In questo articolo proporremo la nostra classifica dei migliori film di fantascienza della storia del cinema – almeno finora!
Che abbiate voglia di tuffarvi in un’avventura intergalattica o di esplorare nuovi e vecchi mondi attraverso lo sguardo del grande cinema, questo è il posto che fa per voi. In questa classifica potrete, infatti, trovare sia visioni futuristiche di grandi autori sia titoli che hanno fatto la fortuna del genere fantascientifico.
Indice dell'articolo
Breve storia del cinema di fantascienza
Prima di lanciarci alla scoperta dei più bei film di fantascienza mai realizzati, può essere utile ripercorrere brevemente la storia del genere.
Il cinema di fantascienza ha contribuito a fondare gran parte dell’immaginario collettivo legato al progresso scientifico e tecnologico. Inoltre, la fantascienza ha provato a indagare i problemi e le criticità legate alla natura dell’uomo e alla società di massa dell’epoca presente e futura.
Quando, dove e perché?
Il cinema di fantascienza conobbe un grande sviluppo nel corso degli anni Cinquanta, quando alle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale seguì un periodo di pace e di progresso economico, scientifico e tecnologico. Solo in questo contesto poté svilupparsi a pieno, nell’ambito del cinema statunitense, una riflessione critica intorno ai temi centrali della fantascienza.
Cinema e fantascienza
Il cinema e la fantascienza sembrano condividere molti aspetti. In particolare, l’intenzione fantascientifica appare insita nel cinema stesso, mezzo espressivo nato per meravigliare attraverso il racconto tramite immagini. Del resto, fantascientifiche dovevano apparire agli spettatori le proiezioni dei primi film.
Tantissimi sono i film che, fin dall’inizio del Novecento, possono senza difficoltà definirsi di fantascienza. Su tutti, ricordiamo Metropolis (1927) di Fritz Lang, pietra miliare della storia del cinema.
Tuttavia, solo negli anni Cinquanta la fantascienza sviluppò dei canoni di riferimento ben precisi, acquisendo grande rilevanza nel corso degli anni Ottanta grazie ad alcune pellicole realizzate nella parte finale del decennio precedente, divenute veri e propri cult. A tale crescita contribuirono notevolmente lo sviluppo e la diffusione di effetti speciali e tecnologie sempre più complessi e realistici.
A causa di queste premesse, la nostra classifica prenderà dunque in considerazione soltanto film di fantascienza compresi tra gli anni Cinquanta e i giorni nostri.
La classifica: i 10 migliori film di fantascienza
Nella top ten dei migliori film di fantascienza abbiamo inserito titoli che, a nostro parere, più e meglio hanno rappresentato temi, stilemi e tratti tipici del genere (anche se non mancheranno eccezioni). Perciò, non offendetevi se non troverete il vostro film preferito: molti sono i capolavori che, per ragioni di spazio, non abbiamo potuto inserire.
Infine, una raccomandazione forse superflua: alcune descrizioni conterranno spoiler.
10. L’Impero colpisce ancora (1980), di Irvin Kershner
Al decimo posto, il secondo capitolo della trilogia originale di Star Wars, una delle pellicole più famose della storia del cinema.
I toni più adulti e cupi rispetto al primo film inizialmente non ne favorirono gli incassi. Col passare degli anni, però, L’Impero colpisce ancora (The Empire Strikes Back) si è affermato come cult ed è considerato quasi unanimemente l’episodio più bello della saga.
La trama
Il film prosegue il racconto iniziato in Guerre Stellari (Star Wars, 1977), seguendo le vicende di Luke Skywalker (Mark Hamill), Han Solo (Harrison Ford), la principessa Leia (Carrie Fisher) e degli altri membri dell’Alleanza Ribelle.
Dopo la distruzione della Morte Nera, un attacco a sorpresa delle truppe imperiali guidate da Darth Vader (David Prowse) costringe i ribelli a disperdersi. Così, mentre Han e Leia cercano di riorganizzare le forze dell’Alleanza, Luke decide di recarsi in segreto dal Maestro Jedi Yoda per portare a termine il proprio addestramento nelle vie della Forza.
Da vedere perché…
Ai tipici toni da soap fantascientifica e alle immancabili battaglie spaziali si affianca, in questo film, il processo di formazione e di crescita dei personaggi principali.
