Se vuoi visitare Tokyo e non sai cosa fare o cosa vedere a Tokyo questo articolo fa per te!
Tokyo, la capitale del Giappone, è la città più grande del mondo con ben 37 milioni di abitanti. È una città piena di vita dove la modernità convive con la tradizione e dove persone di ogni cultura incrociano le proprie vite.
Indice dell'articolo
Tokyo: storia della capitale del Giappone
Tokyo non è sempre stata la capitale del Giappone (in quanto precedentemente era Kyoto). Anche il suo nome originale è cambiato, poiché inizialmente si chiamava Edo.
Edo venne fondato come villaggio durante il periodo Kamakura (1185-1333), prendendo il nome da Edo Shigenaga, allora governatore del Kanto (regione in cui si trova Tokyo) che decise di stabilire lì il suo quartier generale.
È stato però Tokugawa Ieyasu a rendere Edo la Tokyo che noi oggi conosciamo. Il Giappone dal 1467 al 1603 si trovava in una fase conosciuta come Periodo Sengoku. Durante questo periodo, i vari Daimyo (signori feudali) del Giappone erano in continua guerra tra di loro.
È proprio Tokugawa Ieyasu che, nel 1603, sconfigge i suoi avversari durante la Battaglia di Sekigahara e l’Imperatore lo nomina Shogun. Tokugawa Ieyasu decide di stabilire il suo quartier generale a Edo, piccolo villaggio di pescatori che si trovava vicino ai suoi alleati.
Già nel 1721, grazie alla potenza che Edo aveva accumulato negli anni, era la città più popolosa del mondo, anche se non era ancora la capitale del Giappone.
È nel 1868, con la fine del periodo Bakumatsu (Fine del bakufu), che l’Imperatore riacquisisce tutto il suo potere ed il bakufu viene abolito. Quindi l’Imperatore Meiji si trasferisce a Edo, che nominerà capitale, cambiandogli anche il nome in Tokyo (Capitale Orientale, in quanto più a est di Kyoto).
Cosa mangiare a Tokyo?
Quando si parla di cibo e Giappone, la prima cosa che viene in mente è il sushi.
Non si sa come il sushi sia stato inventato. Ricette simili all’odierno sushi esistono già dal IV secolo a.C. Però soltanto nel 1820 a Edo comparve la prima ricetta di sushi davvero vicina a quella odierna, grazie a Hanaya Yohei che è l’ideatore del nigirizushi (riso condito con aceto con una fettina di pesce crudo sopra).
I ristoranti di sushi a Tokyo sono ovunque. Tra i più gettonati vi sono i kaitenzushi (Sushi su nastro trasportatore), che prevedono una vasta scelta di sushi ad un prezzo conveniente. Altro modo per mangiare il sushi è all’interno di ristoranti stellati, che offrono vere e proprie performance quando preparano il sushi, ma richiedono prenotazioni anche di mesi prima. Inoltre, vicino al mercato del pesce di Toyosu si trovano moltissimi stand che offrono colazione di sushi con pesce freschissimo.
Altrettanto famoso è il ramen. Il ramen sono spaghetti di riso in brodo e possono essere combinati con un’infinità di ingredienti. I negozi di ramen si trovano ovunque in Giappone, da grandi ristoranti fino a piccoli stand vicino alle metropolitane con giusto un paio di posti a sedere. Tra i posti migliori dove gustare il ramen a Tokyo vi è la Stazione di Tokyo, dove è possibile trovare otto dei migliori ristoranti di ramen della città.
Meno famoso, ma altrettanto delizioso, è il sukiyaki. Il sukiyaki è un piatto che è particolarmente apprezzato dai giapponesi nei periodi invernali. Consiste di sottili fettine di manzo (nei ristoranti più famosi, si usa solitamente il wagyu), tofu, funghi, cipolle verdi e altri ingredienti bolliti in un brodo di salsa di soia, mirin e zucchero e dopo essere cotti vengono immersi in una ciotola con uova sbattute.
