Come sono i borghi più belli d’Italia? E quali sono? La risposta ci viene dall’ISTAT, che ha dato uno sguardo approfondito ai comuni definiti “borghi più belli d’Italia”. I dati, diffusi
il 15 dicembre di quest’anno, provengono dal Censimento permanente della popolazione del 2019.
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Quali sono i borghi più belli d’Italia?
I borghi più belli d’Italia sono 307 comuni entrati a far parte dell’associazione omonima nata nel 2001. Un’iniziativa ispirata dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) per riunire quei comuni o frazioni rilevanti sotto il profilo storico, culturale e artistico, che rischiano il completo abbandono da parte della propria popolazione. Si tratta quindi di un lodevole progetto volto a salvaguardare una particolare caratteristica italiana, ossia la presenza di piccoli centri dotati di una lunga storia da proteggere.
Messi insieme, i borghi più belli d’Italia hanno una popolazione di tutto rispetto: ben 1.300.000 persone. Nessuno di essi supera i 40.000 abitanti e la maggior parte – ossia i due terzi – ne ha meno di 10.000. Tra i comuni più piccoli, 104 hanno tra 1.000 e 3.000 abitanti.
Qual è l’andamento demografico dei borghi più belli d’Italia?
Grazie ai dati ISTAT è possibile ricostruire la tendenza demografica di questi comuni tra il 1951 e il 2019. Il quadro non sembra, purtroppo, molto positivo. Dei borghi più belli d’Italia, 83 stanno vivendo un continuo spopolamento e solo 12 sono in crescita sistematica. I restanti registrano, invece, un andamento altalenante e non sono quindi classificabili né come comuni in fase di spopolamento né di crescita.
L’aumento di popolazione si è verificato soprattutto nei comuni con più di 10.000 abitanti, mentre i comuni con una popolazione inferiore si stanno progressivamente spopolando perdendo ben 289.000 persone dal 1951 ad oggi.
Tenendo conto anche del trend positivo dei comuni più grandi, i borghi più belli d’Italia hanno, nel complesso, perso circa 185.000 persone.
L’aumento della popolazione straniera nei borghi più belli d’Italia
A venire in soccorso dei borghi più belli d’Italia è l’aumento della popolazione straniera: tra 2001 e 2019 la componente straniera ha consentito a questi comuni di accrescere il proprio numero di abitanti. Mentre la popolazione italiana di tali borghi, infatti, è diminuita di 50.000 unità, quella straniera è aumentata di 63.000, portando quindi a una crescita demografica.
La componente straniera dei borghi medio-piccoli (quelli con un numero di abitanti compreso tra 5.000 e 10.000), è aumentata in misura maggiore rispetto a quella dei borghi piccolissimi (quelli in cui risiedono tra 1.000 e 2.000 persone). Questo dimostra che i comuni più grandi esercitano un’attrazione maggiore: essi hanno, infatti, registrato tra il 2011 e il 2019 una crescita della componente straniera pari a 24.000 unità.
Tale fenomeno giova molto ai borghi più belli d’Italia, poiché fa da contraltare al processo di spopolamento. La popolazione straniera contribuisce, inoltre, all’abbassamento dell’età media portando a un aumento della componente in età da lavoro, soprattutto femminile.
Questa componente giovane della popolazione contribuisce a rendere positivo l’andamento demografico positivo anche grazie a nuove nascite. Confrontando i dati del censimento ISTAT del 2019 a quelli del 2011 è infatti possibile constatare un aumento sia della popolazione giovanissima (quella compresa nelle fasce da 0 a 4 anni e da 5 a 9 anni) che degli adulti tra i 25 e i 34 anni.
Dati altrettanto interessanti riguardano la provenienza della popolazione straniera. I borghi più belli d’Italia più piccoli (quelli che contano fino a 4000 abitanti) vedono una quota di stranieri comunitari, ossia provenienti dall’Unione Europea, maggiore rispetto ai comuni più grandi. Nel caso dei più piccoli, infatti, quasi sempre la popolazione straniera comunitaria supera il 50%. La situazione è molto diversa per quanto riguarda i borghi più popolosi dove la popolazione di extracomunitari – provenienti cioè da paesi esterni all’Unione Europea – aumenta notevolmente.
I flussi migratori non solo hanno contribuito a combattere lo spopolamento che da decenni flagella i borghi più belli d’Italia, ma hanno anche arricchito culturalmente queste città, permettendo l’incontro tra culture diverse. I borghi più belli d’Italia sono diffusi su tutta la penisola e, quindi, rappresentano realtà regionali diverse che, in questo caso, vivono un fenomeno comune che ne sta cambiando il volto. Da esso deriva anche una nuova rilevanza culturale che va ad affiancarsi a quella esercitata dalla loro tradizione.
Davide Esposito