Viaggio a Samarcanda: guida completa alle attrazioni e consigli utili

La città di Samarcanda ha una storia di più di 2500 anni. Un tempo qui passavano le carovane della Via della seta. La città di Samarcanda era la capitale dell‘impero di Amir Timur (Tamerlano). Scopriamo le attrazioni principali da vedere durante il viaggio a Samarcanda, la città considerata patrimonio di umanità dell’UNESCO.

Come arrivare e come spostarsi durante il viaggio a Samarcanda

A Samarcanda si può arrivare con l’aereo. I voli diretti da Italia a Samarcanda non esistono, il percorso più comune è tramite l’aeroporto di Istanbul. Tuttavia, si può prendere anche il treno ad alta velocità da Tashkent a Samarcanda detto “Afrosiyob“. Il treno circola ogni giorno e la durata del viaggio è approssimativamente da 2 a 3 ore. L’aeroporto si trova a 12 chilometri dal centro storico della città. Dall’aeroporto si può raggiungere Samarcanda in taxi o con l’autobus che circola dalla mattina alla mezzanotte.

Il modo più semplice per spostarsi nel centro storico è a piedi: le distanze tra attrazioni sono brevi. Per viaggiare in altre parti della città si può prendere un taxi. È importante chiarire il costo in anticipo: tassisti possono approfittarsi dei turisti. Alternativamente ci sono autobus, filobus e tram che circolano per Samarcanda.

Dove dormire a Samarcanda durante il viaggio

La maggior parte dei viaggiatori sceglie gli alloggi nel centro storico, vicino a Piazza Registan o vicino al Mausoleo di Gur-Emir. I vantaggi di tale alloggio sono la vicinanza alle attrazioni e una varietà di ristoranti nei dintorni con una cucina uzbeka autentica.

Un’opzione più economica è l’alloggio nella zona di Universitet xiyoboni (Viale universitario). Questo posto è verde e tranquillo con la moltitudine dei luoghi per le passeggiate. Ci sono anche molti ristoranti economici e gustosi nella zona. Le principali attrazioni sono raggiungibili a piedi in circa 20-30 minuti.

Un’altra opzione più costosa è soggiornare nella zona turistica Silk Road Samarkand costruita nel 2022. Sul territorio, oltre a costosi alberghi e centri termali, si trova il complesso etnografico Città Eterna con autentiche strade uzbeke, ricreate secondo le descrizioni di libri antichi.

Clima a Samarcanda

Il clima nella città di Samarcanda è subtropicale. L’inverno qui è mite. Il mese più freddo dell’anno è gennaio: durante il giorno la temperatura media dell’aria raggiunge i +6°C, e di notte può scendere fino a -3°C. Le precipitazioni si verificano da ottobre a maggio. L’estate a Samarcanda è secca e calda. Nei mesi di giugno e agosto la temperatura media giornaliera raggiunge i +32°C. E nelle giornate più calde, a luglio, si possono superare i +39°C.

La stagione per migliore per fare il viaggio a Samarcanda è probabilmente la primavera. Inoltre, il 21 marzo a Samarcanda, si può assistere alla celebrazione del Capodanno del calendario iranico – Nowruz, incluso nella lista del patrimonio immateriale dell’UNESCO.

Attrazioni principali da vedere nel viaggio a Samarcanda

Shah-i-Zinda, Samarcanda, mausoleo in mosaica blu
Il mosaico sul mausoleo, Shah-i-Zinda

Afrasiab e Museo della Storia a Samarcanda

La parte più antica di Samarcanda da vedere è l’insediamento di Afrasiab del VII secolo a.C. – situato al nord della città. Nel XVII secolo, le rovine presero il nome in onore del mitico re Turan Afrasiab, uno dei leggendari eroi del poema Shahnameh del poeta persiano Firdusi. Ora tra le colline sono visibili solo rovine erbose: tutto ciò che resta dell’insediamento distrutto da Gengis Khan. Una passeggiata nell’antico insediamento è solitamente abbinata alla visita al vicino Museo della Storia di Samarcanda. La sua collezione comprende reperti rinvenuti durante gli scavi: campioni di ceramica decorata, figurine in terracotta, frammenti di ossari, vetreria, utensili vari, gioielli femminili, monete.

