Città dell’Uzbekistan da visitare e cosa vedere

Nell’Uzbekistan sono state conservate tracce di una varietà di culture espresse in palazzi, moschee, fortezze e necropoli, alcuni di quali sono diventati la parte del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Le città come Samarcanda, Bukhara o Tashkent sono visitati da milioni di turisti ogni anno. Ma i viaggiatori più esigenti sicuramente vorranno visitare altre città turistiche meno conosciute ma non meno affascinanti. Di seguito scopriamo le città turistiche più belle dell’Uzbekistan!

La città di Termez: antico centro del buddismo

Una piccola città dalla storia millenaria si trova nella parte più meridionale dell’Uzbekistan, non lontano dal confine con l’Afghanistan. A causa della sua posizione lontana, Termez non e così conosciuto e visitato dai turisti e viaggiatori come altre città turistiche dell’Uzbekistan. Tuttavia, questo variopinto avamposto meridionale del paese può sorprendere anche il turista più esperto.

Museo archeologico di Termez

Sicuramente la conoscenza con Termez comincia dal suo museo archeologico. Il museo ospita più di 100 mila reperti, di cui solo alcuni esposti, rinvenuti durante numerosi scavi archeologici nella regione. Manufatti di varie culture aiutano a capire la vita del sud dell’Uzbekistan in epoche diverse, dalla preistoria alle epoche dei khanati dell’Asia centrale, e dalla conquista da parte dell’impero russo fino all’epoca sovietica. Nelle sale del museo si possono vedere piatti, monete e sigilli di sovrani, armi antiche, bottiglie di incenso, una collezione di dipinti, sculture antiche, statue buddiste. Tra i reperti si trova la gamba di una statua di Buddha rinvenuta dal Regno di Kushan (I secolo d.C.), nonché una pietra rotonda su cui sono scolpiti frammenti della vita del Buddha e parte di una statuetta di un insegnante spirituale buddista nella posizione del lotto.

Tempio Fayaz Tepe

Nei tempi antichi, Termez era il centro del buddismo nell’Asia centrale. Il buddismo penetrò qui dall’India nel I secolo d.C. e si diffuse ulteriormente in Cina e Giappone. Uno dei monumenti che ricorda il passato buddista è il complesso del tempio di Fayaz Tepe, attivo nei secoli I-III d.C.. Consisteva nel tempio centrale Vihara, in un monastero e in vari edifici. Qui si trova anche una stupa con una cupola rotonda (edificio buddista per la conservazione delle reliquie): fu costruita nel I secolo d.C. ed ora è la struttura più antica del complesso. L’antico complesso architettonico è aperto al pubblico e, oltre ai viaggiatori, qui vengono pellegrini buddisti dal sud-est asiatico.

Complesso Sultan Saodat

necropoli complesso Sultan Saodat a Termez
Il complesso Sultan Saodat. Fonte: https://termiziy.uz/ru/news/1168

Un altro complesso architettonico Sultan Saodat risale al periodo islamico: è una necropoli dei rappresentanti dell’antica famiglia dei Termez seid, considerati i discendenti del profeta Maometto. Il complesso architettonico comprende 150 edifici, il più antico dei quali è la tomba dell’emiro Hussein del XIII secolo. Gli edifici di Sultan Saodat sono fatti di mattoni cotti e postati in diverse forme – in forma di fiori e varie forme geometriche. La maggior parte della decorazione degli edifici è andata perduta, nonostante ciò il complesso stupisce per il suo splendore e la grandezza.

La città di Nukus: il rifugio delle avanguardie russe

La città di Nukus nell’Uzbekistan si trova sulla riva del fiume Amu Darya ed è circondata su tre lati dai deserti. Nukus è la capitale della Repubblica del Karakalpakstan, una regione autonoma dell’Uzbekistan.