La scena in cui Darth Vader rivela a Luke di essere suo padre, in uno dei più sconvolgenti colpi di scena della storia del cinema, è diventata iconica.
9. Ritorno al futuro (1985), di Robert Zemeckis
Ritorno al futuro (Back to the Future), primo film della trilogia diretta da Zemeckis, si piazza al nono posto della nostra classifica.
Sicuramente il migliore della trilogia, il film divenne fin da subito un cult del cinema di fantascienza, nonché un brillante esempio di commedia fantascientifica.
La pellicola, prodotta da Steven Spielberg, registrò i maggiori incassi dell’anno, contribuendo così alla diffusione dei temi della fantascienza anche presso il grande pubblico.
La trama
Il film racconta la storia di Marty McFly (Michael J. Fox), un tipico adolescente che sogna di diventare una rockstar. Durante un esperimento con lo scienziato Emmett “Doc” Brown (Christopher Lloyd) finito male, Marty si ritrova catapultato indietro nel tempo, nel 1955.
Giunta nel passato, la macchina del tempo subisce un guasto. Marty dovrà così trovare un modo per tornare “al futuro”, cercando di non stravolgere la linea del tempo e di salvare i suoi amici e familiari da possibili disastrose conseguenze. Al suo ritorno nel futuro, troverà ad attenderlo non poche sorprese.
Da vedere perché…
Il tema dei viaggi nel tempo è di certo uno dei più affascinanti e fecondi della fantascienza. Ritorno al futuro ha avuto il coraggio di affrontarlo, ormai più di trent’anni fa, in maniera semiseria, giocando comicamente coi paradossi e le incongruenze.
Fantastica la scena in cui Marty “inventa” il rock ‘n’ roll suonando Johnny B. Goode al ballo della scuola dei genitori.
8. Gravity (2013), di Alfonso Cuarón
L’ottava posizione tra i migliori film di fantascienza se la aggiudica Gravity, pellicola che fece incetta di Oscar nell’edizione del 2014 (tra gli altri, ricordiamo quelli per la regia, la fotografia e gli effetti speciali).
Si tratta di un survival-thriller fantascientifico ambientato interamente a bordo di alcune stazioni spaziali. La riproduzione dello spazio profondo e della vista del pianeta Terra risulta una delle più credibili mai realizzate, anche se molti fisici e astrofisici hanno criticato fortemente la credibilità di quanto accade ai protagonisti.
La trama
Gravity racconta il dramma esistenziale della dottoressa Ryan Stone (Sandra Bullock), un ingegnere biomedico.
Durante la sua prima missione spaziale, la giovane dottoressa è protagonista di un incidente che provoca la morte di tutti i membri dell’equipaggio, compreso l’astronauta Matt Kowalsky (George Clooney), che si sacrifica per permetterle di raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale, ormai disabitata.
In preda al panico per la carenza di ossigeno, emotivamente sconvolta per la morte di Kowalsky e abbandonata a se stessa nello spazio profondo, la dottoressa Stone dovrà fare i conti con se stessa e affrontare paura e rassegnazione.
Da vedere perché…
L’esperienza di sopravvivenza della dottoressa Stone è tra le più coinvolgenti mai vissute. Il film scorre senza un attimo di pausa fino al catartico finale in cui lo spettatore, insieme alla protagonista, può finalmente tornare a respirare.
La scena dell’incidente iniziale, un piano sequenza della durata di ben 17 minuti, basta da sola a rendere Gravity uno dei migliori film di fantascienza.
7. Fahrenheit 451 (1966), di François Truffaut
Ispirato all’omonimo romanzo di Ray Bradbury, in settima posizione tra i migliori film di fantascienza troviamo Fahrenheit 451, prima prova a colori di François Truffaut.
Il film rappresenta l’incontro dell’autore francese con il cinema di genere fantascientifico e con le dinamiche produttive su larga scala. La pellicola fu, infatti, distribuita dalla Universal, grande casa di produzione statunitense.
La trama
In Fahrenheit 451 Truffaut dipinge col suo stile caratteristico una società distopica dominata dal medium televisivo, in cui i libri sono banditi. A vigilare sul corretto utilizzo dei mezzi di comunicazione è, non a caso, il corpo dei vigili del fuoco, incaricato di bruciare e distruggere tutti i libri ancora esistenti.
