La basilica del Sacro Cuore è un luogo simbolo di Parigi per diverse ragioni, tanto politiche quanto estetiche. Questa maestosa chiesa è infatti un emblema di cambiamento e di redenzione ma è anche uno splendido monumento che dalla sua posizione privilegiata veglia letteralmente sulla città a lei sottostante. Scopriamone insieme la sua storia e le sue caratteristiche principali.
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Montmartre
La butte di Parigi, la collina di Montmartre, con i suoi 129 metri sopra il livello del mare è il luogo più alto della metropoli ed è proprio sulla sua sommità che la basilica del Sacré-Coeur è stata costruita.
Oltre ad essere attualmente conosciuta come una zona iconica in cui vivevano e si confrontavano centinaia di artisti -soprattutto durante il periodo della belle époque-, la collina nel corso della storia è sempre stata un importante luogo di culto religioso. Apparentemente qui al paganesimo celtico subentrò la religione gallo-romana, a partire dal I secolo a. C., con i suoi templi dedicati a Mercurio e a Marte e solo in seguito attecchì il cristianesimo che perdura fino ai nostri giorni.
È interessante notare anche la toponomastica di Montmartre, che può tanto rimandare all’epoca gallo-romana (Monte di Marte) quanto a quella cristiana, con un esplicito riferimento ai martiri S. Denis, Rustique e Èleuthère (Monte dei Martiri). La questione resta tutt’oggi aperta ma la matrice religiosa è in ogni caso evidente.
Non è quindi una coincidenza che la basilica del Sacro Cuore di Parigi sia stata costruita proprio qui, in un quartiere dalla cui stradine è possibile cogliere magnifici scorci di questa incantevole chiesa, come accade quando si imbocca la caratteristica rue de l’Albreuvoir. In più la collina è ben conosciuta per il suo passato agricolo e per i tanti mulini che nei secoli scorsi costellavano il luogo. Alcuni ad oggi sono stati rimodernati e convertiti in locali, come il famoso moulin de la Galette grazie al quale la basilica è stata soprannominata dai parigini di fine Ottocento «Notre Dame de la Galette».
Storia del Sacro Cuore
Ma, tornando a noi, anche la storia della costruzione del Sacré-Coeur è meritevole di attenzione e di approfondimento perché ricca di curiosità interessanti. Senza dubbio bisogna partire dall’inizio e quindi dal nocciolo della questione: perché è stata costruita la basilica del Sacro Cuore di Parigi?
Si potrebbe pensare che la ragione risieda in necessità pratiche o logistiche e che quindi ad esempio servisse una nuova chiesa per accogliere i fedeli; oppure un’altra ipotesi è quella delle finalità propagandistiche, tanto care agli organi di potere, in un momento in cui magari l’arcidiocesi aveva bisogno di un nuovo grande progetto per mostrare il suo lustro. Nessuna di queste è però la risposta alla nostra domanda.
La basilica fu costruita alla fine del XIX secolo come conseguenza di un voto, e quindi di una promessa a Dio, per espiare i peccati commessi dal popolo. Per ergere un monumento tanto imponente evidentemente questi peccati dovevano esser stati davvero gravi, ma vediamo nello specifico cosa fosse successo.
Nel 1870 la Francia è in guerra con la Prussia di Bismarck ma, dopo l’imprigionamento dell’imperatore Napoleone III nella battaglia di Sedan, la disfatta sembra ormai prossima ed infatti i francesi si vedranno costretti a siglare un accordo di pace.
È in questa atmosfera che, il giorno della dichiarazione della Terza Repubblica, Félix Fournier (dignitario della chiesa cattolica e politico parigino) attribuisce la sconfitta della Francia nella guerra franco-prussiana ad una punizione divina. La punizione, secondo Fournier, era stata causata da un secolo di decadenza morale, a partire dalla grande rivoluzione del 1789.