Piazza Registan, l’attrazione principale

Registan è la piazza centrale della città. Alla fine del XIV secolo, durante il regno di Tamerlano, qui c’erano delle gallerie commerciali e un caravanserraglio che fungevano da rifugio per commercianti e viaggiatori. All’inizio del XV secolo sulla piazza fu eretta la prima madrasa, una scuola religiosa musulmana. Nel XVIII secolo il Registan era diventato il centro della vita intellettuale della città.

Madrasa di Ulug Bek

A ovest della piazza sorge il più antico dei tre edifici, la Madrasa di Ulug Bek. Nella decorazione della madrasa è stata utilizzata la vasta gamma di materiali allora disponibili: mattoni smaltati, mosaici scolpiti, maioliche, marmi scolpiti. L’accostamento delle piastrelle bianche, blu, azzurre e nere con i mattoni in terracotta crea una ricchezza di motivi geometrici, floreali ed epigrafici. L’edificio monumentale fu costruito all’inizio del XV secolo per ordine del nipote di Tamerlano, Ulug Bek. La madrasa divenne una delle istituzioni educative più prestigiose all’Oriente e tra i suoi studenti c’era il famoso poeta Giami.

Sher-Dor Madrasa

Sher-Dor Madrasa è situato sul lato est della piazza. Madrasa Sher-Dor fu costruita nel XVII secolo per ordine del sovrano Yalantgush Bahadur. Il nome Shir-Dor in persiano significa “che porta dei leoni” (in alcune traduzioni – tigri). Sopra l’arco principale della madrasa sono infatti raffigurati due predatori che attaccano antilopi. Il mosaico è diventato addirittura uno dei simboli nazionali dell’Uzbekistan: fino al 2020, il leone poteva essere visto sul retro della banconota da 200 som (la valuta nazionale uzbeka).

Tilya-Kari Madrasa

Si trova all’estremità meridionale del Registan e risale alla seconda metà del XVIII secolo. Il nome della madrasa è tradotto dall’uzbeko come “dorata“. La decorazione degli interni della scuola presenta infatti una tecnica pittorica con abbondante doratura – kundal. Nel corso dei secoli la doratura fu perduta, ma nel 1979 è stata completamente restaurata.

Moschea Bibi Khanym

La costruzione della Moschea Bibi Khanym, una delle più grandi dell’Asia centrale a quel tempo, iniziò nel 1399. Tamerlano ordinò la costruzione della moschea dopo la sua campagna in India, e la chiamò in onore di sua madre. “Bibi” tradotto dal turco significa “signora”, in Oriente così veniva spesso chiamata la madre. La Moschea Bibi Khanym è considerata uno dei capolavori più importanti dell’architettura persiano-islamica. Purtroppo nel XX secolo il maestoso edificio venne quasi completamente distrutto. Ciò che vediamo ora è il risultato di un restauro dei tempi sovietici.

Necropoli di Shah-i-Zinda

Necropoli è un’intera strada di 14 mausolei. In totale, sul territorio di Shah-i-Zinda ci sono 44 luoghi di sepoltura di nobili, capi militari, nonché dei loro figli e mogli. La tomba più antica risale all’XI secolo e contiene la sepoltura del cugino del profeta Maometto, Kusama ibn Abbas. L’ultima costruzione del complesso è un maestoso portale d’ingresso.

Mausoleo di Tamerlano

A Samarcanda si può vedere Mausoleo Gur-e Amir (mausoleo di Tamerlano). Il mausoleo fu costruito nel 1404 secondo il progetto dell’architetto iraniano Muhammad Isfahani per l’amato nipote di Tamerlano, Muhammad Sultan. Lo stesso Tamerlano fu sepolto in una delle sale. Diverse leggende sono associate al sarcofago di pietra ricavato da un unico pezzo di giada nera, in cui riposa il grande imperatore. La più spaventosa è che il sarcofago è maledetto, e se venisse aperto, inizierà una guerra sanguinosa. Per coincidenza nel giugno del 1941 gli archeologi sovietici aprirono il sarcofago e due giorni dopo la Germania nazista ha attaccato l’URSS.

