Il cinema non è rimasto immune al fascino di un’epoca straordinaria come il Medioevo. Di conseguenza, la filmografia ambientata in questo periodo storico è così vasta e diversificata che è difficile orientarsi. Si spazia da colossal come Braveheart (1995) ad opere meno convenzionali quali Markeza Lazarová (1967), uno dei migliori film cechi, o film d’animazione psichedelici come Belladonna of Sadness (1973). Per facilitare il compito agli appassionati di storia (e non solo), ecco una guida ai migliori film ambientati nel Medioevo.
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Film storici sul Medioevo
La categoria dei film storici sul Medioevo è particolarmente prolifica e dibattuta. Dibattuta in quanto molti di questi film mancano di attinenza storica. A discolpa degli errori storici che si trovano nel cinema, bisogna ricordare che, quasi sempre, il regista non è uno storico e il suo fine è la meraviglia e non la didattica. Ciononostante, vi sono alcune opere in cui vi è un buon equilibrio tra piano artistico e scientifico.
Tra queste, la prima che merita di essere citata è La Passione di Giovanna d’Arco di Carl Theodor Dreyer, una pietra miliare del cinema novecentesco. Il regista, in questa sua opera prima, riveste i panni dello storico e ricostruisce il processo a Giovanna D’Arco, svoltosi in Francia nel 1431, nel pieno della guerra dei Cent’Anni. Il pathos crescente e i numerosi primi piani hanno reso la pellicola un denso ritratto dell’umanità. La cinepresa di Dreyer cattura le sfumature più profonde del panorama umano dall’umiltà alla stupidità. Sul medesimo argomento, è consigliata la visione di Giovanna d’Arco, girato da Luc Besson nel 1999. Sebbene i due film trattino la stessa vicenda, risultano agli antipodi. Il primo è un esempio di minimalismo e realismo, mentre il secondo predilige battaglie spettacolari e brutali.
Un altro film attendibile, malgrado alcune concessioni alla narrativa epica, è El Cid, un kolossal del 1961, diretto da Anthony Mann. Attraverso le vicende del condottiero Rodrigo Diaz de Bivar, figura cardine della Reconquista, vengono ricostruite le lotte tra cristiani e musulmani nella Spagna dell’XI secolo.
Il mestiere delle armi, lungometraggio del 2001 diretto da Ermanno Olmi, rientra di diritto tra le produzioni di rilevanza storiografica. Servendosi della sua retorica cristiana, il regista ricostruisce gli ultimi giorni (20-23 novembre 1526) del soldato di ventura Giovanni delle Bande Nere. L’avvento di nuove armi cambierà la concezione della guerra contribuendo alla fine dell’era dei castelli e alla nascita delle monarchie nazionali. Del medesimo protagonista si è interessato anche Luis Trenker in Condottieri – Giovanni delle Bande Nere del 1937.
Anche Last Knights (2015) merita un posto tra i film storici consigliati in questa piccola guida. Esordio sul panorama internazionale del regista giapponese Kazuaki Kiriya, il film narra in stile epico-realistico la vicenda dei quarantasette ronin. Il regista ha unito la realtà storica al genere fantasy dando vita ad un’opera appassionante, intensificata da sentimenti di riscatto e vendetta.
Film di guerra medievale
Anche in ambito di film di guerra medievale la produzione cinematografica è particolarmente ricca. Per questo, abbiamo scelto di fare una cernita basandoci su lungometraggi basati su fatti storici realmente accaduti. Sebbene scene di guerra vera e propria manchino, l’ Enrico V di Kenneth Branagh del 1989 rientra in questa categoria per l’indimenticabile discorso alle truppe.
Il film, di ispirazione shakespeariana, narra la vicenda del re Enrico V d’Inghilterra, salito al trono nel 1431 e convinto dai suoi consiglieri a far valere i suoi diritti ereditari alla corona francese. Il giovane re deve motivare le sue truppe ad affrontare le armate del re di Francia Carlo VI ad Azincourt. Sempre sullo stesso tema, suggeriamo il Il re (2019), diretto da David Michôd e distribuito da Netflix. Pur molto recente, rientra di diritto tra i migliori film ambientati nel Medioevo.