Sulla base di questa dichiarazione, il filantropo Alexandre Legentil pronuncia un voto che ispira e promuove la costruzione della grande basilica del Sacro Cuore di Parigi, in quanto simbolo di pentimento e di richiesta di misericordia da parte del popolo francese a Dio. Il voto, quindi, da atto individuale si trasforma in manifestazione collettiva.
Di conseguenza, nel 1872 viene inoltrata una richiesta all’Assemblea nazionale affinché la costruzione della basilica venisse riconosciuta come un’opera d’utilità pubblica. Solo in tal modo, infatti, sarebbe stato possibile ottenere i terreni necessari.
Grazie ad una votazione l’arcivescovo di Parigi ebbe quindi l’autorizzazione ad acquisire, anche per espropriazione, dei terreni di Montmartre, luogo prescelto per la costruzione della chiesa. Oltre alle motivazioni religiose legate a questa zona, di cui si è già parlato in precedenza, la collina era particolarmente adatta all’edificazione della basilica grazie alla sua posizione sopraelevata: in tal modo il Sacré-Coeur sarebbe diventato l’edificio più alto e più visibile della capitale, manifestando la vocazione ostentatrice del progetto.
Alle volte ancora oggi la costruzione della basilica si associa erroneamente agli eventi della Comune di Parigi secondo l’assunto che il Sacro Cuore fosse stato eretto per «espiare i crimini dei comunardi»[1]. Vero è che i parigini furono molto insoddisfatti dell’esito delle trattative di pace e che per questo si organizzarono autonomamente nel governo della seconda Comune di Parigi, in più uno dei primi atti di rivolta avvenne proprio sulla collina dove oggi sorge il Sacré-Coeur ma il voto di Legentil -quello che, ricordiamo, ha ispirato la costruzione della chiesa-è anteriore alle insurrezioni e quindi il collegamento non sussiste. Il monumento è nato invece per espiare la sconfitta di Sedan e la confisca degli stati pontifici e per riparare agli eccessi imperiali.[2]
C’è comunque da dire che in ogni caso la costruzione della chiesa non fu ben accolta dai cittadini di Parigi perché fu interpretata esclusivamente come un’opera reazionaria e conservatrice rispetto alle ribellioni del popolo. Anche artisti come Steinlen e Zola non la videro di buon occhio, attribuendogli un intento oscurantista.
Il dissenso fu mostrato apertamente con un atto non poco scenico: nel 1908, con una grande cerimonia seguita da migliaia di persone, fu inaugurata proprio di fronte alla basilica la statua di un nobile francese finito al rogo per blasfemia un secolo prima: le Chevalier de la Barre.
Costruzione e architettura della basilica del Sacro Cuore di Parigi
Stabilite le ragioni ed il luogo, non mancava altro che un architetto che progettasse e costruisse la chiesa. A seguito di un concorso indetto nel 1873, Paul Abadie vinse la commissione ed il 16 giugno 1875 fu posata la prima pietra. Sfortunatamente però gli imprevisti non mancarono e, complice anche lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, i lavori durarono fino al 1914 mentre l’inaugurazione ufficiale ebbe luogo solo il 16 ottobre 1919.
L’architetto Abadie -poi sostituito in corso d’opera a causa della morte prematura- aveva scelto per la basilica del Sacro Cuore di Parigi uno stile eclettico senza una caratteristica predominante, rifacendosi soprattutto all’architettura romana e a quella bizantina. In particolare, si è ispirato alla cattedrale di Saint-Font di Périguex, alla basilica di Santa Sofia di Costantinopoli e quella di San Marco a Venezia.
Per questa ragione il Sacré-Coeur non è stato costruito secondo il piano basilicale tradizionale: la pianta è a croce greca con una grande cupola centrale ed altre cinque cupole minori, una fra ogni lato della croce ed una dietro l’abside.
Gli interni sono stati lasciati appositamente piuttosto spogli, a pietra viva, per mettere in risalto sia le colorate vetrate (distrutte durante la Seconda Guerra mondiale e rimpiazzate in seguito) sia l’imponente mosaico situato nella conca absidale: è questo il più grande mosaico di Francia, rappresentante il Sacro Cuore di Gesù.
