La Notte Nazionale del Liceo Classico si terrà venerdi 17 gennaio 2020 in tutti i licei classici d’Italia che hanno aderito a quest’iniziativa.
Il Convitto “Pietro Colletta” di Avellino è tra gli oltre 400 licei classici aderenti alla VI edizione della Notte Nazionale e la manifestazione si terrà all’interno dell’istituto sito in Corso Vittorio Emanuele a partire dalle ore 18:00 alla presenza di tutte le alte cariche dello Stato.
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Cos’è la Notte Nazionale del Liceo Classico?
La Notte Nazionale del Liceo Classico è certamente l’evento più atteso da tutti gli studenti dei Licei Classici d’Italia, una delle proposte più innovative nella scuola degli ultimi anni.
Questa manifestazione è nata da un’idea del prof. Rocco Schembra, docente di Latino e Greco presso il Liceo Classico Gulli e Pennisi di Acireale (CT), che ha catturato, sin dal suo primo apparire, l’attenzione dei media e ottenuto l’approvazione dal Ministero della Pubblica Istruzione.
In una data comune, in contemporanea dalle 18:00 alle 24:00, le scuole aprono le loro porte alla cittadinanza e gli studenti dei Licei Classici d’Italia si esibiscono in svariate performance: maratone di letture di poeti antichi e moderni; drammatizzazioni in italiano e in lingua straniera; esposizioni di arti plastiche e visive; concerti ed attività musicali e coreutiche; presentazioni di libri e incontri con gli autori; cortometraggi e cineforum; esperimenti scientifici; degustazioni a tema e ispirate al mondo antico… e molto altro ancora, lasciato alla libera inventiva e creatività dei giovani guidati dai loro docenti.
Il programma del Pietro Colletta per la Notte Nazionale del Liceo Classico
Come già detto, il liceo classico “Pietro Colletta” di Avellino è uno dei licei d’Italia che aderisce alla Notte Nazionale del Liceo Classico col seguente programma:
- Ore 18:00 “Heal the world ” – Atrio
- Ore 18:15 Inno a Venere (Lucrezio, De rerum natura I)– Aula magna. Saluto della Dirigente, prof.ssa Maria Teresa Brigliadoro, e delle autorità presenti. Proiezione video introduttivo.
- Ore 18:25 Madre Terra …“Alma mater, anima mundi”– Aula Magna
- Ore 18:30 Intervento di S.E. il Vescovo di Avellino, Monsignor Arturo Aiello, “Ecologia dell’uomo…Ecologia del cosmo” – Aula Magna
- Ore 19:00 Eschilo, Agamennone “O Zeus re, o notte amica” – Aula Magna
- Ore 19:45 Il mito di Dedalo – Aula Magna
- Ore 20:15 I momenti degli Hiperionidi – Rotonda con la partecipazione di Marco Parisi e Anna Ansalone
- Ore 20:45 Attività laboratoriali sincrone – Aule Liceo Classico e Liceo Classico Europeo “O terre, notre monde!”“La veduta dipende dallo sguardo” “Let’s love Earth!”“Συμφιλοσοφεῖν”
- Ore 21.15 “Le note di Euterpe” Momento Musicale – Rotonda Con la partecipazione di Roberto Lombardi
- Ore 21:30 Introduzione al Debate: “Save the planet” – Rotonda Digital debate – Rotonda con la partecipazione di Antonio Pascotto, caporedattore News Mediaset
- Ore 22:30 “Mi sono messo a sfogliare dei libri, così un po’ a caso. Guarda un po’ cos’ho trovato. Vediamo? Teofrasto?! “De causis plantarum”?
- Premiazione concorso di scrittura creativa – Aula Magna
- Ore 22:45 “Numi, il riscatto concedete a me dei miei travagli, […]” (Eschilo, Prologo dell’Agamennone)
- Ore 23:00 Brindisi augurale e chiusura della manifestazione
Intervista alla Dirigente scolastica Maria Teresa Brigliadoro
- Il tema di questa sesta edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico è “Daedala Tellus … la terra casa comune che viene violentata dalla tracotanza dell’uomo”. Più o meno da circa un anno si parla delle problematiche legate ai cambiamenti climatici non per volere della “Natura”, ma per volere dell’uomo “utilitarista”. Gli uomini vissuti tremila anni fa ci hanno lasciato in eredità arti, lavoro artigianale e contadino, monumenti, pensieri, ecc., noi invece, secondo Lei, cosa stiamo lasciando ai nostri posteri?
L’ambiente sicuramente va rispettato e credo che la scuola debba essere un luogo fondamentale per promuovere la cultura del rispetto dello stesso. Gli antichi ci hanno lasciato moltissime attività che abbiamo saputo apprendere ed utilizzare, ma oggi, purtroppo, si dà sempre meno importanza a queste cose. Per capire poi cosa lasceremo ai nostri posteri è molto difficile, sinceramente l’umanità sta scappando dalle sue responsabilità sulle tematiche ambientali, quindi questa cultura del rispetto deve essere valorizzata e recepita come un valore importante tra i ragazzi.
