Mitologia giapponese: cos’ha questa cultura di tanto affascinante e caratteristico? Quali sono le sue origini? Sono tante le domande che ci si pone nei confronti di quella che sembra essere una delle più grandi culture del mondo.
La mitologia Giapponese nasce insieme alla filosofia e alla religione primitiva professata prima ancora della diffusione della religione Buddhista ossia lo Shintoismo (letteralmente significa Via degli Dei). Il duplice termine con cui inizialmente si alludeva a tale religione è Kami-no ossia Dottrina degli Dei ove Kami, termine molto generico, rappresenta la potenza sovrumana di coloro che abitano sia in cielo sia in terra e di cui si parla molto nei testi sacri antichi. Secondo le antiche scritture tutto il Giappone è stato consacrato dalla presenza di questi spiriti onniscienti e onnipotenti che risiedono ovunque in natura: tutto è kami e non esiste libero arbitrio poiché sono stati i Kami a diffondere nel cuore degli uomini l’idea del bene e del male, della giustizia e dell’ingiustizia educandoli secondo le leggi che regolano la natura.
Le divinità più famose
Aizen-Myoo: è la divinità dell’amore delle prostitute, dei signori feudali, dei cantanti e musicisti che aveva il potere di placare le passioni umane e di stimolare sentimenti di pietà ed altruismo verso il prossimo.
Gaki: vengono definiti spiriti affamati che mantengono l’equilibrio del mondo intero. Nei monasteri zen si era soliti fare una piccola offerta di cibo ai gaki prima di cominciare a mangiare.
Sambo kojin: è il dio giapponese della cucina. Secondo le leggende ha due faccia e tre paia di mani “per mangiare meglio”.
Hasu-Ko: Hasu-Ko è la figlia del loto, una giovane ragazza che morì d’amore per il suo promesso sposo. In realtà la donna non conobbe mai quest’uomo poiché il suo spirito rubò il corpo della sorella Kei per un anno costringendo lei e il suo fidanzato a vivere come amanti. Kei però si ammalò e, al termine dell’anno, Hasu-ko portò il suo innamorato nella sua vecchia casa e disse ai suoi genitori di essere disposta a morire definitivamente purché gli avessero fatto sposare sua sorella. I genitori acconsentirono e quando il suo spirito si dissolse, Kei tornò in sè e vissero felici per sempre.
Jikininki: sono demoni divoratori di cadaveri. Precisamente, si tratta degli spiriti di donne e uomini morti la cui ingordigia impedì che la loro anima raggiungesse la pace eterna costringendoli a vivere una mezza vita divorando i cadaveri. Una leggenda racconta di un sacerdote dal carattere deciso di nome Muso Kokushi il quale un giorno stava vegliando il cadavere di una persona. Improvvisamente giunse un Jikininki per divorare quel cadavere con violenza ma le preghiere del sacerdote liberarono l’anima del demone facendogli trovare pace eterna.
Kanbarinyudo: Kanbarinyudo è il il dio delle toilette. Egli veniva invocato in prossimità del capodanno dicendo: “Kanbarinyudo hototogisu“. Con tale preghiera ci si premuniva contro spiacevoli incontri nei momenti di intimità nella toilette.
Kiyo: Bella cameriera delle leggende giapponesi. Kiyo lavorava in una sala da tè e, un giorno, un sacerdote che era solito andare spesso lì si innamorò di lei. Dopo qualche mese il sacerdote vinse la propria passione e si astenne da ulteriori incontri così Kiyo si alterò tantissimo e cercò vendetta attraverso le arti magiche: si tramutò in un drago e volò fino al monastero in cui viveva il sacerdote. Questi la vide arrivare e si nascose sotto la campana del tempio ma il drago, con un grande getto di fuoco, fuse la campana e uccise il sacerdote. In questo modo il sacerdote fu punito perché non avrebbe dovuto permettere al suo desiderio di distoglierlo dal suo principale dovere.
Sabrina Mautone
Fonti
Curiosità: La cultura del Samurai
Ulteriori informazioni: La filosofia Giapponese
Fonte immagini: Google
La mitologia Giapponese: Giappone