Palazzo imperiale
Il palazzo imperiale inizialmente era la residenza dello Shogun, per poi passare all’Imperatore Meiji dopo la caduta dello shogunato. La costruzione odierna non è quella originale, in quanto gli Alleati lo bombardarono durante la Seconda Guerra Mondiale, ma venne ricostruito secondo la struttura e l’architettura originali.
È possibile svolgere visite guidate al palazzo imperiale prenotandola sul sito dell’Imperial Household Agency. La visita è gratuita, anche se non è possibile visitare tutto il palazzo, poiché alcune zone sono inaccessibili al pubblico.
Vicino al palazzo imperiale ci sono anche i giardini orientali, particolarmente belli in primavera per via dei fiori di ciliegio. All’interno dei giardini orientali vi è il Sannomaru Shozokan, il Museo delle Collezioni Imperiali, “donato” dall’Imperatore Hesei nel 1995, quando la famiglia imperiale regalò circa 6.500 opere d’arte private al governo giapponese. Anche l’ingresso all’interno dei giardini orientali e del Museo sono gratuiti.
Quali santuari visitare a Tokyo?
Tra le cose da fare più gettonate di Tokyo, del Giappone in generale, ci sono le visite ai santuari e templi, e a Tokyo ci sono alcuni dei santuari più belli del paese.
Tra questi, il santuario Kanda (Kanda jinja) è un santuario shintoista che si trova a Chiyoda, ed era uno dei templi più visitati del Giappone in epoca Edo. Questo perché Tokugawa Ieyasu rendeva omaggio a questo santuario quando divenne Shogun. Il santuario Kanda è dedicato a Daikokuten, Ebisu e Taira no Masakado. Daikokuten ed Ebisu sono 2 delle 7 divinità della fortuna, e proprio per questo è un tempio molto visitato dagli uomini d’affari. Taira no Masakado era un politico che guidò un’insurrezione contro il governo, ma venne sconfitto e decapitato, per poi essere sepolto vicino al santuario e successivamente nominato kami.
Nel santuario Kanda si tiene anche il Kanda matsuri, una delle tre feste religiose più importanti di Tokyo di cui parleremo più avanti.
Altro importante santuario è il tempio di Asakusa (Sensoji), dedicato alla dea Kannon, bodhisattva della compassione. Il tempio di Asakusa venne edificato nel 645 d.C., rendendolo il tempio più antico della città. All’interno del tempio, tra i due cancelli principali, vi è una strada lunga 200 metri chiamata Nakamise. Questa strada è circondata da negozi in cui è possibile anche comprare souvenir classici giapponesi come yukata o ventagli.
A quali matsuri partecipare a Tokyo?
Il Giappone è famoso per i suoi matsuri (o festival), che sono numerosissimi. Questi festival, quasi sempre a sfondo religioso, hanno come fulcro principale un tempio e prevedono giorni di festeggiamento con un gran numero di stand in cui è possibile comprare street-food, souvenir, maschere e altro.
Tra i più importanti matsuri di Tokyo ci sono il Kanda matsuri, il Sanno matsuri e il Fukagawa matsuri.
Il Kanda matsuri si svolge intorno alla metà di maggio. Il matsuri nacque dopo la vittoria di Tokugawa Ieyasu durante la battaglia di Sekigahara. Il festival è una lunga processione che inizia al santuario Kanda in cui vengono trasportati Mikoshi (dei piccoli tempietti su un palanchino) per le strade limitrofe. Si svolge solamente negli anni dispari.
Il Sanno matsuri, che si svolge dal 7 al 17 giugno, parte dal santuario di Hie. È famoso per lo shinkosai, una celebrazione simile a quella del Kanda matsuri in cui vi è una processione di vari mikoshi per quasi 20 chilometri. Si svolge in alternanza con il Kanda matsuri, quindi solo negli anni pari.
Il Fukagawa matsuri si svolge a metà agosto al santuario Tomioka Hachimangu, in cui i mikoshi trasportati per le strade vengono benedetti lanciando acqua, tanto che viene chiamata “Festa degli spruzzi“.
Quali isole visitare a Tokyo?