Montag (Oskar Werner), il protagonista della storia, è un pompiere modello che pian piano comprende la follia del nuovo ordine sociale. Scoperta l’importanza della lettura e della letteratura per la formazione dell’individuo, cerca di combattere il sistema dall’interno, diventando un ricercato. Decide così di unirsi ai ribelli, i cosiddetti uomini-libro, persone sfuggite al regime, la cui missione è preservare le opere letterarie imparandone il contenuto a memoria per poi raccontarlo.
Da vedere perché…
La società futuristica immaginata in Fahrenheit 451 sembra spaventosamente simile a quella odierna, sottomessa allo strapotere della televisione e dei nuovi social media.
I geniali titoli di testa, affidati a una voce fuori campo invece che scritti, proiettano lo spettatore nel mondo straniante rappresentato nella pellicola.
6. Matrix (1999), di Lana e Lilly Wachowski
Matrix (The Matrix), primo film di una fortunata trilogia, è un altro piccolo capolavoro del cinema di fantascienza.
L’opera, uscita alla fine degli anni Novanta, ha fortemente influenzato la cultura di massa del nuovo millennio, affermandosi come icona dell’immaginario fantascientifico degli anni Duemila.
La trama
«Wake up, Neo… The Matrix has you…»
Con queste parole comincia l’avventura fantascientifica di Thomas Anderson (Keanu Reeves), giovane programmatore ed esperto hacker informatico conosciuto sul web col nome di Neo.
Messo in contatto col misterioso Morpheus (Laurence Fishburne) da un’hacker chiamata Trinity (Carrie-Anne Moss), Neo inizia a scoprire la realtà del mondo in cui vive. Alla fine del XXII secolo, la società è dominata da macchine intelligenti, che hanno relegato gli uomini a Zion, una sorta di villaggio che raccoglie ciò che resta dell’umanità “risvegliata” da Matrix.
Il mondo che Neo credeva vero è in realtà una rappresentazione simulativa neuro-indotta chiamata dagli hacker Matrix, prodotta dalle macchine per tenere sotto controllo gli uomini assoggettati al loro potere.
Neo si ritrova così a combattere con la squadra di Morpheus per distruggere Matrix e le macchine e riportare alla verità tutta l’umanità.
Da vedere perché…
Ispirandosi a numerose opere – in particolare al mito filosofico della caverna di Platone (contenuto ne La Repubblica) – Matrix cala i tòpoi della fantascienza distopica nella società informatica del presente.
Il film riesce a coniugare perfettamente il cinema fantascientifico con quello d’azione, dando vita a una serie di sequenze entrate di diritto nella storia. Tra tutte, va ricordato lo scontro tra Neo e l’agente Smith (Hugo Weaving) in metropolitana.
5. Se mi lasci ti cancello (2004), di Michel Gondry
Se mi lasci ti cancello (Eternal Sunshine of the Spotless Mind), in quinta posizione, è un film estraneo al canone dei migliori film di fantascienza.
Vincitore dell’Oscar nel 2005 per la migliore sceneggiatura originale, il film è un riuscitissimo sci-fi sentimentale che racconta in maniera inedita un’appassionante storia d’amore e disamore.
La trama
Con un abile incastro di fabula e intreccio, Se mi lasci ti cancello racconta la storia di Joel (Jim Carrey) e Clementine (Kate Winslet) e della loro tormentata relazione.
L’elemento fantascientifico è costituito dal processo di cancellazione selettiva della memoria offerto dalla Lacuna Inc., cui decidono di sottoporsi i due fidanzati dopo la fine della loro storia d’amore.
Da vedere perché…
Se mi lasci ti cancello riesce a raccontare una storia d’amore senza sentimentalismi. Il film è dolce e potente a un tempo perché la vicenda appare perfettamente verosimile e i personaggi sono molto ben caratterizzati.
L’idea fantascientifica alla base del film è molto originale, e in più necessaria e funzionale per lo svolgersi del racconto.
4. Melancholia (2011), di Lars von Trier
Sembrerà forse strano, ma Melancholia è, a tutti gli effetti, un film di fantascienza. E uno dei migliori mai realizzati, al quarto posto della nostra classifica.
