Se vi state chiedendo cosa vedere a Madrid, detta anche la città della Movida, siete nel posto giusto! Madrid, è una città che è stata anche protagonista dei poemi di Pablo Neruda. Li il giorno e la notte si sostituiscono; si vive prevalentemente di sera. I madrileni amano fare le ore piccole, bivaccare in giro, bere e mangiare insieme fino all’alba.
Al termine della giornata lavorativa si danno appuntamento da qualche parte. Alcuni dopo aver bighellonato tutta la notte, al termine della movida fanno colazione e se ne tornano direttamente in ufficio. Ma oltre al divertimento, la città offre un vastissimo repertorio artistico e culturale. Con la nostra guida vi illustreremo tutti i luoghi imperdibili da visitare, e anche i piatti tipici da non perdere durante la vostra permanenza nella capitale.
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Cosa vedere a Madrid, partiamo dal Museo del Prado
Il Prado è uno dei musei più importanti del mondo, e vale la pena visitarlo dedicandogli tutto il tempo necessario. Da Caravaggio a Goya, da Raffaello a Velasquez, il Prado raccoglie la storia dell’arte europea degli ultimi cinque secoli in una collezione unica di grandi opere. Per poterlo visitare in tutta tranquillità e con calma, è meglio andare al Prado nei giorni feriali, perchè troverete molta meno gente.
Se avete con voi molte borse, zaini e altro, rischiate di attendere un bel po’ prima di poter entrare. Come risaputo gli armadietti per il deposito degli oggetti non sono moltissimi. Il Prado ha anche un efficiente ambulatorio nell’edificio de los Jerónimos, una garanzia per chi rischia la “Sindrome di Stendhal” durante la visita.
Cosa vedere a Madrid: il Museo Reina Sofia di Madrid
Il Reina Sofia è un museo di Madrid che contiene tutte le opere d’arte che vanno dal novecento ai giorni nostri. La struttura che lo ospita, nacque come ospedale e venne così adoperata fino al 1986, anno in cui fu aperto il Centro d’Arte Reina Sofia. Nel museo, di rilevante importanza sono le opere di artisti spagnoli come Dalì, Mirò e Picasso.
Il consiglio che vi diamo è di fare un giro per il museo, che di opere bellissime ne ha davvero tante, e ripassare davanti alla Guernica verso l’ora di chiusura, senza dover scavalcare la folla che solitamente si crea per ammirarlo. In questo modo potrete veramente gustarvi il capolavoro del Maestro in tutta tranquillità, godendovi ogni singolo dettaglio.
Cosa vedere a Madrid: Il Museo Thyssen-Bornemisza
I quadri del Museo appartengono alla bellissima collezione privata del magnate tedesco dell’acciaio, Thyssen-Bornemisza, divenne ricchissimo durante la seconda guerra mondiale. Il Barone rimise insieme l’immensa collezione del padre Heinrich ereditate poi dai suoi familiari dopo la sua morte.
In seguito riacquistò le opere dai suoi parenti, opere che illustravano correnti come l’impressionismo tedesco, sino ad arrivare ai dipinti degli avanguardisti russi. Alla fine ricostruì quasi interamente l’intera collezione, incrementandola con le prime opere astratte. Dal 1992 il museo Thyssen-Bornemisza diventa la grande tela su cui sono affisse queste splendide opere, pronte a deliziare gli occhi dei turisti.
Cosa Vedere a Madrid: Il Palazzo Reale
Il Palazzo Reale di Madrid risale al 1764 e sorge sulle rovine dell’antica residenza della famiglia reale. La facciata del maestoso edificio si ispira a quella del palazzo del Louvre di Parigi, ed è simbolo del tardo barocco italiano. Il complesso monumentale si estende su una superficie di 135.000 mq, e vanta più di 3000 stanze. Al suo interno sono custodite alcune collezioni dal valore inestimabile. Come ad esempio gli strumenti a corda firmati da Antonio Stradivari conservati nella Capilla Real.
