Nel giugno 1973 esce il famosissimo numero 121 di The Amazing Spider-Man. In questo drammatico albo, si assiste alla tragica morte di Gwen Stacy, il primo grande amore di Peter Parker. Rapita dal Goblin e gettata nel vuoto dal punto più alto del ponte di Brooklyn, a nulla valgono i tentativi dell’eroe di salvarla. Spider-Man Blu, scritto da Jeph Loeb e disegnato da Tim Sale, ripercorre momenti fondamentali della vita di Peter e del suo rapporto con Gwen prima di quel tragico avvenimento.
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Spider-Man Blu: la trama
È la sera di San Valentino. Sono passati anni dalla morte di Gwen Stacy, ma Peter non l’ha mai dimenticata. Come ogni anno, volteggia pensieroso e malinconico sul ponte di Brooklyn e lascia una rosa in omaggio alla sua amata. Questa volta però non pensa sia sufficiente limitarsi a questo: sente di voler lasciare qualcosa di più. Per far sì che la loro storia non vada dimenticata, registra i suoi pensieri su una serie di audiocassette da lasciare a chi vorrà ascoltare.
Narrato dallo stesso Peter, inizia così un viaggio nel tempo che si dipana lungo eventi centrali della sua vita. La prima grande sconfitta di Goblin, l’amicizia con Harry Osborn, l’arrivo di Mary Jane Watson. Tra tutti questi eventi, ovviamente, occupano un posto d’onore l’incontro con Gwen e la nascita del loro amore.
Un omaggio ai maestri
Spider-Man Blu rientra in un affascinante progetto noto come tetralogia dei colori, di cui rappresenta il secondo tassello. Le altre storie sono Daredevil Giallo, Hulk Grigio e Capitan America Bianco. Con queste quattro storie, Loeb e Sale fanno luce sulla psicologia dei personaggi scelti, raccontando le loro origini o eventi fondamentali della loro storia. Gli eroi analizzano errori, occasioni mancate, sacrifici e tragedie che li hanno resi quello che sono. Questo lo vediamo anche in Spider-Man Blu, che finisce per essere un lungo flashback di Peter sugli eventi e le battaglie del periodo che gli interessa ricordare.
La natura di questo fumetto consente a Loeb e Sale di confrontarsi con le storie classiche degli eroi analizzati e di omaggiarne i creatori. L’opera è dedicata a Stan Lee, Steve Ditko e John Romita Senior. Loeb e Sale manifestano l’amore per le loro opere rivisitandone alcuni dei momenti fondamentali. Il flashback inizia per esempio con la loro versione del combattimento tra Spidey e Goblin mostrato in Spidey salva la situazione, la storia in cui Norman Osborn perde la memoria dimenticando la sua identità segreta.
Questo è solo il primo di tanti rimandi alle storie passate dell’arrampicamuri. La prima comparsa in penombra di MJ, la gelosia di Gwen quando la vede andar via con Peter in occasione dell’attacco di Lizard, la comparsa del secondo Avvoltoio, il rapimento di Harry Osborn da parte di Kraven: questi e altri momenti vengono rivisitati e omaggiati dal duo di autori. Per motivi di sceneggiatura, a raccontarli è sempre Peter, che rilegge gli eventi soltanto in ottica del suo rapporto con Gwen.
Spider-Man Blu: il dramma dell’eroe
Gwen Stacy è e sarà sempre una persona centrale nella vita di Peter Parker. Il ragazzo lo sa bene e mette in chiaro fin da subito che, per quanti sforzi faccia, non potrebbe mai dimenticarla. D’altronde, come biasimarlo? Fin dalla prima volta in cui si accorge che lei lo sta guardando, Peter non riesce a pensare ad altro. I due si avvicinano quando Peter inizia a frequentare Harry Osborn, inizialmente per poter tenere sotto controllo suo padre, poi per amicizia vera. Da qui, la segreta, folle speranza che lei si innamori.