Il film indaga il tema della depressione attraverso il racconto dell’inevitabile schianto dell’immaginario pianeta Melancholia contro la Terra.
La trama
Melancholia è un film diviso in due parti, che racconta il rapporto tra due sorelle, Justine (Kirsten Dunst) e Claire (Charlotte Gainsbourg), sullo sfondo di un’imminente catastrofe planetaria.
Nella prima parte, Justine, appena sposata, inizia a soffrire di depressione e trova conforto solo nella sorella Claire, che decide di ospitarla a casa. Qui si consuma il dramma dell’intera seconda parte, in cui Justine aiuterà Claire e suo figlio Leo ad affrontare l’apocalisse ormai prossima.
Da vedere perché…
Nonostante lo scandalo che lo coinvolse durante la presentazione del film al Festival di Cannes del 2011 per alcune dichiarazioni apparentemente filonaziste, Lars von Trier si conferma uno dei cineasti più ispirati della nostra epoca.
La surreale sequenza iniziale sulle note del Tristano e Isotta di Wagner e quella finale dello schianto tra i pianeti sono tra le più potenti e suggestive mai viste al cinema.
3. Alien (1979), di Ridley Scott
Al terzo gradino del podio dei migliori film di fantascienza c’è Alien, horror fantascientifico che ha dato avvio a un fruttuoso media franchise e creato uno dei più originali sottogeneri della fantascienza.
La trama
L’equipaggio dell’astronave Nostromo, di ritorno sulla Terra da una missione commerciale, intercetta un segnale proveniente da un pianeta sconosciuto. Qui troverà un’astronave di origine ignota con all’interno il gigantesco cadavere di un pilota alieno e centinaia di uova di origine sconosciuta.
Da una di esse salterà fuori un essere dall’aspetto simile a un ragno, primo stadio del ciclo vitale della sua specie, che si attaccherà al volto di un membro dell’equipaggio, Kane (John Hurt), mandandolo in coma. L’essere morirà dopo qualche ora, lasciando però all’interno dell’ignaro ospite un embrione che, una volta maturato, lo ucciderà sfondando la sua gabbia toracica in una grottesca e distorta imitazione del parto.
Gli altri membri della Nostromo si ritroveranno così a lottare per la propria sopravvivenza, braccati dalla bestia aliena che, nel frattempo, crescerà di dimensioni fino a raggiungere la propria forma adulta.
Nel finale al cardiopalma, il tenente Ellen Ripley (Sigourney Weaver), ultima superstite, si troverà a fronteggiare da sola il temibile alieno.
Da vedere perché…
Il design dell’alieno, noto come xenomorfo, è uno dei più famosi e iconici della storia del cinema fantascientifico. Privo di occhi, dotato di sangue acido e di una seconda bocca retrattile, con un corpo a metà tra l’organico e l’inorganico, lucido e completamente di colore nero, lo xenomorfo – spesso indicato dai fan semplicemente come alien – riesce a incarnare nelle sue caratteristiche e abitudini le maggiori fobie dell’essere umano.
Lo xenomorfo non è tuttavia il vero antagonista della pellicola. Tale ruolo, infatti, appartiene ad Ash (Ian Holm), membro dell’equipaggio rivelatosi poi un androide che, su indicazione della Compagnia proprietaria della Nostromo, farà di tutto per garantire la sopravvivenza dell’organismo alieno. Per gli imprenditori privi di scrupoli della Compagnia, infatti, la possibilità di acquisire una così formidabile arma biologica vale molto di più della vita dell’equipaggio definito sprezzantemente “sacrificabile“. In tale termine si evince tutta la forte vena di critica sociale di Alien: nonostante la presenza dello xenomorfo, infatti, il comportamento più inumano resta quello degli uomini verso i propri simili.
Spettacolare è anche l’atmosfera di oppressione, paura e smarrimento trasmessa dall’ispiratissima regia di Ridley Scott, che rende Alien uno degli horror più ansiogeni di sempre.
2. Blade Runner (1982), di Ridley Scott
Noir fantascientifico per eccellenza, Blade Runner non è soltanto il secondo tra i migliori film di fantascienza ma anche uno dei più grandi capolavori della storia del cinema.
Passato in sordina all’uscita, il film – in particolare nella sua edizione definitiva, The Final Cut – negli anni è diventato un cult imprescindibile per ogni cinefilo che si rispetti.