Sono conservati gli antichi vasi di ceramica, e gli armadi utilizzati per conservare le piante medicinali della Real Farmacia. All’interno del palazzo vi è anche una Real Armería, in cui è custodita la collezione di armi e armature. Si tratta di oggetti che sono appartenuti ai re e alla famiglia reale a partire dal XIII secolo. Tuttavia. La residenza privata dei sovrani di Spagna è il Palazzo della Zarzuela sito nei pressi di Monte de El Prado. Il Palazzo Reale resta invece la sede delle manifestazioni ufficiali e delle cerimonie di Stato.
La Cattedrale dell’Almudena
A due passi dal Palazzo Reale, troviamo la Cattedrale dell’Almudena. . Esso porta il segno di ben 5 secoli di scontri. Nel 1624, il re Filippo IV e sua moglie Isabella di Borbone presero una decisione. Stabilirono che la cattedrale di Madrid sarebbe sorta nello stesso luogo in cui era situata la Chiesa di Santa Maria dell’Almudena. Il gesto era in onore alla Madonna e al bambino che portava in grembo.
Per realizzare il progetti ci vollero oltre 200 anni, segnati da rivolte politiche e problemi economici. Dopo aver risolto queste incombenze, la prima pietra della Cattedrale dell’Almudena è stata posta nel 1883. Tuttavia prima di aprire le porte ai suoi fedeli ci è voluto un altro secolo; Una volta aperta viene consacrata da Papa Giovanni Paolo II.
L’aspetto della Cattedrale è un mix di stili diversi. Dal neoromanico della cripta al neogotico dell’interno. Passando per il neoclassico dell’esterno e il barocco dell’esterno della cupola, a cui si contrappone il gotico della parte interna. Al suo interno è custodita la statua della Madonna dell’Almudena. Inoltre vi è una rappresentazione della Via Crucis in 14 immagini realizzate in stile neogotico fiammeggiante.
Cosa vedere a Madrid: Plaza Mayor e Puerta del Sol
Fino al 1580 Plaza Mayor è stata la piazza del mercato cittadino, teatro di esecuzioni capitali, feste popolari, corride ed è anche stata colpita da 3 grandi incendi. Anche in questo caso, l’aspetto attuale di questa elegante piazza è il risultato dell’opera di ristrutturazione dell’antica Plaza del Arrabal voluta da Filippo II d’Asburgo quando arrivò a Madrid. La ristrutturazione venne affidata prima a Juan de Herrera, poi l’ incarico passò all’architetto Juan Gòmez de Mora.
Egli proseguì la ricostruzione della piazza, donandole il suo caratteristico porticato animato da bar e botteghe, mentre al centro domina la statua di Filippo III a cavallo. Plaza Mayor ha 9 porte di accesso la più famosa è l’Arco de Cuchilleros che conduce alla strada che porta lo stesso nome preso dalla corporazione dei coltellinai che insediarono qui le loro botteghe. La struttura principale della piazza è la Casa de la Panaderia, un bellissimo edificio circondato da due torri decorate con degli affreschi che rappresento alcuni simboli dello zodiaco.
Cosa vedere a Madrid, Puerta del Sol
Plaza de la Puerta del Sol è la piazza del capodanno madrileno. In cima alla Real Casa de Correo, l’edificio più antico della piazza è sito un grande orologio, che ha il compito di scandire le famose “campanadas”, ovvero i 12 rintocchi che segnano gli ultimi secondi dell’anno che finisce e l’inizio di quello nuovo. La fine dell’anno va celebrata tradizionalmente con il rito dei 12 chicchi d’uva da mangiare al ritmo di ogni campanada.
Secondo la tradizione, chi riesce a finirli in tempo avrà un anno ricco di fortuna e prosperità. Plaza de la Puerta del Sol è anche ricca di simboli della capitale, come la statua del celebre orso che addenta una pianta di corbezzolo (madroño); e anche il luogo chamato “chilometro zero”, perché a partire da questo punto si calcolano le distanze in chilometri in tutto il paese.
