Se desideri conoscere le basi della lingua araba questo è l’articolo che fa per te! partiamo dalle basi per iniziare a capire come leggere e scrivere in arabo. L’alfabeto arabo si compone solo di consonanti, poiché la lingua araba fa parte della famiglia linguistica delle lingue semitiche e come tale adotta l’utilizzo di un alfabeto consonantico, mentre per quanto riguarda le vocali ed altri elementi fonetici si ricorre all’utilizzo di segni grafici speciali, che vanno posti al di sopra o al di sotto delle lettere.
Indice dell'articolo
Le Consonanti dell’alfabeto arabo
L’alfabeto arabo è costituito da 28 lettere di cui: 25 consonanti in senso proprio, 2 semiconsonanti (wāw و e yā ي) e la lettera alif (أ) che svolge diverse funzioni di carattere fonologico.
Tutte le lettere si leggono e si scrivono da destra verso sinistra e ogni lettera si lega sia alla lettera precedente sia a quella seguente (con l’eccezione di 6 lettere che legano solamente a destra e non a sinistra).
Queste lettere, leggendole da destra verso sinistra, sono rispettivamente: alif, dāl, ḏāl, rā, zāy e wāw.
Una particolare caratteristica è che non vi è alcuna distinzione tra lettere maiuscole e minuscole, n’è tra corsivo e stampatello, però ogni lettera si scrive in 4 modi differenti in base alla posizione che assume all’interno della parola. Per questo motivo è necessario distinguere tra le seguenti forme:
- isolata
- iniziale
- mediana
- finale
Primo gruppo di consonanti dell’alfabeto arabo con spiegazione
Nome della lettera | Pronuncia | Lettera |
ba | b | ب |
ta | t | ت |
tha | th (come in inglese) | ث |
nun | n | ن |
In questo primo gruppo le lettere si somigliano molto tra di loro, cambia solo la posizione e la quantità di puntini presenti in ognuna e la loro posizione è la seguente: le prime 3 si scrivono sempre sul rigo, mentre l’ultima la (nun) se iniziale e mediana si scrive altrettanto sul rigo, mentre se finale o isolata va leggermente al di sotto.
Secondo gruppo di consonanti dell’alfabeto arabo (non legano mai a sinistra)
Nome della lettera | Pronuncia | Lettera |
alif | a | ا |
dal | da | د |
dal | dh | ذ |
ra | r | ر |
zay | z | ز |
waw | w | و |
Le lettere di questo schema sono le 6 lettere speciali che non si legano mai a sinistra con la consonante che segue ma solo con la consonante a destra che le precede. Tra queste lettere l’unica che va scritta al di sotto del rigo è la (waw) le altre vanno scritte tutte al di sopra.
Terzo gruppo di consonanti simili tra loro nella scrittura
Nome della lettera | Pronuncia | Lettera |
gim | j (come la j francese di ”je”) | ج |
ha | h (aspirata) ”come se volessi pulire gli occhiali” | ح |
ha | kh (come la jota spagnola) | خ |
La prima lettera di questo gruppo e cioè la (gim) si pronuncia in modo diverso in base alla zona geografica, e le sue pronunce più frequenti sono:
- la (j) nel francese come ‘’je’’
- la (g) dolce in italiano di ‘’gentile’’. Si scrivono tutte e tre se iniziali e mediane al di sopra del rigo, mentre se finali o isolate al di sotto.
Semiconsonante ya
Nome della lettera | Pronuncia | Lettera |
ya | i | ي |
La lettera (ya) come la lettera (waw) è una semiconsonante ed entrambe possono rappresentare sia un fonema consonantico (w e u) sia la rispettiva vocale lunga ( ī e ū). La (ya) se iniziale e mediana va scritta al di sopra del rigo, invece se finale o isolata va al di sotto del rigo.
Quarto gruppo di consonanti dell’alfabeto arabo (enfatiche)
Nome della lettera | Pronuncia | Lettera |
sad | s | ص |
dad | d | ض |
ta | t | ط |
za | dh | ظ |
Queste sono le 4 lettere enfatiche della lingua araba, per pronunciarle come si deve è necessario appoggiare la punta della lingua contro la fila di denti superiore. Le prime due se mediane ed iniziali si scrivono al di sopra del rigo, se finali al di sotto. Le ultime due si scrivono sempre sopra al rigo.
Nome della lettera | Pronuncia | Lettera |
sin | s | س |
sin | sh | ش |
La lettera (sin) si pronuncia come la (s) sorda italiana mentre la (shin) come (sh) in ‘’she’’ in inglese. Entrambe se iniziali e mediane si scrivono al di sopra del rigo mentre se finali o isolate al di sotto di esso.