La trama
Nella Los Angeles distopica e retro-futuristica del 2019, Rick Deckard (Harrison Ford) è un Blade Runner, agente di un corpo speciale di polizia preposto al ritiro – ossia all’uccisione – dei replicanti, androidi antropomorfi destinati al lavoro nelle colonie extramondo.
Alcuni di essi fuggono dopo aver scoperto che la loro programmazione ha un termine e che sono perciò destinati a “morire“, per dirigersi dal loro “creatore”, il dottor Tyrell, e ottenere l’immortalità.
A Deckard viene affidato il “ritiro” di questi androidi ribelli. Durante le indagini, però, l’agente s’innamora di Rachael (Sean Young), la segretaria replicante di Tyrell, che cercherà di salvare dal destino di morte programmata.
Da vedere perché…
La messa in scena della Los Angeles distopica del futuro da parte di Ridley Scott è magistrale. Questo fattore, unito alla presenza di temi etici e filosofici, ha fatto di Blade Runner un punto di riferimento essenziale per l’immaginario fantascientifico degli anni a venire.
La sequenza iniziale, la colonna sonora minimalista di Vangelis, la scena onirica dell’unicorno e il monologo finale del replicante Roy Batty (Rutger Hauer) hanno reso questo film un capolavoro senza tempo.
1. 2001: Odissea nello spazio (1968), di Stanley Kubrick
Ebbene sì, in prima posizione tra i migliori film di fantascienza di tutti i tempi, non poteva che esserci l’immortale opera di Stanley Kubrick, 2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey).
Non è di certo una sorpresa, dato che 2001: Odissea nello spazio ha costituito un punto di non ritorno nella storia del cinema, non solo relativamente al genere fantascientifico.
La trama
2001: Odissea nello spazio segue l’evoluzione dell’uomo attraverso le epoche della sua esistenza, passato, presente e futuro: dalle origini della specie ominide alla conclusione del XX secolo, per giungere poi al nuovo millennio, dove prende corpo una missione spaziale diretta sul pianeta Giove al fine di indagare su presunte di tracce di vita extraterrestre.
A fare da collante, il celeberrimo e misterioso monolito nero (visibile anche nella scena qui sotto), che nella pellicola accompagna ogni passo del cammino di crescita dell’essere umano, fino al visionario epilogo in cui un gigantesco feto cosmico sembra segnalare l’inizio di una nuova era dell’umanità.
Da vedere perché…
Nessun film di fantascienza ha saputo rappresentare meglio temi fondamentali per il genere, come lo sviluppo intellettuale dell’uomo, il progresso della scienza e della tecnica, il rapporto tra uomo e intelligenza artificiale, né interrogarsi con altrettanta profondità sulla vera identità della natura umana, dall’alba della specie ai giorni futuri nello spazio infinito.
E poi, è pur sempre Kubrick.
Menzioni d’onore
Approfittiamo di questo spazio per le menzioni d’onore a molti film di fantascienza scartati a malincuore da questa classifica:
Arancia meccanica (A Clockwork Orange, 1971) di Stanley Kubrick; Arrival (2016) e Blade Runner 2049 (2017) di Denis Villeneuve; Interstellar (2014) e Inception (2010) di Christopher Nolan; Brazil (1985) di Terry Gilliam; Donnie Darko (2001) di Richard Kelly; Captain America: The Winter Soldier (2014) di Anthony e Joe Russo; Incontri ravvicinati del terzo tipo (Close Encounters of the Third Kind, 1977) di Steven Spielberg; I figli degli uomini (Children of Men, 2006) di Alfonso Cuarón.
Christian Maria Savastano
Bibliografia e sitografia
- R. Menarini, Cinema e fantascienza, Bologna, Archetipo Libri Editore, 2012
- La voce ‘Fantascienza’ sul sito Treccani: https://www.treccani.it/enciclopedia/fantascienza_(Enciclopedia-del-Cinema)
- Il nostro articolo sul romanzo Fahrenheit 451: https://www.lacooltura.com/2016/05/fahrenheit-451-non-solo-roghi-di-libri/
- Il nostro articolo su Blade Runner: https://www.lacooltura.com/2015/05/blade-runner-un-capolavoro-senza-eta/