Saddam Hussein: cosa ha fatto dalla dittatura alla morte

Saddam Hussein è stato un dittatore feroce, che ha governato l’Iraq dal 1979 al 2003.

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Infanzia e giovinezza di Saddam Hussein

Saddam Hussein nasce il 28 aprile 1937 a Tikrit, una città irachena. È considerato dalla stessa madre come una maledizione, prima ancora di nascere: ancora nel grembo di sua madre, il padre e il fratello muoiono. La madre di Saddam (in arabo, ‘’colui che combatte’’) pensa di portare in grembo Satana. Durante la sua infanzia, Saddam cresce con lo zio, un simpatizzante nazista; la sua convinzione era che Dio non avrebbe dovuto creare tre cose: i persiani, gli ebrei e le mosche. Saddam cresce, quindi, con questi ideali, che formano la sua personalità.  

Prime attività politiche 

Saddam sa che il suo paese sta attraversando un periodo di grandi scontri, così cerca la fiducia da parte del partito politico Ba’th, nazionalista, militante e laico, facendo un colpo di Stato che, però, non riesce. Saddam si gioca la sua occasione e decide di lavorare con i contadini iracheni.

Nel luglio del 1968, un colpo di fortuna: un suo lontano parente prende il potere con un colpo di Stato, nominando Saddam capo dei servizi di sicurezza. Nello stesso anno, diventa vicepresidente dell’Iraq. Intanto, l’Iraq vive un periodo di crescita: Saddam nazionalizza l’impresa petrolifera, promuove una campagna di alfabetizzazione ed è così che la campagna elettorale del futuro presidente cresce.

Il sadismo e l’antisemitismo di Saddam

Il sadismo del futuro dittatore va oltre ogni logica umana. Ama usare la violenza e la tortura, usando più di 107 metodi diversi per i malcapitati. Il luogo dove tortura le persone è chiamato ‘’il palazzo maledetto’’, dove usa frustate sui palmi di piedi e mani, la sedia elettrica, il cosiddetto ‘’pappagallo’’ (la persona appesa ai ventilatori del soffitto e picchiata), il ‘’sottomarino’’ (la testa immersa in un secchio d’acqua), l’acido, ma la sua preferita è in assoluto spegnere le sigarette negli occhi del torturato. Intanto, mette in pratica l’antisemitismo dello zio, uccidendo ingiustamente degli Ebrei, impiccandoli.

L’ascesa al potere: Saddam diventa presidente 

Una dote di Saddam Hussein è sicuramente la pazienza, mette in moto il suo piano per raggiungere il potere; comincia ad indebolire il suo mentore e capo Al-Bakr, dicendo che è vecchio, rimbambito. Il 16 luglio 1979, Al-Bakr si ritira, per ragioni sconosciute e, così, Saddam prende il potere e diventa presidente dell’Iraq.

Non tutti accettano la sua proclamazione come presidente, così Saddam organizza, 6 giorni dopo, una riunione straordinaria, registrata. Fa parlare al dirigente del partito, accusandolo di aver avviato una cospirazione contro di lui. Saddam fa arrestare i suoi sospettati, senza prova, e li fa fucilare. Il dittatore comincia ad incutere terrore, la sala comincia ad urlare ‘‘Lunga vita a Saddam e al partito’’; tutto questo, mentre fuma un sigaro, regalatogli dal suo amico Fidel Castro.  Il 1979 è l’anno in cui l’Iraq diventa una dittatura.  

Guerre tra Iraq ed Iran 

Nonostante le situazioni interne, nel Medio Oriente ci sono diverse guerre tra sciiti e sunniti (di cui faceva parte anche Saddam). Il dittatore decide, quindi, di attaccare l’Iran nel settembre 1980, portando ad una miriade di morti, specialmente soldati iracheni; 100000 tra questi muoiono, mentre altri sono chiusi all’interno dei campi di lavoro iraniani. 

L’Iran attacca l’Iraq con dei suicidi di massa, ragazzi tra i 12 e i 16 anni che si fanno scoppiare. Per l’Occidente, Saddam è migliore dei fanatici iraniani e, quindi, diventano alleati. Saddam cerca un’arma contro l’Iran e la trova nelle armi chimiche; costruisce un arsenale per tenere le armi, simile a quelle usate dai nazisti. Questa è un’arma letale, uccide, avvelena velocemente. Il dittatore usa queste armi contro gli iraniani e ne muoiono moltissimi. Saddam nutre molto odio anche verso i curdi, una popolazione a parte; il dittatore li attacca nel 1988 e muoiono 5000 civili, mentre 10000 rimangono sfigurati.