Quinto gruppo di consonanti dell’alfabeto arabo (colpo di glottide)
Nome della lettera | Pronuncia | Lettera |
ayn | – | ع |
gayn | gh | غ |
La lettera (ayn) è la più difficile da pronunciare, soprattutto per chi è alle prime armi con la lingua araba, poiché corrisponde ad un fonema gutturale difficile anche da descrivere. Se iniziale e mediana va scritta sopra al rigo se finale o isolata al di sotto di esso (e le stesse regole valgono anche per la lettera ‘’gayn’’ che si pronuncia come la ‘’r’’ arrotondata francese).
Sesto gruppo di consonanti dell’alfabeto arabo (suoni gutturali)
Nome della lettera | Pronuncia | Lettera |
fa | f | ف |
qaf | k | ق |
kaf | c (dura) | ك |
Queste due lettere sono molto simili tra di loro, infatti si distinguono soltanto per la presenza dei loro puntini superiori. Entrambe se iniziali e mediane vanno scritte al di sopra del rigo se finali o isolate al di sotto di esso.
La lettera ‘’fa’’ corrisponde alla nostra ‘’f’’ italiana mentre la ‘’qaf’’ va pronunciata come una ‘’q’’ gutturale. Bisogna però prestare attenzione a come pronunciare la (qaf) e la (kaf) perché quest’ultima è più simile ad una ‘’c’’ dura come quella utilizzata in italiano per le parole come ‘’casa-cane’’.
Settimo ed ultimo gruppo di consonanti dell’alfabeto arabo
Nome della lettera | Pronuncia | Lettera |
lam | l | ل |
mim | m | م |
ha | h (dolce) | ه |
Le lettere di questo gruppo corrispondono rispettivamente alla ‘’l’’ ‘’m’’ e ‘’h’’ in italiano. Se iniziali o mediane la ‘’lam’’ e la ‘’mim’’ vanno scritte sul rigo, se finali o isolate al di sotto di esso. Invece per quanto concerne l’ultima lettera, se iniziale, finale o isolata va al di sopra del rigo se mediana al di sotto di esso.
Attenzione: la tabella precedente non rispecchia l’ordine alfabetico che trovate invece nell’immagine di copertina.
Nell’alfabeto arabo è importante distinguere tra le vocali brevi e le vocali lunghe
Gli arabi decisero di migliorare e precisare la pronuncia delle parole e introdussero altri segni grafici. Nello specifico in arabo si distinguono 3 vocali brevi, che corrispondono rispettivamente ad a/u e i; e 3 vocali lunghe, che corrispondono invece ad ā/ū e ī;
Se ci capita di ascoltare la pronuncia di parole arabe con le vocali e/o, non vi spaventate perché si usano prettamente nel dialetto, mentre nell’arabo standard (fusha) no!.
La differenza tra di esse dipende dal loro tempo di emissione, ovvero se la voce passa o meno rapidamente al fonema successivo. Anche se si è alle prime armi ed è difficile cogliere questa differenza è necessario sapere che a livello semantico è fondamentale, poiché vi sono parole che se pronunciate diversamente cambiano di significato, solo perché magari vi può essere una certa vocale breve o lunga.
Le vocali brevi dell’alfabeto arabo
Le vocali brevi vengono pronunciate rapidamente, ovvero, la voce non si sofferma ma passa rapidamente alla consonante che segue e nella scrittura non rientrano nel ‘’corpo del vocabolo’’ ma sono indicate con 3 segni grafici che vanno posti al di sopra o al di sotto delle lettere:
- La vocale a (fatha) è rappresentata con una lineetta obliqua e va posta sopra la consonante;
- La vocale u (damma) è rappresentata da un segno simile a un apostrofo (oppure un piccolo 9) e va posta sopra la consonante;
- La vocale i (kasra) è rappresentata da una lineetta obliqua posta sotto la consonante;
Le vocali lunghe dell’alfabeto arabo
Sono quelle su cui la voce si sofferma e a differenza delle vocali brevi rientrano nel ‘’corpo del vocabolo’’ poiché sono indicate attraverso le consonanti dell’alfabeto:
– La vocale ā (lunga) si indica attraverso la lettera ‘’Alif’’ vocalizzata con la a (breve);
– La vocale ū (lunga) si indica attraverso la lettera ‘’waw’’ vocalizzata con la u (breve);
– La vocale ī (lunga) si indica attraverso la lettera ‘’ya’’ vocalizzata con la i (breve);
Segni vocalici e grafici dell’alfabeto arabo
In questo paragrafo, analizzeremo i vari segni grafici e vocalici speciali della lingua araba per poter capire in primo luogo la loro funzione ed in secondo luogo il loro corretto utilizzo. Di seguito abbiamo:
Shadda
– Shadda o Tashdīd -> in arabo le doppie non si scrivono due volte come in italiano, ma basta porre questo segno al di sopra delle consonanti che si devono pronunciare doppie. Il simbolo ricorda un’omega ed il termine ‘’shadda/tashdīd’’ significa letteralmente ‘’rafforzamento’’.
