La regione del Lago d’Aral, senza dubbi, è un luogo eccezionale che si trova in una grave crisi ecologica. La World Meteorological Association valuta la situazione del Lago d’Aral come il più grande disastro ambientale antropogenico del XX secolo. In 60 anni la superficie del lago è diminuita di più di 70%. Il clima di tutta la regione cambia negativamente: la scomparsa del Lago d’Aral ha influenzato lo scioglimento dei ghiacciai di Pamir e contribuisce al riscaldamento globale. Il terreno vicino Lago d’Aral degrada attraverso salinizzazione: i sali velenosi dalla regione del Lago d’Aral furono trovati persino nel sangue dei pinguini dell’Antartide! Le centinaia di specie di animali e pesci sono scomparsi dalla regione di Aral; 12 specie di mammiferi, 26 specie di uccelli e 11 specie di piante sono oggi in via di estinzione.
Fino alla metà del XX secolo il Lago d’Aral era il quarto lago più grande del mondo. Negli anni ’60 del scorso secolo, il livello dell’acqua nel Lago d’Aral, a causa dell’abuso delle risorse idriche da parte dell’uomo, iniziò a scendere. Questo fenomeno continua ancora oggi. Se si guarda le fotografie del mare dai satelliti, scattate negli anni ’80, e le fotografie fatte oggi, la differenza è spiacevolmente evidente. Fino alla metà del XX secolo il Lago d’Aral era il quarto lago più grande del mondo.
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Lago d’Aral: Posizione Geografica e Dimensioni Storiche
Il Lago d’Aral si trova nella parte settentrionale dell’Asia centrale, entro i confini dell’Uzbekistan e del Kazakistan. Fino al 1960 copriva una superficie di 68 mila km² con un volume di 1000 km³ d’acqua.
In queste dimensioni, il Lago d’Aral occupava il secondo posto nel mondo tra i laghi interni più grandi dopo il Mar Caspio, e il quarto posto tra i laghi più grandi del mondo dopo il Lago Superiore (Canada, USA) e il Lago Vittoria (Tanzania, Kenya, Uganda). Per la sua grandezza e l’acqua salata Lago d’Aral era chiamato anche Mare d’Aral.
Oggi rimane ben poco di questo mare. Il livello dell’acqua è sceso di oltre 20 metri e la superficie si è ridotta talmente che il mare non esiste più bensì ci sono comparsi vari laghi piccoli che continuano a prosciugarsi. In alcuni luoghi la salinità dell’acqua del lago ha raggiunto i 60 grammi per litro. Sulla piccola isola Vozrozhdenie una volta si trovava il centro sovietico segreto per le sperimentazioni e la ricerca su varie malattie. Oggi l’isola Vozrozhdenie è diventata la penisola e può compromettere la salute della popolazione vicina. La popolazione di circa 5 milioni abita nelle vicinanze del lago dove si svolge oggi la catastrofe ambientale.
Il mare stesso è circondato da tre deserti: Kyzylkum a est, Karakum a sud, l’altopiano di Ustyurt a ovest. Le steppe kazake confinano con il mare da nord. Ora Lago d’Aral è sempre più spesso chiamato Aralkum, ovvero il deserto d’Aral.
I due immissari principali di Aral, Amu Darya e Syr Darya, attraversano i confini di 6 paesi. All’inizio degli anni ’50 la portata totale di entrambi i fiumi nell’Aral era di 100 km³ dell’acqua all’anno, ora nel lago d’Aral entrano solo circa 3 km³ all’anno.
Lago d’Aral: etimologia e storia
Il nome Lago d’Aral apparve alla fine del XVII secolo. Nella lingua turca suonava come Aral-Tengiz e significava “mare delle isole” o “mare dell’isola”: Aral – “isola”, Tengiz – “mare”. Si ritiene che questo nome sia dovuto al gran numero di isole nel delta dell’Amu Darya (il fiume principale che nutriva il lago) in quel momento. Il numero totale di isole nel Lago d’Aral prima del 1961 era 1100. La loro superficie totale prima del prosciugamento era di 2230 km². Tra questi c’erano 12 grandi isole, come Barsakelmes, Kokaral, Lazarev, Vozrozhdenie, ecc.