Per chi ama il mare e la natura, la città di Tokyo include 13 isole abitate nel suo territorio.
La più grande di queste è Oshima. Quest’isola si trova nell’Oceano Pacifico ed è famosa soprattutto il Monte Mihara, che è un vulcano attivo. Il viaggio dalla città di Tokyo all’isola Oshima dura 1 ora e 45 minuti con il traghetto ad alta velocità.
Tra le cose che è possibile fare sull’isola vi è un’escursione sul Monte Mihara, poichè la cima del vulcano è considerato patrimonio geologico. Inoltre, sulla cima del monte è possibile, nelle giornate adatte, vedere il Monte Fuji oltre l’oceano.
A circa 1.000 chilometri a sud di Tokyo vi sono le isole Chichi-jima e Haha-jima (rispettivamente Isola Padre e Isola Madre), che si trovano nell’Arcipelago Osagawara, anche conosciuto come “Galapagos d’Oriente“. Qui è possibile immergersi al 100% nella natura.
L’unico problema per i turisti è che arrivare sulle isole c’è bisogno di un viaggio in nave che dura un giorno. Ma una volta arrivati, lo spettacolo è mozzafiato: spiagge meravigliose e tantissime specie diverse di animali marini, con balene e delfini sempre presenti vicino alle isole.
Esperienze da fare a Tokyo
Tra le cose da fare a Tokyo, impossibile non citare la cerimonia del tè, conosciuta in Giappone come Sado.
Il locale più famoso a Tokyo che permette di poter svolgere una cerimonia del tè tradizionale è il Sakurai Tea Experience, un locale con solo 8 posti a sedere dove il maestro Shinya Sakurai vi permette di assaggiare una varietà molto diversificata di tè verdi per 4.800¥ (circa 30€).
Altro posto molto particolare in cui è possibile comprare dei souvenir è Kuge Craft, situato a Shin-Koenji, nella Tokyo occidentale. Qui è possibile vedere la tecnica tradizionale giapponese del kintsugi, ed è possibile portare anche la propria ceramica rotta per farla riparare con questa tecnica. Oppure, per 8000¥ (circa 55€) si possono ricevere lezioni di kintsugi dai maestri che lavorano lì.
Per gli amanti degli anime e del cinema, nel Parco Inokashira di Mitaka è possibile trovare il Ghibli Museum, un museo dedicato allo studio di animazioni di Hayao Miyazaki. Il costo del biglietto è diviso per fasce d’età, ed il prezzo massimo, per i maggiorenni, di 1000¥ (circa 5€). Però bisogna fare attenzione in quanto non è possibile comprare i biglietti al museo e bisogna esclusivamente prenotarli dal loro sito.
Infine, per godersi al massimo il Giappone, bisogna passare almeno una notte in una ryokan, una locanda tradizionale giapponese. Qui è possibile pernottare circondati dalla natura, dormendo in futon direttamente sul tatami. È un’alternativa solitamente più costosa agli alberghi, anche se alcune ryokan possono essere prenotate a prezzi convenienti.
Conclusioni
In Giappone i luoghi che accettano la carta di credito sono pochissimi, quindi è importante utilizzare la moneta. Ci sono ATM praticamente ovunque, dagli aeroporti fino ai combini (dei minimarket in cui è possibile comprare di tutto). Nelle giornate frenetiche di un turista, i combini possono essere dei veri salvavita per comprare qualcosa da mangiare al volo.
In Giappone sono tantissimi i luoghi che prevedono un wi-fi aperto, ma per strada o durante i viaggi è consigliabile usare una stazione wi-fi tascabile, che è possibile acquistare all’interno degli aeroporti.
Tokyo è una città piena di stazioni e linee metropolitane differenti, quindi è facile perdersi. Però perdersi non è altro che un’opportunità per esplorare la città in maniera più libera!
Un’ultima cosa: dopo il viaggio lungo ed estenuante per arrivare a Tokyo, consiglio di passare una giornata in un’onsen (sorgente termale), per sconfiggere la stanchezza!
Alessandro Nappa