Quando la Shadda è posta su una consonante che ha la vocalizzazione in ‘’fatha’’ o ‘’damma’’ (rispettivamente vocale a e u) prevede che queste ultime vadano scritte sopra di essa. Invece se è posta su una consonante che ha la vocalizzazione in ‘’kasra’’, quest’ultima (cioè la vocale i) può essere posta al di sotto della consonante oppure tra la Shadda e la consonante; Esempi di scrittura:
Tanwin
– Tanwīn -> in italiano è chiamato anche ‘’nunnazione’’ e consiste nell’aggiungere un raddoppiamento vocalico sulle consonanti. In poche parole la lingua araba non possiede articoli indeterminativi ed il tanwīn marca l’indeterminatezza della parola sulla vocale finale.
Abbiamo di seguito, leggendo da destra verso sinistra rispettivamente: Tanwīn damma, kasra e fatha
Se la parola ha il tanwīn automaticamente rifiuterà l’articolo determinativo (che nella lingua araba è uno solo ed è invariabile-> ال ovvero sì applica a tutti i generi e numeri e viene prefisso al nome che determina). Questo accade perché se una parola è indeterminata non può essere determinata.
Sukun
– Sukūn -> il termine significa ‘’quiete’’ o ‘’calma’’ ha la forma di un piccolo cerchietto vuoto che va posto al di sopra delle consonanti e la sua funzione principale è di indicare l’assenza di vocale, per questo motivo la consonante sulla quale è posto andrà letta senza vocalizzazione.
Hamza
– Hamza -> la ( ء ) in linguistica viene anche chiamata ‘’glottal stop’’ o meglio ‘’colpo di glottide’’ che si effettua quando le corde vocali si chiudono per fermare il flusso dell’aria per poi riaprirsi. Si tratta di un segno grafico che ha la forma di una piccola cediglia e necessita di un sostegno ortografico che solitamente è dato dalla alif, waw o ya. Quando la ya funge da sostengo alla hamza perde i suoi due puntini sotto.
A livello fonetico è davvero difficile percepire la Hamza se iniziale di una frase, al contrario è facilmente percettibile se per esempio la troviamo presente nel mezzo di una frase, poiché rende evidente una brusca interruzione nella pronuncia creando un distacco fra i suoni precedenti e seguenti. Questo distacco/attacco vocalico se anche esiste in altre lingue non viene contraddistinto con segni grafici.
Ta’ marbuta
– Ta’ marbuta-> la troviamo alla fine di una parola (ة) e serve per segnalare il genere femminile delle parole arabe, è sempre preceduta da una vocale fatha e quando ha il tanwin della fatha non necessita del sostegno della lettera alif. Di conseguenza la alif si scrive ma non si legge perché nella maggior parte dei casi si pronuncia solo la fatha che la precede. Uno dei casi in cui, invece, va pronunciata è quando per esempio, fa parte del primo termine di uno stato costrutto.
Funzioni della lettera ‘’Alif’’ nell’alfabeto arabo
La lettera alif è la prima lettera dell’alfabeto e come già citato rientra tra le 6 consonanti speciali che non legano mai a sinistra ma solo con le lettere che la precedono a destra. Si scrive sempre sulla riga ed in combinazione con il segno vocalico (fatha) viene utilizzata per scrivere la lettera ā (lunga).
- Alif maqsura, si trova sempre in fine di parola ed è rappresentata dall’unione di una consonante (ya) senza i puntini sottostanti vocalizzata in (fatha); si tratta nello specifico di una lettera di prolungazione, e non si trova mai in messo alla parola, ma sempre alla fine e si pronuncia come una alif normale (a);
- Alif madda, la troviamo quando vi sono due alif vicine di cui una hamzata che si uniscono in una sola sormontata da un segno grafico che ricorda molto la tilde spagnola e che in arabo prende il nome di ‘’madda’’;
- Alif wasla, la troviamo nelle parole che iniziano con hamza nel mezzo di una frase, dove avviene un fenomeno di elisione in cui sia la hamza sia la vocale si uniscono e non si pronunciano.
- Alif mahdufa, si tratta di una grafia arcaica che fa riferimento ad alcune parole, le quali presentano un segno verticale che sostituisce la presenza dell’alif che tali parole hanno perso nella scrittura ma non nella pronuncia come nel caso della parola Dio: اللّٰه;
Fonti:
- L. Veccia Vaglieri M. Avino, Grammatica Teorico-Pratica Della Lingua Araba Vol.1;
- Sana Darghmouni, Kalima/Parola: Lezioni di scrittura e grammatica araba;
- Luc-Willy Deheuvels, Grammatica Araba Vol.1;
- Alfabeto arabo – Wikipedia
Francesca Saponara Teutonico