Il Lago d’Aral è stato sotto l’influenza antropica per migliaia di anni. Già nell’antichità, nel IV-VI secolo a.C. e., l’irrigazione è stata sviluppata nella regione del Lago d’Aral, i resti dei canali di irrigazione artificiali sono distribuiti su una vastissima area. Nei secoli XIII-XIV d.C. e. il mare divenne significativamente meno profondo. Presumibilmente il motivo fu l’invasione mongola dell’Asia centrale: i mongoli hanno distrutto i sistemi d’irrigazione costruiti da abitanti del regno di Khorezm, e Amu Darya, il fiume che nutriva Aral, si diresse lungo il letto di Uzboy verso il Mar Caspio. A metà del XVII secolo l’Amu Darya si diresse nuovamente verso l’Aral e il livello del mare tornò ai livelli precedenti.
Nel 1717, l’esercito russo guidato dal principe Aleksander Bekovich-Cherkasskij marciò verso la città di Khiva, da questo momento cominciarono l’interesse dell’impero russo nella regione e le spedizioni scientifiche nel Lago d’Aral. La prima di queste spedizioni avviene nel 1849, guidata da A. Butakov. Nel 1850 in Russia fu pubblicata la mappa del Lago d’Aral. I russi iniziarono a sviluppare attivamente la pesca commerciale. Nel 1905, i commercianti russi crearono la società per azioni “Khiva” nella città di Aralsk (Kazakistan) e portarono la pesca su scala industriale. Le reti dei pescatori catturavano il salmone d’Aral, il barbo, l’orata, la carpa, la lasca e altri. Negli anni migliori, nel Lago d’Aral venivano catturate 50 mila tonnellate di pesce.
Perché il Lago d’Aral è Scomparso? Cause Storiche e Antropiche
Ancora in epoca del dominio dell’impero russo, cioè prima del 1917, lo scienziato russo A. Voejkov propose di intensificare l’utilizzo dei fiumi Amu Darya e Syr Darya per l’irrigazione. Il Lago d’Aral privato dalle acque di fiumi sarebbe destinato alla scomparsa e segnerebbe la “vittoria di intelletto e arte umani”. Però non era l’impero russo bensì l’Unione Sovietica ad attualizzare il piano di Voejkov.
Il primo calo significativo del livello dell’acqua fu registrato nel 1961. Ciò è dovuto principalmente al crescente utilizzo dell’acqua per i bisogni dell’agricoltura. L’URSS aveva bisogno del cotone per l’industria leggera, per la produzione di munizioni e carburante per i missili. La regione ideale per la sua coltivazione era l’Asia centrale. Turkmenistan, Uzbekistan e Kazakistan, che facevano parte dell’URSS, divennero il suo “granaio di cotone”. Per irrigare i campi di cotone veniva utilizzata l’acqua dei fiumi Amu Darya e Syr Darya. Nel 1959 iniziò la costruzione del canale Karakum sull’Amu Darya, che deviava annualmente fino a 13 km³ d’acqua verso Turkmenistan.
La lunghezza totale della rete d’irrigazione è stata di 315,8 mila km negli anni ’80. Nello stesso tempo fertilizzanti, prodotti chimici tossici e pesticidi venivano utilizzati in quantità inaudite, scaricati nei fiumi e portati nel Lago d’Aral.
Le vere cause della scomparsa del Lago d’Aral
- La decisione di sacrificare il Lago d’Aral per lo sviluppo della coltivazione del cotone.
- Le reti d’irrigazione furono sviluppate in modo intensivo ed irrazionale.
- I canali non erano rivestiti di materiale impermeabile.
- Le acque di drenaggio, piene di pesticidi e fertilizzanti, venivano scaricate nei fiumi.
I risultati del disastro ambientale del Lago d’Aral
- Lago d’Aral è scomparso come ecosistema e continua a ridursi in dimensioni. Nel 1985, il livello del lago d’Aral scese al livello critico di 41 m, dopodiché lo stretto di Berg si prosciugò e il mare fu diviso in due bacini isolati. Il bacino settentrionale è Piccolo Aral con un’area di circa 3000 km², in cui confluisce il Syr Darya; il bacino meridionale è Grande Aral in cui confluisce l’Amu Darya. Oggi approssimativamente il livello dell’acqua nell’Aral è di circa 28 metri e l’area è di soli 7 mila km².