Museo Savickij di Nukus

L’attrazione principale qui è il Museo Savickij, considerato uno dei più interessanti in Asia centrale e anche nel mondo. Il museo è stato aperto dall’artista e collezionista Igor Savickij, che si è trasferito in Karakalpakstan da Mosca nel 1950. Nel 1966 creò un museo d’arte per il quale raccolse una collezione: opere dell’arte popolare del karakalpaki, dipinti propri e dipinti di artisti dell’Asia centrale. Ma la perla del museo sono decine di migliaia di dipinti d’avanguardia russa, un tempo banditi nell’URSS. Negli anni 1930 le avanguardie furono dichiarate un’arte borghese e nemica, ai pittori non fu permesso di vendere o esporre le loro opere. Savickij comprò tutti i dipinti che riuscì a trovare e raccolse i dipinti dai parenti degli artisti avanguardisti.

Oggi molti dei dipinti del museo Savickij sono riconosciuti come capolavori dell’avanguardia. La collezione del museo delle avanguardie russe a Nukus è considerata la seconda più importante al mondo, dopo la Galleria Tretyakov. In diverse sale sono esposte opere di maestri poco conosciuti, per esempio Robert Falk e Alexander Volkov. Uno dei dipinti più famosi del museo è l’opera di Evgenij Lysenko chiamata “Torro”. Si ritiene che l’artista fosse un amico di Kazimir Malevich e nella sua opera “Torro” abbia raffigurato simbolicamente le purghe staliniane.

Necropoli Mizdakhan

Ci sono anche complessi archeologici a Nukus. Nelle vicinanze della città è possibile visitare il cimitero Mizdakhan: si tratta di un’enorme necropoli, sul cui territorio si trovano diversi mausolei, i resti della città del Khanato dell’Orda d’Oro e la tomba di Jumart Kassab. Si ritiene che qui sia sepolta il primo uomo al mondo secondo la religione zoroastriana, Gayomart.

La città di Khiva: il patrimonio architettonico dell’UNESCO

Una città il cui centro storico è riconosciuto come patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Khiva è lontana dalle più grandi città dell’Uzbekistan come Tashkent, ma ciò non le impedisce ad essere una delle città turistiche principali dell’Asia centrale. Secondo la leggenda, l’antica città (che ha più di 2,5 mila anni) fu fondata da Sem, figlio del biblico Noè.

 

vista dall’alto sulla città di khiva panoramica
La vista sulla Khiva

Fortezza Ichan Kala

Il centro di Khiva è la fortezza Ichan Kala. Dietro le sue potenti mura ci sono conservati circa 60 edifici: monumenti architettonici, molti di quali sono considerati capolavori dell’architettura orientale. Su un’area di circa un chilometro quadrato si trovano antichi mausolei, madrasa (scuole musulmane) e moschee. Uno degli edifici più magnifici è il minareto Kalta Minar. La sua altezza è di 30 metri, inizialmente, secondo la pianificazione, avrebbe dovuto essere circa 80 metri, ma fu incompiuto. Anche incompiuto Kalta Minar è una struttura magnifica, unica in tutta l’Asia centrale. È interamente rivestito con piastrelle di ceramica in colori blu, verde e bianco, disposte secondo vari motivi.

Palazzo Tosh hovli

L’edificio più lussuoso della Vecchia Città è il palazzo Tosh hovli, costruito nel XIX secolo. La residenza del khan era divisa in un harem (parte dell’abitazione riservata alle donne e ai bambini), sale per gli ospiti e una parte amministrativa. Qui c’erano anche numerosi cortili, terrazze e logge. L’edificio in mattoni cotti dall’esterno può sembrare modesto, ma l’interno stupisce con la sua ricca decorazione. La decorazione principale del palazzo è la maiolica, utilizzata per decorare le camere, il cortile e la parte delle facciate esterne ed interne.

Vale la pena passeggiare per le stradine del centro storico. Ci sono molte botteghe dove è possibile assistere alla realizzazione di tappeti, strumenti musicali, prodotti in pelle o in legno: in questo luogo gli antichi mestieri sono ancora vivi. Si deve vedere Ichan Kala anche dopo il tramonto, quando gli antichi edifici vengono illuminati.

Shakhrisabz: il luogo di nascita di Tamerlano

La città di Shakhrisabz si trova nella regione di Kashkadarya in Uzbekistan. A Shakhrisabz sono associati i nomi di due grandi comandanti: Alessandro Magno e Amir Timur (Tamerlano). Il primo conquistò la città nel 329 a.C. e., e dopo la sua partenza la cultura e la religione greche rimangono qui per i secoli. Shakhrisabz è meglio conosciuta come la città natale di Timur: il creatore del più grande impero dell’Asia centrale nacque nel 1336 in questa città. Sotto il suo governo l’antico insediamento divenne un fiorente centro di artigianato, scienza e cultura. Qui Tamerlano costruì una magnifica residenza, parzialmente conservata fino ad oggi.