Aleksandr Nevski (1938) di Sergej Ėjzenštejn si distingue, invece, per la qualità registica. La pellicola ricostruisce le gesta di Aleksandr che condusse un’armata di contadini contro il nemico teutonico durante l’invasione della Russia.
Il Medioevo ampiamente rivisitato da Mel Gibson è passato alla storia dei film di guerra con Braveheart , del 1995. Criticato per la sua scarsa veridicità storica, Braveheart è un kolossal che narra le gesta del patriota scozzese William Wallace. Non è tra i migliori film ambientati nel Medioevo, ma, forse, è il più conosciuto. Ugualmente criticato per le inesattezze storiche, ma ben accolto dal pubblico, è Vikings – L’invasione dei Franchi, del 2018, diretto da Roel Reiné. Amato soprattuto per le scene di combattimento, Vikings racconta la storia di Redbaldo, re dei Frisoni.
Tra i film di guerra medievale recenti, emerge Outlaw King , diretto da David Mackanzie, di distribuzione esclusiva Netflix, del 2018. Fulcro della storia è la vicenda di Robert Bruce, nobile della Scozia medievale, diventato re nel 1306 e poi eroe fuorilegge. Perfetto esempio di resistenza e tenacia, il protagonista, alla guida di un piccolo esercito, affronta a collera dell’armata più potente del mondo, guidata da Eduardo I.
Infine, rientra tra i film consigliati sulla guerra medievale anche l’avvincente Mongol, del 2007, di Sergej Bodrov. Ambientato in Mongolia, il film narra le gesta di Gengis Khan e stravolge lo stereotipo di condottiero violento e dipingendolo come un uomo nobile e visionario.
Film ambientati nel Medioevo
Passiamo adesso alle raffigurazioni artistiche del Medioevo. Si tratta di opere caratterizzate da un approccio meno storiografico e più romanzato. Prima fra tutte è il capolavoro di Jean-Jacques Annaud : Il nome della Rosa del 1986. Il film, liberamente tratto dal romanzo di Umberto Eco, cattura lo spettatore senza lasciarlo indenne. È il 1337 e un’abbazia benedettina nelle Alpi piemontesi viene travolta da un’inquietante concatenazione di eventi: una serie di omicidi ha turbato la quiete di una comunità di monaci. La fotografia e l’atmosfera traducono gli umori di un’Europa che dubita che ci possa essere un mondo migliore – più aperto e meno ripiegato sulle pratiche oscurantiste – dopo il fallimento delle Crociate del 1271.
Il settimo sigillo di Ingmar Bergman, del 1957, invece, è senz’altro uno dei film ambientati nel Medioevo più complessi. Bergman narra l’incontro tra la Morte e il cavaliere Antonius Block, di ritorno dalle crociate in Terra Santa. Con sfondo un Nord Europa flagellato dalla peste, il protagonista intraprende un viaggio interiore interrogandosi sulla caducità dell’esistenza e la sulla presenza di Dio.
Restando sempre nel Medioevo d’autore, ma cambiando concretamente scenario, i film di Akira Kurosawa occupano un posto d’onore. I sette samurai (1954) e La sfida del samurai (1961) ricostruiscono il Medioevo giapponese mescolando storia e dimensione onirica. Cultore di Shakespeare e narratore fantasioso, Kurosawa ha ridefinito i canoni dei film ambientati nel Medioevo. anche in Ran (1985), ispirato al Re Lear. Parlando di cultori shakespeariani non si può non citare Franco Zeffirelli con il suo Amleto, del 1990.
Da ultimo, c’è il filone dei film tratti dalla letteratura medievale. In particolare, le avventure ispirate all’opera di Giovanni Boccaccio sono le più rilevanti sul piano artistico. Tra queste vi segnaliamo il Decameron (1971) di Pier Paolo Pasolini e Meraviglioso Boccaccio (2015) dei fratelli Taviani, le quali rivisitano magnificamente il libro più libertino del Medioevo. Ispirato alle opere di Alexandre Dumas padre e Howard Pyle, invece, vi è il superclassico Robin Hood – Principe dei ladri (1991). Diretta da Kevin Reynolds, questa è forse la trasposizione cinematografica che più ha contribuito a forgiare l’immagine di Robin Hood eroe romantico e aitante.
