della musica.
Canzone più significativa: Smells Like Teen Spirit
8) Sex Pistols – Never Mind The Bollocks… Here’s The Sex Pistols (1977)
I Sex Pistols sono stati una band atipica nel panorama musicale. Hanno pubblicato un solo album e sono stati una mera operazione commerciale. Non hanno inventato nulla di nuovo: le radici del Punk sono altrove (e dopo ne parleremo), e i Ramones avevano già pubblicato il loro primo album prima di Rotten e socii. Ma i Sex Pistols, più di ogni altro, hanno saputo incarnare alla perfezione l’essenza del punk. Il loro unico album, Never Mind The Bollocks… Here’s The Sex Pistols, ha rappresentato l’apice della popolarità del punk ed è fra gli album più importanti della storia soprattutto per la sua influenza di carattere culturale e sociale. Anche a causa della brevità della loro carriera, finita immediatamente dopo la pubblicazione di questo lavoro, i Sex Pistols sono entrati nell’olimpo del rock, divenendo simbolo del desiderio di anarchia e disordine dei punkers del ’77. Anarchy in the UK, il singolo di punta, rappresenta al meglio la controcultura giovanile del periodo, grazie al suo testo, per i tempi, scabroso, e al suo ritmo forsennato.
Canzone più significativa: Anarchy in the UK
7) Television – Marquee Moon (1977)
La fine degli anni settanta rappresenta, come detto sopra, un azzeramento totale dello sviluppo della musica rock. Dopo un decennio di musica progressive, vale a dire del matrimonio fra il rock e la musica classica, il Punk aveva spazzato tutto, grazie a gruppi come Ramones e Sex Pistols, i quali avevano riportato il Rock alla sua essenza primordiale, fatta di canzoni dalla breve durata e testi trasgressivi. La stagione del Punk durò molto poco, ma il suo lascito si fece sentire per tutti gli anni ottanta. Alcuni gruppi nati in questo periodo, tecnicamente superiori rispetto ai gruppi simbolo del Punk, furono protagonisti di alcune sperimentazioni che vedono il Rock sposarsi con la musica elettronica. Si tratta di una nuova onda, la New Wave, che dominerà il panorama musicale nei primi anni ottanta. In piena era Punk saranno i Television, con Marquee Moon, ad essere fra i primi capostipiti di questo nuovo genere.
Canzone più significativa: Marquee Moon
6) The Beatles – Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band (1967)
I Beatles nacquero come una band rivolta agli adolescenti e, soprattutto, alle adolescenti. Canzonette d’amore melodiche e dalla struttura molto semplice senza grosse velleità artistiche. La band di Liverpool visse, nel corso degli anni, un’evoluzione che li portò a diventare la più grande band della storia e a pubblicare Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. La stragrande maggioranza dei critici musicali lo considera il miglior album della storia ed è presenza immancabile nelle classifiche degli album più importanti. I motivi a favore sono tantissimi: si tratta di uno dei primi concept album, di una delle opere che meglio incarna lo spirito sessantottino, dell’apice della carriera dei Beatles, dell’apice della musica Pop. Noi non lo poniamo al primo posto, però, perché condivide con altre opere la palma di primo concept album della storia: l’influenza va divisa con Pet Sounds dei Beach Boys e con Freak Out! di Frank Zappa.
Canzone più significativa: A Day in the Life
5) Black Sabbath – Black Sabbath (1970)
L’uscita, nel 1970, del primo album omonimo dei Black Sabbath, segna l’inizio di una vera e propria rivoluzione. Con quest’album vengono messe le fondamenta di un genere completamente nuovo, che ha avuto un successo enorme soprattutto fra anni ’70 e ’80: il Metal. Il sound è caratterizzato da chitarre distorte ed atmosfere cimiteriali, che si sposano perfettamente con la voce da tono lugubre dell’allora frontman Ozzy Osbourne. Ma la rivoluzione dei Black Sabbath è soprattutto concettuale: sono loro ad introdurre le tematiche che saranno tipiche del Metal da allora fino ai giorni d’oggi. Nel panorama musicale fa il suo debutto un intero mondo medievaleggiante, direttamente ispirato dalla letteratura gotica e decadente, riferimenti al diavolo e all’occulto. La trasgressione, marchio di fabbrica del Rock, viene sostituita dal desiderio di morte e dall’attrazione verso tutto ciò che è oscuro. Senza quest’album un intero genere non avrebbe mai avuto i natali.
Canzone più significativa: Black Sabbath
4) King Crimson – In the Court of the Crimson King (1969)
Gli anni settanta sono considerati gli anni della musica Progressive. Dopo la fine della stagione psichedelica, diverse band cercarono di elevare lo status della musica rock, unendovi elementi della musica classica: si tratta, appunto, del prog. Ecco che acquistano un ruolo importante strumenti come i fiati e, soprattutto, il sintetizzatore. La chitarra, che continua a rimanere uno strumento importante, sembra quasi passare in secondo piano. La lunghezza delle canzoni si dilata, dai 2-3 minuti canonici arriva anche ai 10 minuti. Il contenuto dei testi muta: citazioni letterarie ed elementi folk la fanno da padrone, tant’è che i gruppi prog devono difendersi dall’accusa di scollamento dalla realtà. Ebbene, tutti questi elementi sono già presenti nel primo album dei King Crimson, In the Court of the Crimson King, che, nel 1969, inaugura la stagione del Prog, facendo da apripista alle opere dei Genesis o dei Pink Floyd.
