Charlie Chaplin: il vagabondo londinese

L’infanzia

Sir Charles Spencer Chaplin nasce a Londra, il 16 aprile 1889, e non poteva essere altrimenti: Chaplin non sarebbe diventato una delle personalità più creative, influenti e geniali della storia del cinema.

Ed è quindi proprio parlando della Londra di fine ‘800 che bisogna cominciare questo appuntamento a lui dedicato.

Londra era divisa in due parti:

    1. West End: situata a Ovest della City e al Nord del Tamigi, è una zona ricca ed elegante;
    2. East End: vasta area povera situata a Est della City.

Dall’autunno del 1888 è l’East End ad essere il luogo nel quale si aggira e agisce Jack Lo Squartatore, un serial killer che in quel periodo ha compiuto tra i 5 e 15 omicidi.

Chaplin cresce proprio nella East End, precisamente nel quartiere Lambeth, il quale, rispetto al resto dell’East End è uno dei quartieri più vivi, poiché è popolato da artisti di strada.

I genitori di Chaplin sono due artisti che, per un certo periodo, hanno avuto anche un discreto successo ma dura poco e già quando nasce il primo figlio della coppia (Sidney) comincia la crisi tra i due che, quando nascerà poi Chaplin, culminerà con la separazione.

La sua infanzia non è stata tra quelle più serene e sua madre (Hannah Harriette Hill) è stata addirittura ricoverata per depressione.

Chaplin ha sempre avuto a che fare con il mondo dello spettacolo, sin da piccolo faceva compagnia a sua madre nei suoi spettacoli.

Chaplin, un genio polivalente

Chaplin è stato in grado di cimentarsi in molti campi, è stato attore; produttore; regista; scrittore e musicista.

Già nel 1910 ha avuto la possibilità di fare la sua prima tournée impersonando un ubriaco. Per impersonare questa parte, ha dovuto far ricorso all’esperienza che ha fatto con entrambi i genitori (avevano tutti e due dei grossi problemi con l’alcol) e riesce a farsi notare da Mack Sennett, a trasferirsi negli Stati Uniti e ad avere un contratto con la Keystone (nota casa cinematografica statunitense) per 175 dollari alla settimana.

Ed è proprio durante il periodo Keystone, nel film Charlot si distingue (1914), che crea la sua maschera più famosa: Charlot. Charlot è il risultato di una sorta di patchwork di vari personaggi di strada ma, tuttavia, assemblati in modo tale che il risultato finale possa apparire nobile.

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Grazie alla popolarità sempre più grande, Chaplin approda alla Mutual Films, nella quale Charlot di volta in volta è un cameriere, un milionario, un muratore e uno sfaccendato. Tra il 1916 e il 1917 Chaplin vive uno dei periodi più felici della sua carriera e realizza con la Mutual Films dodici film.

Nel 1917 gira L’Emigrante, un film che tratta di un argomento abbastanza duro: ci sono navi cariche di emigranti che cercano fortuna negli Stati Uniti e che purtroppo devono fare i conti con una realtà che non è propriamente quella che sognavano. Chaplin, in questo film, fa in modo che questo argomento divenisse comico e per la prima volta le comiche sono in grado anche di far pensare.

Nel 1918 decide di mettersi in proprio e passa alla First National, con cui fa dieci film fino al 1923 e gli viene corrisposto un ingaggio di un milione di dollari.

Sarà poi nel 1919 che Chaplin, insieme ad alcuni suoi colleghi e amici (Mary Pickford, Douglas Fairbanks e David Wark Griffith) che fonda la United Artists Corporation.

Il 1921 è l’anno de Il Monello, per la prima volta gira un’opera autobiografica e c’è una macchina da presa che si compenetra con la storia dei protagonisti. Chaplin si identifica con la macchina da presa e diviene portavoce di una verità, una verità che lui conosce bene, creando un’opera che armoniosamente unisce situazioni tragiche e commoventi con altre comiche e piacevoli.

Sarà poi proprio grazie al successo che ha avuto Il Monello che, dopo 9 anni, riuscirà a tornare a Londra.

Nel 1927 esce nelle sale Il cantante di jazz (The Jazz Singer) diretto da Alan Crosland il quale è il film che segna la nascita dell’era del cinema sonoro. Nonostante ciò, Chaplin pensa che il cinema e lui stesso ne potessero fare a meno; prima di tutto perché il sonoro avrebbe precluso la possibilità ai film di essere compresi in tutto il mondo ma, cosa ancor più importante e che se Charlot avesse cominciato a parlare, avrebbe decretato la sua fine.

Nel 1931 quindi gira Luci della città, primo film di Chaplin che, pur rimanendo muto, ha musiche sincronizzate.

Nel 1939 ci sarà Il Grande Dittatore, primo film completamente sonoro di Chaplin e viene girato e distribuito negli Stati Uniti poco prima dell’entrata nella Seconda guerra mondiale. Nel film, Chaplin interpreta due personaggi Adenoid Hynkel (esplicitamente ispirato a Hitler) e un barbiere ebreo perseguitato dai nazisti. In questo film Charlot parla, segnando la sua morte e la sua ultima apparizione. Il Grande Dittatore è la prima grande opera di critica del regime nazista; nel ’39, infatti, la Germania non viene ancora considerata come un pericolo.

Chaplin non è americano e alcune sue dichiarazioni hanno fatto in modo che si potesse pensare che fosse una spia della Russia e nel 1949 diviene uno dei bersagli del movimento innescato dal senatore Joseph McCarthy.

Nel 1952 Chaplin e la sua famiglia si imbarcano per l’Europa per una vacanza e quando varcano i confini statunitensi il ministro della giustizia dispone con un decreto che a Chaplin non sarebbe stato permesso di rientrare nel paese. Da questo momento, Chaplin decide di stabilirsi in Europa e fissa la sua residenza in Svizzera e sarà solo nel 1972 che i suoi film e lui tornano negli Stati Uniti per l’Oscar alla carriera.

chaplin

Cira Pinto

1 Mack Sennett fu regista e produttore cinematografico canadese, famose sono le sue tipiche slapstick: pellicole della durata di circa 10 minuti caratterizzate da un movimento e da un’azione forsennata.