Il borgo di Brienza
L’antico borgo di Brienza è uno dei luoghi più incantevoli e caratteristici della regione della Basilicata. Il paesaggio, che si estende tutto attorno al piccolo paesino, è di una bellezza folgorante; difatti, la vera protagonista di queste terre è proprio la natura che, circondando di verde il borgo, regala ad ogni visitatore un panorama unico e spettacolare.
Il Castello Caracciolo
Di questo magnifico borgo medievale ad attirare l’attenzione è, senza alcuna ombra di dubbio, il maestoso castello che sorge sulla cima rocciosa della circostante valle del Melandro.
Le vicende del castello e di tutta la cittadina montana di Brienza sono profondamente legate alla storia dell’antica e nobile Famiglia Caracciolo, un ramo dei Caracciolo di Napoli, ovvero una delle dinastie più potenti e di rilievo del Meridione italiano, la cui origine risale al X secolo.
Questa prestigiosa famiglia fece del piccolo borgo di Brienza un centro rinomato e produttivo. I Caracciolo furono i proprietari del feudo e dell’antica fortezza fino al 1857. Dopo l’estinzione della loro dinastia ci furono diversi proprietari e amministratori che però trascinarono il maniero in un lento ed inevitabile declino.
Ma questa antica fortezza angioina non è stata solo la dimora di qualche signore potente, essa custodisce e gelosamente conserva con sé dei segreti e delle leggende che sicuramente stuzzicheranno l’interesse e l’attenzione degli appassionati del genere.
La leggenda di Bianca da Brienza
Si narra che intorno alla metà del 1300, proprio nel castello di Brienza, vi abitasse una donna bellissima chiamata Bianca. Ella non era una dama qualsiasi, non era una donna comue: oltre ad essere conosciuta per la sua grazia ed eleganza, Bianca si distingueva dalle altre gentildonne del suo stesso rango per essere una grande amante del lusso e dei gioielli. Le piacevano la bella vita e le ricchezze.
Questa bella dama, infatti, amava accogliere nel castello i suoi ospiti e amici più cari dando delle grandi feste. Musiche, danze sfrenate, vestiti impreziositi da ricami pregiati, stoffe preziose come la seta provenienti dall’antico e lontano Oriente e fiumi di monete d’oro; durante questi ricevimenti ci si lasciava andare ad ogni genere di sfarzo, lusso e ostentazione.
Bianca partecipava a queste feste indossando sempre dei meravigliosi gioielli di cui andava molto fiera e che erano ammirati da tutti coloro che prendevano parte a questi eventi.
La leggenda narra che il suo immenso tesoro fosse custodito in una stanza segreta del castello che possedeva precisamente 365 stanze, una per ogni giorno dell’anno. La stanza in questione era la numero 366 ed era, per ovvie ragioni, inaccessibile, segreta e ben nascosta da occhi indiscreti e nemici. Solo Bianca e la sua ancella fidata erano a conoscenza del tragitto per accedervi.
Sfortunatamente, un giorno, mentre viaggiava verso Amantea, Bianca fu rapita da dei pirati che la portarono ad Algeri. Lì un ricco pascià si innamorò perdutamente di lei e la volle con sé a tutti i costi, tenendola per sempre lontana dal suo amato borgo. Da allora non si seppe più nulla di Bianca da Brienza, né di lei, né del suo tesoro. Forse la donna non riuscì più a tornare nel suo amato borgo e per molto tempo la gente del castello pianse la sua scomparsa.
Si racconta che il suo tesoro sia ancora nascosto in quella segreta stanza del castello e che fa ancora gola a molti. Numerosi probabilmente sono stati coloro che invano hanno tentato di perquisire ogni angolo della fortezza di Bianca per accedere al suo inestimabile tesoro.
Chi riuscirà a trovarlo? E voi, cosa fareste? Vi mettereste in gioco alla ricerca del tesoro nascosto?
Luna Scotti
Sitografia
http://lucaniamia.altervista.org/mitieleggendedellalucania.html
http://www.yousapiens.it/tempolibero/Turismo-Puglia-e-Basilicata/