Film di cavalieri medievali
Il tema cavalleresco ha incuriosito così tanti registi che è complicato scegliere cosa guardare. Il fuorilegge, diretto da Éric Rohmer, però, ha decisamente qualcosa di più speciale rispetto a ciò che troviamo di solito in una selezione dei migliori film ambientati nel Medioevo. È un film unico perché combina cinema, teatro, musica medievale e iconografia. Protagonista è il solitario Perceval che, pur di diventare un cavaliere, abbandonerà il castello di sua madre per raggiungere la corte del Re Artù. L’ambientazione arturiana ha incuriosito anche il gruppo comico inglese dei Monty Python, autori di Monty Python alla ricerca del Sacro Graal del 1975. Il risultato è un ritratto umoristico unico dei cavalieri della Tavola Rotonda.
Dopo i Monty Python, Il destino di un cavaliere (2001), di Brian Helgeland, può sembrare scontato, ma non possiamo astenerci dal menzionarlo. Tra i film di cavalieri medievali è, con buone probabilità, il più famoso. Il merito è della sublime doppia interpretazione di Heath Ledger che ha dato vita ad un intreccio indimenticabile di armi e amori. Restando in tema di film cult, anche Le Crociate – Kindom of Heaven (2005), diretto da Ridley Scott, ha avuto buona fortuna. Ambientato nella Francia del 1184, verte intorno alla vita del giovane fabbro Baliano, stravolta dalla visita di un cavaliere che si rivela essere suo padre.
Neanche i registi italiani sono rimasti immuni al fascino cavalleresco. In tal senso, è indimenticabile il Medioevo straccione e cruento di Mario Monicelli ne L’armata Brancaleone (1966) e Brancaleone alle crociate (1970). Da ultimo, merita un accenno anche I cavalieri che fecero l’impresa, realizzato da Pupi Avati nel 2001.
Da ultimo, parlando di film cavallereschi, non può mancare il commercialissimo e conosciutissimo King Arthur, del 2004. Sebbene abbia stravolto il mito dei cavalieri della tavola rotonda, questo film di Antoine Fuqua è riuscito ad avere discreta fortuna grazie ad un cast stellare e alle esaltanti scene di battaglia.
Film medievali recenti
Come direbbero i Monty Python: “E ora qualcosa di completamente diverso!”. A differenza delle altre opere ambientate nel Medioevo sopracitate, ora passiamo a pellicole più recenti, ricche di suggestioni moderne ed effetti speciali. I film degli ultimi anni vertenti sull’intreccio medievale sono sottoposti ad una duplice prova. In primis, devono reggere il confronto con pietre miliari del genere che hanno segnato il modo di concepire il cinema medievale. Poi, devono dimostrare di essere prodotti di buona qualità pur essendo spesso destinati al piccolo schermo anziché alla sala cinematografica. Alcuni di questi ci sono riusciti e abbiamo provato a proporveli di seguito.
Per cominciare, vale la pena sin da subito citare due film in cui le protagoniste femminili giocano un ruolo rilevante. Le regole del caos (2014) di Alan Rickman e Christine Cristina (2010) di Stefania Sandrelli. Entrambi ambientati in Francia, il primo sotto il regno di Luigi XIV e il secondo durante quello di Carlo V, sono consigliati per l’originalità dell’argomento trattato.
Cambiando tema, è interessante notare come i filoni classici della trattazione medievale continuino ad appassionare i cineasti. In merito a Crociate e saga arturiana, vi segnaliamo King Arthur – Il potere della spada (2017) di Guy Ritchie e Outcast (2014), di Nick Powell, disponibile su Netflix.
Infine, per soddisfare anche gli amanti del genere horror, concludiamo con The Appearance realizzato nel 2018 da Kurt Knight. Lo sfondo di questo horror in costume è un’abbazia medievale infestata dal male.
Marta Aurino