L’olio di palma è contenuto in numerosi alimenti e cibi confezionati e rappresenta una preoccupazione per alcuni consumatori, convinti che sia pericoloso per la salute. Ma veramente così pericoloso come si dice?
L’olio di palma fa male? È cancerogeno? Quali sono i pro e i contro? Andiamo dunque a rispondere a queste domande.
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Storia dell’olio di palma
Da numerosi reperti storici, si sa che l’olio di palma ha una storia millenaria: infatti alla fine dell’800 gli archeologi hanno ritrovato nella tomba dei Abydos (3000 a.C.) tracce di questo prodotto. Inoltre nell’Africa Occidentale e Centrale l’olio di palma, estratto dalla pianta Elaeis guineensis, è stato utilizzato per condire cibi; al contrario i mercanti europei lo importavano solo in piccole quantità perché questo alimento non suscitava nessun interesse in Europa.
Solo in seguito divenne molto ricercato tra i mercanti britannici che lo utilizzarono come lubrificante per le macchine industriali. Ancora più avanti esso è stato impiegato per la produzione dei saponi. Intorno al 1870 la sia esportazione divenne l’attività commerciale primaria di alcuni Paesi del’Africa Occidentale come il Ghana e la Nigeria, anche se in seguito il suo primato fu sostituito dal cacao.
Cos’è l’olio di palma
L’olio di palma è un grasso vegetale estratto dalle drupe; è presente in biscotti, merendine, gelati e creme spalmabili (come la Nutella, celebre prodotto della Ferrero).
Quello di palma è un olio di origine vegetale ma presenta una composizione simile al burro, infatti è costituito da grassi saturi, come il palmitico, il laurico e lo stearico; di conseguenza si presta meglio alla preparazione di prodotti industriali, perché:
- ha un costo inferiore;
- è insapore;
- garantisce una buona conservazione degli alimenti (meglio del burro) perché è più resistente alle alte temperature.
Danni dell’olio di palma
Effetti sulla salute
Le accuse sono davvero pesanti e pericolose: questo olio provocherebbe gravi danni al sistema cardiovascolare, determinerebbe l’insorgenza del diabete ed è addirittura considerato cancerogeno. Insomma è vero tutto quello che si dice su di esso? In realtà non tutto ciò che si dice su di esso è vero: per cominciare bisogna chiarire alcuni dubbi e sfatare false verità.
La pericolosità di questo tipo di olio dipende dal consumo che viene fatto: è un olio costituito da grassi saturi, quindi il suo consumo deve essere limitato come per qualsiasi altro grasso saturo. Si pensa che che il burro o lo strutto siano meno pericolosi dell’olio di palma, in realtà anche essi provocano gli stessi effetti nocivi, ovvero problemi cardiovascolari, insorgenza del diabete, aumento del colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”) e produzione di sostanze infiammatorie nel torrente circolatorio. Analogo discorso andrebbe fatto per i grassi idrogenati come la margarina, anch’essa utilizzata come additivo in numerosi alimenti confezionati.
Per quanto riguarda l’accusa di provocare tumori, non ci sono prove scientifiche che l’olio di palma sia cancerogeno.
Effetti sull’ambiente
La produzione di questo alimento rappresenta un problema per l’ambiente. La sua coltivazione infatti comporta la deforestazione in alcune aree geografiche mettendo in pericolo gli ecosistemi e la sopravvivenza di numerose specie animali.
I benefici e proprietà dell’olio di palma: pro e contro
Numerosi sono i dibattiti e le discussioni che hanno come argomento principale questo prodotto alimentare; anche all’Expò è stata tenuta una conferenza chiamata “Sicurezza degli alimenti, certezza della salute”, in cui è intervenuto Luciano Atzori, segretario dell’Ordine Nazionale dei Biologi (ONB). Egli ha precisato di non preoccuparsi tanto del suo consumo continuo quanto della cattive abitudini alimentari. Il ricercatore ha inoltre approfondito i pro e i contro di questo olio.
Per Atzori esso presenta delle proprietà benefiche purché si usi in maniera moderata. Inoltre esistono tre varietà di quest’olio: il primo è grezzo, è di colore rosso, ed è ricco di antiossidanti e di β-catotene; il secondo è l’olio di palma raffinato di colore giallo paglierino, utilizzato dalle industrie alimentari; infine ci sono i semi essiccati, il cui contenuto di grassi saturi è inferiore all’olio di palma raffinato ed è utilizzato nell’industria dolciaria.
Roberta Miele
Bibliografia
- R. Fatiguso, J Galvez – L’olio giusto: Perché è scoppiata la guerra dell’olio – Giunti Editore;
- J. Iliffe – Popoli dell’Africa. Storia di un continente – Bruno Mondadori.