Cosa vedere a Madrid: Parco del Buen Retiro
Costruito nel 1640, il Parco del Buen Retiro aprì al pubblico solo dopo la rivoluzione del 1868, quando i giardini divennero di proprietà municipale. Di seguito sorsero, il “Teatro del Buen Retiro”, che frequentano gli attori più in voga del “secolo d’oro” spagnolo. Per le feste organizzate dai nobili c’era la splendida sala da ballo “Cason del Buen Retiro”. Per gli eventi più rupestri e all’aperto, invece, c’erano due grandi gabbie situate nei giardini; esse accoglievano diverse specie di animali che davano vita a spettacoli tipo circensi.
Col passare degli anni, il Parco del Buen Retiro ha subito diverse trasformazioni e lentamente ha iniziato ad accogliere anche i cittadini comuni. Con il permesso del re Carlo III i madrileni potevano passeggiare per il parco purchè vestissero in abiti eleganti, e mantenessero un comportamento decoroso.
Il simbolo del Parco è il Palazzo di Cristallo. Esso fu costruito nel 1887 per ospitare una enorme collezione di specie botaniche provenienti dalle Filippine. Per l’occasione fu allestito anche un villaggio indigeno; Si tratta di una minuziosa riproduzione per rendere ancora più realistica la scoperta delle piante e degli animali del mondo esotico. Vale la pena farci un giro!
Cosa mangiare a Madrid, Bocadillos de calamares
Dopo aver girato in lungo e in largo la città, dicuramente avrete molta fame, con la nostyra guida vi consigliamo tutti i piatti tipici a parte la già rinomata paella sopagnola che dovreste assolutamente provare. La cucina madrilena è un miscuglio di piatti popolari e aristocratici,. Un piatto tipico il cocido madrileño di cui vi parleremo dopo (patate, verdure, carne, lardo di maiale e ceci) e la famosissima tortilla (patate, uova, olio e sale). Anticamente erano piatti preparati anche per le aristocrazie.
A Madrid la prima cosa che viene in mente quando si dice tapas sono senza dubbio i bocadillos de calamares. Ubiquitari nei bar della capitale, questi panini con calamari fritti vanno fortissimo, specialmente se conditi alla ignorante con generose dosi di ketchup e maionese. Il non plus ultra se accompagnati da una caña (birra) ghiacciata o da un chato (bicchiere di vino) fresco.
Cocido madrileño e Tortilla de patatas
Quando si parla di piatti tradizionali di Madrid, è impossibile non citare il cocido madrileño e la tortilla de patatas. Il primo è senza dubbio uno dei piatti rappresentativi della cucina locale. Si tratta di uno stufato di carne e verdure che si prepara ogni giovedì durante i mesi invernali e si serve in tre portate. La prima consiste in una zuppa preparata con il brodo di cottura e viene accompagnata da riso o pasta.
La seconda è praticamente un contorno e si servono ceci e verdure e per ultima viene servita la carne. La tortilla de patatas, invece è una frittata molto semplice, ma gustosissima. Ne esistono tanti tipi: puoi trovarla semplice, ovvero preparata solo con uova e patate, oppure c’è quella alle cipolle, ai peperoni o persino al tonno. C’è l’imbarazzzo della scelta!
Cosa Mangiare a Madrid, i dolci tradizionali
Gli ingredienti di quasi tutti i dolci madrileni sono uova, farina, zucchero e mandorle. Alcuni dolci tipici che potete assaggiare sono le huesos de santo (patate, mandorle e crema), Le rosquillas de San Isidro (ciambelle con bianco d’uovo), churros, dolci di pastella fritta simile a quella dei waffle fritti e ricoperti di zucchero, Madrid si mangiano accompagnati dalla cioccolata calda o da bere tra un morso e l’altro, o da usare come crema nella quale intingerli.
Se poi tra un giro e l’altro gradireste anche un bel caffè vi consigliamo di chiederlo rigorosamente “espresso” per non trovarvi di fronte ad una ciofeca detto in gergo. Spesso gli altri caffè sono brodaglie nero dal sapore discutibile. Per chi ama il salato più del dolce invece, può provare delle tapas. Di solito si mangiano come antipasto o vicino ad una birra tipo aperitivo, ma nulla vieta di chiederle anche fine pasto volendo. Due tra le più comuni sono le patatas bravas servite con salsa piccante e i huevos rotos con patate fritte e prosciutto.
Ilaria Cipolletta