2. Quanto e perché è importante riscoprire gli usi e costumi, il pensiero filosofico, la politica e le varie arti comunicative della Grecia antica e di Roma per gli uomini moderni? Secondo Lei è possibile costruire un ponte anche immaginario che possa collegare l’uomo al tempo di Aristotele con l’uomo di oggi?
E’ molto importante riscoprire le usanze del passato perché non si può costruire un futuro senza radici. Solo conoscendo il passato è possibile collegare, e quindi costruire, un ponte (anche immaginario) da unire così l’uomo antico con quello moderno.
3. Secondo Lei, con questa manifestazione che vede coinvolti attivamente i giovani dei licei in vari campi, come si può far capire che questi ragazzi sono il futuro del nostro Paese se c’è molto scetticismo verso di loro?
Abbiamo condiviso la scelta di celebrare la notte nazionale del liceo classico coinvolgendo in prima persona i rappresentanti d’istituto, quindi non solo il corpo docente. Non solo, ma posso citare che la scuola ha adottato una politica di valorizzazione delle tematiche ambientali sfruttando il servizio mensa col sistema della biodegradabilità per far capire ai ragazzi, quindi il nostro futuro, l’importanza di vivere in un ambiente sano. Già Leopardi nell’Ottocento accennava inascoltato queste importanti nozioni sulla natura in quanto forza materna, ma che si rivolta contro di noi perché non può assolutamente prendere in considerazione la volontà dell’uomo.
Intervista al prof. Pellegrino Caruso
Il prof. Caruso è uno dei referenti della Notte Nazionale del Liceo Classico assieme con la prof.ssa Ilenia D’Oria.
- Com’è stato lavorare coi ragazzi per questa Notte? Che emozioni avete provato?
L’adesione del Convitto alla Notte Nazionale del Liceo Classico è una cara e sana ambizione e sono molto contento che, grazie alla dirigente Brigliadoro da tre anni, siamo ormai nella rete degli oltre 430 licei che organizzano quest’evento utilissimo per ribadire l’attualità e la vitalità degli studi classici. Particolarmente caro è il tema che svilupperemo quest’anno, pur essendo la notte libera, che è il “Daedala Tellus” dove il daedala è un aggettivo che sta ad indicare la perfezione del Creatore di una terra che, come ribadirà anche Mons. Aiello che ospiteremo al Convitto Nazionale, è stata elaborata in una sua perfezione che viene violentata dall’uomo la cui tracotanza arreca danno all’intero clima. Lavorare coi ragazzi è forse l’esperienza più ricca e che dà senso concreto, perché il loro entusiasmo diventa l’entusiasmo di noi docenti che abbiamo preparato per questa serata, come negl’anni precedenti, anche tanti laboratori anche teatrali che li vedono in scena. Per esempio l’anno scorso fu recuperata la storia di Matilde Serao come donna tradita, ma capace di conservare il sentimento d’amore; recuperammo così altre storie mitologiche, ad esempio Arianna.
Quest’anno avremo l’onore ed il piacere di ospitare Hiperionidi, che per una sera saranno protagonisti speciali perché ci consentiranno di rileggere i miti antichi ai quali daremo un senso nuovo anche attraverso le poesie del maestro Lombardi e di Anna Ansalone, che cercheranno di dimostrare come i miti antichi hanno ancora tanti validissimi spunti per i tempi moderni.
2. State realizzando altri progetti coi ragazzi?
Sì, il Convitto Nazionale è un continuo fervore di tante belle iniziative. Come scuola digitale abbiamo avuto anche una collega, la prof. Vesce, che è in un team nazionale che gestisce vari eventi sul digitale, ma noi confermiamo sempre una forte impronta umanistica. Infatti il prossimo mese di marzo noi aderiremo al “Festival della Letteratura per i ragazzi” con la dott.ssa Siniscalchi.
3. I vostri allievi hanno creato un giornale d’istituto di nome “Eos” in onore alla dea greca dell’Aurora di cui voi siete il responsabile. Perché l’hanno nominato così? Che temi trattate all’interno di questo giornale?
Il giornale Eos, arrivato a 25 anni di attività, nacque e fu voluto da una studentessa universitaria che chiese al rettore dell’epoca, Italico Russo, uno spazio informativo cartaceo distribuito all’interno dell’istituto, e che oggi è on-line e racconta tutte le esperienze che i nostri ragazzi compiono in un anno di scuola che per loro è un anno di vita perché, come diceva sempre Francesco De Santis, ospite nel nostro istituto in tante occasioni come ricorda la lapide sulla presidenza ed un busto voluto proprio per la celebrazione per il centenario della nascita, “La scuola è vita” e noi cercheremo di dimostrarlo.
Marco Parisi