Partner: una scelta complicata

Per chiunque, il fenomeno della riproduzione rappresenta un momento, se non forse IL momento, cruciale della propria esistenza: viene al mondo una nuova generazione e comincia un percorso di crescita e, in alcuni casi, allevamento, al termine del quale avverrà un vero e proprio passaggio di testimone generazionale.

Attraverso la riproduzione un organismo compie un investimento finalizzato al tramandare i propri geni, in modo che questi sopravvivano all’individuo stesso, permanendo alla sua stessa morte attraverso la generazione filiale, e diffondendo all’interno della popolazione quelle caratteristiche delle quali essi sono responsabili.

Il successo di un individuo è infatti misurabile attraverso la sua fitness, ovvero il successo riproduttivo, misurato dal numero di figli che a loro volta riescono a riprodursi.

Scelta del partner: una scelta importante

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I gameti – le cellule riproduttive

Tra le variabili considerate nell’atto riproduttivo una delle più importanti è senza alcun dubbio la scelta del partner: la generazione filiale possiederà un patrimonio genetico risultante dalla fusione dei gameti parentali, e quindi avrà caratteristiche ereditate da entrambi i genitori. Siccome la selezione naturale agisce sugli individui eliminando quelli inadatti all’ambiente, è necessario che la prole abbia un patrimonio genetico più valido possibile, e ciò risulta più probabile se entrambi i genitori sono individui geneticamente validi.

Poste queste premesse risulta evidente che anche la scelta del partner, come tanti comportamenti sociali, è strettamente vincolata al concetto di fitness ed al conseguimento del proprio successo riproduttivo.

La scelta del partner, proprio per la sua intrinseca importanza, chiama in causa tantissime variabili, legate all’ecologia ed al comportamento della specie ed avverrà a favore della biodiversità. Quest’ultimo parametro entra in gioco nel tentativo di azzerare o quanto meno rendere il meno probabile possibile la comparsa di anomalie genetiche: due individui diversi possiederanno probabilmente un corredo cromosomico diverso, e quindi ci sarà una più bassa possibilità che nella prole compaiano malformazioni e/o malattie.

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La biodiversità è un fattore fondamentale

Infatti se entrambi provenissero dalla stessa linea genetica, ed in questa ci fossero casi di malformazioni inespresse, sarebbe molto più probabile riscontrare queste nella generazione filiale. Per questa ragione l’incesto è infatti un tabù nella società umana.

Partner mating system

Il sistema di accoppiamento di una specie, il mating system, è legato a diversi fattori, diversi in ogni specie. I partner rappresentano una risorsa nella delicata economia naturale, e come per ogni risorsa, gli animali sono in competizione.

Le differenze tra un gruppo e l’altro nell’approccio esistono nella interazione tra i limiti ecologici ed il processo di competizione che esiste per conquistarsi i favori del sesso choosy (quello che sceglie, spesso quello femminile).

La lotta per il partner è tanto più serrata se la risorsa è alquanto limitata, ovvero quando la quantità della risorsa stessa è scarsa rispetto al numero di competitori. Questa competizione è assimilabile alla ricerca di femmine in estro riproduttivo da parte dei maschi.

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La competizione sessuale avviene anche attraverso l’uso di segnali costosi

Come spiegano Emlen ed Oring, l’intensità dello scontro è dato dal rapporto di maschi adulti su femmine adulte. Questo numero è definito operational sex ratio, e risulta utilissimo per lo studio statistico delle popolazioni, poiché indicativo del comportamento sessuale della specie in questione.

Emlen ed Oring affermano che è possibile fare specifiche predizione sul sistema di accoppiamento conoscendo l’ecologia delle femmine di una specie. Ad esempio, essi affermano che la poliginia, un sistema in cui un maschio si riproduce con più femmine, è portato ad evolversi solitamente quando le femmine sono ammucchiate in uno spazio ristretto (clumped dispersion) e quando i piccoli non dipendono dalle cure parentali paterne. Inoltre esiste solitamente una marcata differenza di dimensione, a favore del maschio, tra i due sessi.

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Tricheco

Ovviamente in questo caso la competizione è molto alta: più maschi si scontrano per riuscire a conquistare una risorsa tanto abbondante. Il vantaggio risulta evidente nel fatto che le femmine si accoppieranno con il maschio geneticamente migliore, mentre il maschio si accoppierà con tante femmine, quante ne ha a disposizione. 

Questo tipo di modello ecologico, che prevede la scelta del partner ed il mating system vincolati all’ecologie delle femmine di una specie, è noto con il il nome di “principio di Emlen e Oring“.

Lorenzo Di Meglio

Bibliografia

Jared Diamond – Il terzo scimpanzé: ascesa e caduta del primate homo sapiens – Bollati Beringhieri

Jared Diamond – Perché il sesso è divertente? Per capire come siamo fatti – BUR alta fedeltà

Sitografia

https://books.google.it/books?id=bD4FV4uHtlsC&pg=PA37&lpg=PA37&dq=principio+emlen+oring&source=bl&ots=pLBHBFRzzF&sig=ZojESCoGBfuSNRxnsfKjIKqj9ug&hl=it&sa=X&ei=5uX-VPacB43haszhgfgP&ved=0CCsQ6AEwAQ#v=onepage&q&f=false