L’egocentrismo di Saddam Hussein

L’Occidente chiude gli occhi su questi atti atroci di Saddam che, intanto, riesce a cavarsela e si autoproclama vincitore. Fa costruire un monumento a Baghdad, un arco di trionfo, fondendo gli elmetti dei nemici uccisi. Il monumento rappresenta due braccia d’oro giganti, che formano un arco. Diventa un megalomane impazzito e senza tregua. Intanto, 8 anni di morti, un milione di vittime, uccise da lui, rimangono senza giustizia. Ad ogni compleanno, Saddam fa un regalo al popolo iracheno: una statua di se stesso. Vuole far capire a tutti che non ci sono alternative a lui.  

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I primi problemi e la crisi

Saddam Hussein, nonostante la falsa apparenza, è un uomo pieno di debiti, a causa delle diverse guerre e aiuti finanziari, ricevuti da altri paesi arabi. Arriva ad avere un debito di 40 miliardi di dollari, un conto che non ha intenzione di pagare. Saddam mette gli occhi sul Kuwait, che rifiuta di cancellare il suo debito da 10 miliardi di dollari; inoltre, il dittatore si autoconvince che sia aumentata la produzione del petrolio deliberatamente, per abbassare i prezzi a scapito del suo guadagno.

Nel 1990, un esercito di 100000 soldati attacca il Kuwait che, a sua volta, ha degli alleati potentissimi: Siria, Egitto, Stati Uniti e Russia. Grazie all’operazione ‘’desert storm’’, il Kuwait riesce a liberarsi dagli invasori iracheni. Saddam decide di attaccare nuovamente i curdi, ma anche gli sciiti; in soli due mesi, i villaggi curdi vengono abbandonati e più di 2 milione di persone corrono nei campi profughi. Il dittatore, nello stesso periodo, uccide anche 60000 giovani sciiti.  

La fine della dittatura e la morte di Saddam Hussein

Tra il 1990 e il 1991, Saddam Hussein fa costruire una Moschea, per celebrare le sue vittorie e la riempie di simboli antiamericani. La Moschea ha 4 minareti, ciascuno con la forma di un missile puntato verso il cielo; sopra il tetto, fa scrivere لا (Lā), che significa ‘’No!’’, indirizzato agli americani. All’interno della Moschea, Saddam fa esporre un Corano, scritto interamente con il suo sangue. Intanto, però, la NATO impone pesanti sanzioni, l’Iraq non può vendere petrolio e la gente muore di fame. Il dittatore non collabora e lascia che la sua popolazione muoia a causa della malnutrizione e dell’assenza di medicinali.

Dopo l’attacco alle Torri Gemelle del 2001, per mano di Osama bin Laden, cambia tutto: gli Stati Uniti devono verificare, in Iraq, l’esistenza di armi di distruzione di massa, ma Saddam si rifiuta. saddam hussein

Il 19 marzo 2003, comincia l’operazione ‘’Iraq Freedom’’ e il 9 aprile dello stesso anno, le truppe americane occupano la città di Baghdad. L’Iraq è felice dell’arrivo degli Stati Uniti mentre il dittatore è introvabile.

Il 5 novembre 2006, dopo essere stato trovato, Saddam è dichiarato colpevole per crimini di guerra ed è condannato a morte. Muore il 30 dicembre 2006, impiccato. Saddam Hussein lascia, in eredità, un’Iraq infernale e povera, dopo 23 anni di dominio.  

Anna Lisa Accurso 

Fonti: Dittatori Del Novecento Saddam Hussein – YouTube 

Fonti media: Former President of Iraq, Saddam Hussein, makes a point during his initial interview by a special tribunal, where he is informed of his alleged crimes and his legal rights – NARA & DVIDS Public Domain Archive Public Domain Search (getarchive.net) , Former President of Iraq, Saddam Hussein, makes a point during his initial interview by a special tribunal, where he is informed of his alleged crimes and his legal rights – NARA & DVIDS Public Domain Archive Public Domain Search (getarchive.net) , A free-standing brick wall, with a painting of a picture of Saddam Hussein, sits on a roadside outside of Baghdad – PICRYL Public Domain Search