- La fauna e la flora dell’intero bacino dell’Aral sono gravemente diminuite. Delle 173 specie animali, solo 38 sono sopravvissute. Gli animali come caracal turkmeno, pecora turkmena o varanus caspius sono in via di estinzione. Non ci sono rimasti più pesci nel Grande Aral. Nel 2013 nel Piccolo Aral ci stavano 13 specie di pesci.
- Il degrado e l’inquinamento del terreno. Il prosciugamento del lago d’Aral portò ad una forte desertificazione della regione dell’Aral e provocò la salinizzazione delle sue terre. Nel 2000, nel bacino del Syr Darya si erano prosciugati 750 mila ettari. Esiste un grave problema di inquinamento: le sostanze per fertilizzare i terreni, contenenti cloruri e solfati, finivano sul fondo del lago d’Aral. Dopo che il mare si prosciugò, il vento cominciò a trasportare la sabbia inquinata e contaminare i terreni.
- Il sale e la polvere dannosi. Le tempeste del polvere caratterizzanti di questa regione ogni anno sollevano dai 60 ai 100 milioni di tonnellate di polvere e sale dal fondo del Lago d’Aral. I depositi di tale sale contengono grandi quantità di pesticidi, erbicidi e fertilizzanti. Sali velenosi della regione dell’Aral sono stati trovati nel sangue dei pinguini dell’Antartide, sui ghiacciai della Groenlandia ecc. Le tempeste di polvere provocano il processo di desertificazione secondaria.
- La salute delle persone minacciata. Tra gli abitanti della regione d’Aral aumentano i casi di malattie oculari e respiratorie, anemia, diabete, malattie oncologiche. Dagli anni ’60, I casi della malattia coronarica sono aumentati di 18 volte, della polmonite di 19 volte e della bronchite cronica di 30 volte. La scarsa qualità dell’acqua porta ad un aumento delle malattie renali.
- La città segreta per le sperimentazioni abbandonata. Uno dei pericoli gravi è la trasformazione dell‘Isola Vozrozhdenie in una penisola. In epoca sovietica, sull’isola si trovava la città chiusa di Aralsk-7 (Kantubek). Lì esisteva un centro per lo studio delle malattie come antrace, peste bubbonica, brucellosi, tularemia. Spore di antrace si trovano ancora nel terreno, in particolare nei resti di animali morti.
- Il disastro economico. Il prosciugamento del Lago d’Aral fu un duro colpo ai porti di Aralsk, Muynak e Kazakhdarya. Fino agli anni ’70, oltre 60 mila persone erano impiegate nella pesca. Alla fine degli anni ’80, la cessazione della pesca a causa del prosciugamento del mare causò una disoccupazione di massa tra la popolazione locale. Le perdite totali dirette e indirette derivanti dal disastro ambientale nella regione del Lago d’Aral sono stimate in 144,83 milioni di dollari.
Prospettive per il futuro
Secondo gli scienziati è impossibile di tornare il Lago d’Aral nel suo volume pieno. Si considera che Grande Aral dovrebbe stabilizzarsi intorno a 21 metri ed una superficie di circa 2560 km². Per la grande quantità del sale diventerà un analogo del Mar Morto. Le tendenze di sviluppo del Piccolo Aral portano gli scienziati a credere che si trasformerà gradualmente in bacino con l’acqua dolce.
La situazione potrebbe essere significativamente migliorata aumentando il controllo sul consumo di acqua in agricoltura e con la modernizzazione dei sistemi di irrigazione. Tuttavia, il costo di tali lavori supera miliardi di dollari che i governi di Uzbekistan e Kazakistan non sono pronti a fornire.
Kristina Malysheva
Approfondimenti e fonti
I film documentari:
Aral sea. The difficult return of water
Aral. The lost sea
I libri:
Pipe Dreams: Water and Empire in Central Asia’s Aral Sea Basin
Imperial Desert Dreams: Cotton Growing and Irrigation in Central Asia, 1860–1991
The Aral Sea Basin: Water for Sustainable Development in Central Asia
L’articolo BBC sull’isola Vozrozhdenie