In questo articolo analizzeremo Marc Chagall, un importante artista russo naturalizzato francese, che visse i drammi della guerra. La biografia di Marc Chagall è interessante: destinato ad una vita lunga, ma tormentata da guerre e antisemitismo, che l’hanno costretto a partenze continue, ma anche alla sperimentazione di stili diversi tra loro.
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Marc Chagall: i primi anni e l’arrivo in Europa
Chagall nasce in una famiglia ebraica il 7 luglio 1887 a Lëzna, un villaggio appartenente, ai tempi, all’Impero russo. La vita degli ebrei nello shtetl (ghetto) non era semplice: l’odio antisemita e le restrizioni dello zar erano sempre alle porte, condizionando le opere dell’artista.
Nel 1907 si trasferisce a San Pietroburgo per intraprendere la sua carriera di artista, ma i problemi non mancavano essendo ebreo: fu arrestato perché si trovava fuori dal ghetto ebraico fuori l’orario consentito e, per di più, gli ebrei potevano girare per la città solo con un permesso “speciale”. È solo nel 1910 e con il suo arrivo a Parigi che Marc conosce e tocca con mano l’arte europea, specialmente quella francese; è solo qui che Chagall potrà crescere artisticamente, ma anche dare alla Francia una nuova visione dell’arte, meno realistica e, quindi, più elevata, soprannaturale, “infantile”.
Chagall e gli anni della guerra
Gli anni della Prima Guerra Mondiale e della Rivoluzione russa, però, portano a delle conseguenze per lo stesso artista, costretto a restare a San Pietroburgo. Nel 1915, però, sposa la sua amata Bella Rosenfeld e nel 1916 avranno la loro prima figlia: Ida.
Questi furono anni complicati, in cui l’artista vide man mano la forza suprematista prendere il potere in seguito alla guerra; solo nel 1923 Chagall riuscirà a lasciare la Russia e a ritornare a Parigi, ma in seguito all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, sarà costretto a lasciarla nuovamente, trasferendosi prima in Spagna e poi negli Stati Uniti. Nel 1944, la sua amata Bella muore a causa di un’infezione mal curata; da quel momento, l’animo di Chagall diventa cupo e le sue opere non saranno più le stesse.
Gli ultimi anni e la morte
Nel 1945, Marc Chagall conosce Virginia Haggard McNeil, dalla quale avrà un figlio. Questi sono anni particolari per Chagall, che riesce ad avvicinarsi all’arte del teatro, ricevendo commissioni che gli daranno fama anche negli Stati Uniti. Nel 1948, ritorna nella sua amata Francia e qui si riaccende la sua voglia di dipingere e anche di scolpire: utilizza colori brillanti, accesi, dedicati alla vita e all’amore. Nel 1952, Chagall sposa Valentina Brodsky, che diventerà la sua nuova musa ispiratrice. L’artista, in questi anni, si dedica principalmente a vetrate colorate nelle cattedrali europee, ma anche in Israele, un luogo importante a causa delle sue origini. Il 28 marzo 1985, all’età di 97 anni, Marc Chagall muore a Saint-Paul-de-Vence.
Marc Chagall e la sua arte
L’arte di Marc Chagall fu innovativa per la Russia del tempo; lui era molto vicino alle avanguardie del periodo, presenti soprattutto in Francia. La sua vicinanza alla Scuola di Parigi riuscì a renderlo celebre nell’ambiente artistico: utilizzava colori accesi, brillanti, capaci di trasmettere all’osservatore qualcosa che andasse oltre alla vita. Le sue figure semplici, quasi infantili, lo rendono un neo-primitivista: i colori sulla tela sbordano dalle figure, non sono precisi. Per l’artista, era importante rappresentare un mondo diverso, le sue opere dovevano regalare emozioni.
Le opere: Marc Chagall e il suo amore per Bella Rosenfeld
Nel 1909, Marc conosce Bella e tra di loro è subito amore; i due si sposano nel 1915 e l’anno dopo nasce la figlia Ida. Si può conoscere la vita di un artista dai suoi quadri e sicuramente i suoi anni più belli sono stati quelli accanto alla sua amata, musa ispiratrice anche dopo la sua prematura morte.
Nei suoi quadri più celebrati Bella è sempre presente. L’artista rappresenta un amore romantico, quotidiano, vero. Tra le sue opere ricordiamo “Gli amanti blu” del 1914, dove è raffigurata Bella che regala un bacio sulla guancia al suo amato, dove il blu della tela rappresenta la notte che abbraccia gli amanti.
“Il compleanno” e “La Passeggiata” (1915-1918)
Tra le altre opere dedicate all’amata si ricordano “Il compleanno” e “La Passeggiata”, realizzati tra il 1915 e il 1918. Qui Chagall vuole rappresentare un amore quotidiano, fatto di piccoli dettagli, che rendono felice ogni coppia. Ne “La Passeggiata”, l’artista ha un grande sorriso, mentre Bella gli tiene la mano mentre volteggia nell’aria. Queste figure sono, quindi, diverse: fluttuano nell’aria come angeli, sono meno nitide, rappresentando un amore che va oltre la carnalità terrena.
Sopra Vitebsk (1914)
Un’opera significativa e toccante è “Sopra Vitebsk”, che rappresenta un ebreo che scappa dalla Russia governata dallo zar. L’odio antisemita, in quel periodo, era già forte e presente e costringeva uomini, donne e bambini a scappare dal paese per rifugiarsi altrove; in quest’opera, quest’uomo ebreo fugge fluttuando nell’aria.
La guerra (1943)
Bisogna ricordare che Chagall visse gli orrori dei Conflitti Mondiali e nell’opera “La Guerra”, l’artista descrive la situazione sanguinosa e disastrosa del periodo. Chagall rappresenta la sua città natale, Vitebsk, sommersa da fiamme gialle che coprono il blu della notte. Il colore rosso è molto presente nella tela, tanto da coprire il blu che Chagall rappresentava sulla tela negli anni precedenti. In primo piano c’è un cavallo imbizzarrito, mentre al suo fianco è presente un signore morto, circondato da molto sangue. In fondo, c’è una donna dai capelli rossi con suo figlio, nell’intento di scappare dalla morte certa causata dalla guerra.
Anna Lisa Accurso
Fonti:
- https://it.wikipedia.org/wiki/Marc_Chagall
- https://libreriamo.it/arte/i-cinque-quadri-piu-celebri-marc-chagall/
Fonti media https://snl.no/Marc_Chagall , https://www.flickr.com/photos/vincenzodegeronimo/15390313513 , https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Bella_chagall.jpg