La basilica del Sacré-Coeur ritiene anche un altro record: nel campanile della chiesa c’è la Savoiarde, la più grande campana francese che misura 3 metri di diametro e pesa ben 19 tonnellate. Il nome della campana non è assolutamente causale perché è un esplicito riferimento dell’annessione della Savoia del 1895.
Ma la chicca assoluta di questa basilica è senza alcun dubbio la pietra utilizzata per la sua costruzione: si tratta di un travertino (roccia bianca di grana estremamente fine) autopulente e di grande durata. Questo calcare a contatto con l’acqua piovana reagisce e si sbianca completamente. Il candore che la fa risplendere dopo la pioggia è dato esattamente da questo! Come per la basilica, anche per la costruzione dell’arco di Trionfo è stata utilizzata questa magica pietra.
Altre curiosità e come raggiungere la basilica del Sacro Cuore di Parigi
Seconda solo alla cattedrale di Notre-Dame, la basilica è il monumento religioso più visitato di Parigi, con quasi undici milioni di pellegrini e di turisti ogni anno ed è ad oggi il terzo luogo più alto della città dopo la Tour Eiffel e il grattacielo di Montparnasse.
Il Sacré-Coeur è anche un tempio di adorazione perpetua: qui, un gruppo organizzato di fedeli, prega di fronte l’altare maggiore giorno e notte, dandosi il cambio in specifici orari.
È molto probabile che chi si trovi nella capitale francese passi per Montmarte, che sia per perdersi tra le sue stradine gremite di ritrattisti e di turisti o per godersi un vivace spettacolo di artisti di strada che solitamente hanno luogo ai piedi della scalinata che conduce alla basilica. Il Sacré-Coeur, una volta nel quartiere, sarà una calamita per gli occhi e non potrete non visitarlo.
L’ingresso alla basilica è gratuito, se invece vorrete visitare anche la cripta e la cupola sarà necessario pagare un biglietto: €8 per l’ingresso combinato, €6 per la sola cupola e €3 per la cripta. Per i bambini ed i ragazzi dai 4 ai 16 anni i prezzi sono rispettivamente di €5, 4 e 2, mentre l’ingresso è gratuito per i bambini fino a 4 anni d’età.
Il Sacro Cuore è aperto tutti i giorni dalle 6 alle 22:30, il momento migliore della giornata per recarvisi è sicuramente la mattina, quando i turisti non affollano ancora il luogo. Se opterete per la visita completa questa vi impiegherà circa un’ora, altrimenti, se deciderete di non includere la cupola e la cripta, il giro della chiesa richiederà molto meno.
Arrivarvi sarà semplice perché data l’importanza del luogo i collegamenti sono innumerevoli: se deciderete di spostarvi in metro le fermate più convenienti sono Anvers (linea 2), oppure, prendendo la linea 12, Abbesses, Joffrin e Pigalle (quest’ultima incrocia anche la linea 2). Se invece preferite il bus i numeri 30, 31, 54, 80 e 85 fermano tutti ad Anvers e quindi vi porteranno in prossimità della chiesa. Qualunque sia l’opzione scelta sarà comunque necessaria una passeggiata di circa 8 minuti fino ad arrivare ai piedi della scalinata del Sacro Cuore, dove potete scegliere di prendere la pittoresca funicolare o di salire a piedi i 237 gradini.
La basilica del Sacro Cuore è un vero e proprio gioiellino di Parigi che vi regalerà uno spettacolo straordinario, soprattutto dopo un po’ di pioggia, quando risplenderà in tutto il suo candore.
Daniela Diodato
[1] https://www.assemblee-nationale.fr/13/rap-info/i1262.asp
[2] https://www.lepoint.fr/culture/le-sacre-coeur-bientot-inscrit-comme-monument-historique-14-10-2020-2396269_3.php