Palazzo Ak Saray di Tamerlano

Il palazzo Ak Saray è stato costruito dai migliori architetti e artigiani che Tamerlano ha portato con sé dalle campagne militari. Si iniziò a costruire la residenza nel 1380, ma i lavori furono completati solo 24 anni dopo. Nell’edificio furono adottate le tecnologie più progressive in quei tempi: il palazzo era dotato di sistemi per la purificazione dell’acqua e dell’aria, e dalla vasca sul tetto del palazzo, alto 73 metri, l’acqua scorreva giù, creando una piccola cascata. Tamerlano non aveva l’opportunità di godersi lo splendore di Ak Saray a lungo: morì un anno dopo il completamento della costruzione durante una campagna militare contro la Cina. Oggi del grandioso palazzo rimane solo parte d’ingresso.

Mausoleo Dorussiadat

Il mausoleo Dorussiadat fu costruito quasi contemporaneamente al palazzo Ak Saray. Inizialmente il mausoleo era destinato alla sepoltura dell’amato figlio di Tamerlano Jahongir, morto all’età di 22 anni. L’erede fu sepolto a Shakhrisabz e quattro anni dopo fu eretto un mausoleo sulla sua tomba. Successivamente il secondo figlio di Timur fu sepolto in questo complesso. Il sovrano ordinò anche la costruzione di una cripta per sé, ma alla fine fu sepolto a Samarcanda. Parte del complesso fu distrutta nel XVII secolo, rimasero solo il mausoleo di Jahongir e la cripta vuota di Tamerlano.

Moschea Kok-Gumbaz

la moschea kok gumbaz le mosaiche blu e aivan
All’interno della moschea Kok-Gumbaz

Vicino a Dorussiadat si trova la moschea Kok-Gumbaz. Questa è una moschea costruita all’inizio del XV secolo dal famoso sovrano e astronomo Ulug Bek, nipote di Tamerlano. La moschea fu eretta sulle fondamenta di un edificio di epoca pre-mongola e ne ripeté parzialmente la forma. In cima all’edificio c’è un’enorme cupola, rivestita di ceramica blu (il nome della moschea si traduce come “Cupola Blu”). Intorno al tamburo sono incise citazioni del Corano e l’interno della moschea è decorato con un materiale speciale, il ganch (una miscela artificiale o naturale di gesso e argilla o loess).

Namangan: il centro antico dell’artigianato

Una città turistica nell’Uzbekistan orientale, situata nella valle di Fergana e circondata da catene montuose. La città è conosciuta come un centro di artigianato: qui vengono prodotti tessuti di seta e cotone, ceramiche e famosi coltelli uzbeki (sono prodotti nella vicina città di Chust).  La città è famosa per i fiori e le fontane: a Namangan si trovano ovunque aiuole con fiori profumati e circa 60 fontane. In estate le fontane salvano i cittadini e i turisti della città dal caldo.

Madrasa Mulo Kirgiz

Uno dei monumenti architettonici più maestosi di Namangan è la madrasa Mullo Kirgiz. Fu eretta nel 1912, per la costruzione furono utilizzati mattoni di produzione russa, chiamati mattoni di Nikolaj (secondo il nome dell’imperatore Nicola II). La madrasa occupa un’area di 600 metri quadrati e dispone di 41 khuzhra (camere di soggiorno o studio), sopra la moschea sorgono tre cupole.

Mausoleo di Mavlono Namangani

Un altro luogo famoso a Namangan è associato al poeta e teologo sufi (misticismo islamico) Mavlono Namangani. Sulla sua tomba fu eretto un mausoleo, al quale si accede attraverso un portale decorato. Presumibilmente il mausoleo fu costruito nel 1806, ma secondo alcuni, fu eretto nel 1744. All’interno del mausoleo sono stati utilizzati la pittura a olio e decorazioni in ganch (una miscela di gesso e argilla).

Approfondimenti

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