Canzone più significativa: In the Court of the Crimson King
3) The Jimi Hendrix Experience – Are You Experienced? (1967)
Il 1967 è l’anno d’oro per quanto riguarda il rock. Abbiamo già parlato di Sgt. Peppers, il capolavoro della musica pop tutta; nello stesso anno, però, viene pubblicato il disco che ha cambiato per sempre il modo di suonare la chitarra: Are you Experienced? Si tratta del primo album della The Jimi Hendrix Experience, il gruppo costruito intorno a Jimi Hendrix. Hendrix è considerato universalmente il più grande chitarrista della storia, guadagnando un consenso che, nell’ambito musicale, rappresenta un unicum. Ciò è dovuto al suo approccio allo strumento. Con Hendrix la distorsione della chitarra viene nobilitata, costituendo il marchio di fabbrica dell’intero Hard-rock, le cui radici sono tutte in questo album.
Canzone più significativa: Purple Haze
2) The Velvet Underground & Nico – The Velvet Underground & Nico (1967)
Altra presenza fissa, al primo posto, in tutte le classifiche simili a questa. Senza i Velvet Underground non ci sarebbero stati i sopraccitati Nirvana e Sex Pistols, il cui debito verso i primi è stato enorme, né tanti altri grandi gruppi come, per fare un nome, i Joy Division. L’album ebbe uno scarso successo commerciale ma, soprattutto dopo l’ascesa di Lou Reed come artista singolo, i Velvet Underground assursero a rango di leggenda, e la loro opera divenne uno degli album più importanti di ogni tempo. Hanno inaugurato un filone trasgressivo fatto di suoni distorti, di tematiche scabrose, e soprattutto hanno tentato di trasformare il rock in opera d’arte… riuscendo nell’intento. L’influenza dei Velvet Underground nel mondo della musica è stata continua dagli anni sessanta agli anni novanta, offrendo spunti irrinunciabili a gruppi dei sottogeneri più disparati. Hanno rappresentato al meglio l’essenza del rock, ossia di una controcultura che cerca di lottare contro l’establishment culturale. Eppure la sua influenza, seppur considerevole, dev’essere giudicata inferiore rispetto a quella di un altro album, dall’importanza e dall’impatto nel mondo della musica superiori.
Canzone più significativa: Heroin
1) Kraftwerk – Trans-Europe Express (1977)
Sebbene non siano fra i gruppi più conosciuti nel globo, sicuramente sono quello più importante di ogni tempo. Cosa hanno fatto in sintesi? Dato avvio alla musica elettronica. Non che non esistesse prima di loro, ma l’hanno canonizzata, hanno messo l’elettronica al centro di tutto, mentre prima di loro essa si limitava ad apparizioni in canzoni di altro genere. Campionatori e sintetizzatori, dai Kraftwerk in poi, hanno avuto presenza fissa nelle canzoni di ogni genere. Senza i Kraftwerk non avremmo avuto i Depeche Mode, la techno, l’hip hop, la new wave, l’house nelle discoteche, l’r’n’b; inoltre la loro influenza si estende anche su generi allora già esistenti, come il rock, il pop, la disco/dance, il metal. Senza Kraftwerk niente elettronica nel mondo della musica: sono senz’altro loro gli autori dell’album più importante della storia, Trans-Europe Express.
Canzone più significativa: Trans-Europe Express
Gli album più importanti: menzioni onorevoli
Beach Boys – Pet Sounds (1966): fra i primissimi concept album della storia
Public Enemy – It Takes a Nation of Millions to Hold Us Back (1988): fra gli album più influenti del Rap
Led Zeppelin – Led Zeppelin I (1968): fra le colonne portanti dell’Hard Rock
Radiohead – OK Computer (1997): l’album più influente degli ultimi 20 anni
Joy Division – Unknown Pleasures (1979): pietra miliare della musica Dark
The Stone Roses – The Stone Roses (1989): tra gli anticipatori dello stile Britpop
Sonic Youth – Daydream Nation (1986): le basi dell’Alternative Rock
New York Dolls – New York Dolls (1973): l’album che ha anticipato Punk e Glam Metal
David Bowie – Low (1977): album imprescindibile per comprendere nascita ed evoluzione della New Wave
The Stooges – The Stooges (1969): Proto-Punk verso la fine degli anni ’60
Bob Marley & The Wailers – Catch a Fire (1973): l’album che ha fatto conoscere il Reggae al mondo intero
Iron Maiden – The Number of the Beast (1982): l’album che ha dettato i canoni del Metal classico
Ramones – Ramones (1976): l’album che dà avvio alla rivoluzione Punk
Miles Davis – Kind of Blue (1959): album rivoluzionario per la scena Jazz
Michael Jackson – Thriller (1982): capolavoro della R&B e della musica pop contemporanea
Rage Against the Machine – Rage Against the Machine (1992): fra i primi album Rap Metal
Metallica – Kill ‘Em All (1983): il primo album Thrash
Dream Theater – Images and Words (1992): l’album che ha sancito il matrimonio fra il Progressive e il Metal
Nine Inch Nails – The Downward Spiral (1994): l’album più importante della scena Industrial
Paul Simon – Graceland (1986): la musica World diventa nota nel mondo occidentale
Hüsker Dü – Zen Arcade (1984): summa della scena Hardcore anni ’80
Jefferson Airplane – Surrealistic Pillow (1967): vengono dettati gli stilemi della Psichedelia statunitense
My Bloody Valentine – Loveless (1991): la perla dello Shoegaze
Aretha Franklin – I Never Loved a Man the Way I Love You (1967): fra i capolavori della musica Soul
David Bowie – The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars (1972): il capolavoro del Glam
Pink Floyd – The Dark Side of the Moon (1973): il secondo album più venduto della storia, la consacrazione dei Pink Floyd
Davide Esposito