Osservatorio di Ulug Bek

Uno dei più grandi osservatori medievali fu costruito nel 1429 per ordine del sovrano Ulug Bek. Un insolito edificio cilindrico alto 30 metri a quel tempo fu eretto su una delle colline vicino a Samarcanda. Nell’edificio è stato integrato un sestante con un raggio di 40 metri. Gli scienziati dell’Osservatorio Ulug Bek hanno dato un enorme contributo allo studio del cielo stellato. Nel XV secolo furono in grado di determinare la durata dell’anno siderale quasi precisamente. Le loro tavole astronomiche che indicano le coordinate di 1018 stelle erano considerate le più precise esistenti. Sfortunatamente, all’inizio del XVI secolo, i cittadini di Samarcanda smantellarono l’edificio. Solo nel 1908, gli archeologi sotto la guida dello scienziato russo scoprirono le rovine dell’osservatorio. Ora c’è un complesso museale su questo sito.

Mahalla ebreo

Mahalla è un quartiere con vecchi edifici a un piano, di cui erano costituite tutte le città dell’Asia centrale. Questo quartiere centroasiatico a Samarcanda è uno dei più grandi rimasti oggi. Un tempo qui vivevano gli ebrei di Bukhara. Ora gli ebrei sono quasi assenti, ma il quartiere sembra non essere cambiato in ultimi duecento anni.

Bazar di Siab

Uno dei mercati più antichi dell’Asia centrale si trova non lontano dalla moschea Bibi Khanym a Samarcanda. I banchi qui sono pieni di frutta secca, spezie, noci, carne, verdure e molto altro ancora. A tutti è consigliato di assaggiare i locali pasticcini, dolci orientali e deliziosi meloni.

Ulugh Bek, Samarcanda, monumento
Monumento ad Ulug Bek a Samarcanda

Cosa mangiare a Samarcanda durante il viaggio

La principale attrazione gastronomica dell’Uzbekistan è il plov. Questo piatto è così importante che fa parte della lista del patrimonio immateriale dell’UNESCO. A Samarcanda, il plov si mangia solo di mattino e di pomeriggio, di sera si mangia manti o shashlik. Il plov di Samarcanda ha una particolarità: non viene mischiato, grandi pezzi di carne e carote si trovano uno sopra l’altro a strati.

Un altro piatto tradizionale che vale la pena provare a Samarcanda è il pane cotto nel tandoor (forno di argilla). Questo pane fresco e saporito con semi di sesamo, è simbolo di ospitalità e prosperità.

Tra i dolci sicuramente si deve assaggiare halva locale, di cui esistono tantissime ricette nell’Uzbekistan. Halva viene fatta da tahini, la pasta di semi di girasole, con l’aggiunta di burro, miele e noci. Questo dolce è ricco di calorie, ma solitamente prodotto con ingredienti naturali.

Samarcanda è famosa per il suo insolito tipo di ristoranti: “case nazionali”. Si trovano, di solito, in case private, e vi offrono l’opportunità di sentirsi uzbeko, abitante di Samarcanda.

Shopping e regali dal viaggio a Samarcanda

Nei negozi di regali a Samarcanda si può ritrovare ogni tipo di merce artigianale di legna, stoffa, vetro e altro materiale. La maggior parte dei laboratori artigianali si trova nelle antiche madrasa e tutta la merce è realizzata a mano da artigiani locali. Sicuramente i regali più comuni sono ceramiche, tappeti, vestiti tradizionali e vari prodotti alimentari da bazar.

Per fare lo shopping si deve visitare Traditional Handicrafts Market, Urgut Market, Samarkand Textile, galleria d’arte Happy Bird. Vi ci sono raffinati tappeti uzbeki fatti a mano, abiti in stile tradizionale, ceramiche variegate in bianco con blu e marrone con verde, gioielli antichi, quadri ricamati in stile suzani, figurine e grafica.

Bibliografia e approfondimenti

https://www.advantour.com/uzbekistan/
Gli approfondimenti storici:
M. Buttino, Samarcanda. Storie in una città dal 1945 a oggi, Viella, 2015
F. Cardini, Samarcanda. Un sogno color turchese, il Mulino, 2016