Ma ovviamente Peter non è un semplice studente e i suoi problemi non si limitano allo studio e all’amore. Peter Parker è Spider-Man e ha imparato a sue spese che “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”. Per questo portare avanti una relazione normale per lui è impossibile. Ogni volta che potrebbe godersi un momento di intimità con Gwen, c’è sempre qualcosa che lo distrae e lo costringe ad andarsene.
Loeb tiene molto a questo tema. Nel racconto, un concetto ricorrente è quello che, nella vita di Peter, prima che accada qualcosa di bello deve succedere qualcosa di brutto. Peter difficilmente si gode i piaceri della vita, perché costretto a pensare ai suoi doveri da eroe. Non può partecipare alla festa di inaugurazione del suo appartamento, perché impegnato contro l’Avvoltoio; per lo stesso motivo, deve allontanare Gwen e Mary Jane che, credendolo ammalato, si stanno prendendo cura di lui. L’eroe non può tirarsi indietro, a costo di restare solo.
L’eterna sfida tra Gwen e Mary Jane
C’è però anche un altro ostacolo all’amore tra Peter e Gwen, una scheggia impazzita che genera uno dei triangoli più famosi della storia del fumetto. Nipote della migliore amica di zia May, Mary Jane arriva come una belva selvaggia a portare scompiglio nella già complicata vita di Peter. Nella sorpresa sua e dei suoi amici, il timido e impacciato Peter diventa improvvisamente l’interesse amoroso di due donne meravigliose.
Spider-Man Blu ruota continuamente intorno a queste due figure, tanto importanti per Peter quanto diverse l’una dall’altra. Dolce e sensibile Gwen, forte e solare la rossa MJ. La contesa tra le due è accesa e Peter ne si trova continuamente sballottato da una parte all’altra. Momenti divertenti come quello delle crocerossine si alternano a vette artistiche come il saluto sussurrato che Gwen rivolge a Peter vedendolo uscire dal bar con MJ. Raffigurata nell’angolo in basso a destra della vignetta, Gwen è, con i suoi capelli biondi, l’unica fonte di luce in una sala che appare completamente buia. Persino Harry, seduto al suo fianco, sembra aver perso la sua umanità, al punto che non gli si vedono nemmeno gli occhi.
In ogni caso, la morte di Gwen avrebbe cambiato per sempre anche quella ragazza così allegra e piena di vita. D’un tratto, quella che sembrava una festa eterna finisce e l’ottimista Mary Jane scopre per la prima volta l’esistenza del buio. Questa consapevolezza le permetterà di maturare e di entrare in contatto con Peter in un modo totalmente diverso da quello precedente.
La domanda senza risposta di Spider-Man Blu
Non sarebbe possibile raccontare la storia del ragazzo dietro la maschera dell’uomo ragno senza dare il giusto peso a queste due straordinarie donne. Nella gioia e nel dolore, Peter Parker è stato forgiato dalle loro azioni e dal loro rapporto. Nel corso del racconto, Peter ammette di aver sempre saputo che, prima o poi, avrebbe dovuto prendere una decisione. Con chi avrebbe dovuto passare il resto della sua vita? Purtroppo però, quella decisione non sarebbe stata presa da lui.
Loeb e Sale mantengono la faccenda in sospeso: sicuramente nemmeno loro sanno quale sarebbe stata la scelta finale di Peter. Forse però nemmeno gli interessa. Lo scopo dei due era raccontare la nascita di un amore, non il suo sviluppo o la sua fine. Per questo il flashback si chiude molto lontano da quella tragica notte sul ponte di Brooklyn. L’ultima immagine del ricordo è quella di un appassionato bacio tra Peter e Gwen, preludio a una notte di San Valentino passata insieme. Tutto quello che resta al lettore è una profonda malinconia, come quella del blues, e l’eterno interrogativo su cosa sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente.
Davide Proroga