Era il 1990 quando Michael Crichton scrisse il romanzo fantascientifico Jurassic Park, che fece guadagnare allo scrittore statunitense ben due milioni di dollari addirittura prima che fosse pubblicato. La Universal Studios, uno dei maggiori studi cinematografici statunitensi, infatti, ne acquistò i diritti intuendone il grande successo che avrebbe avuto la trasposizione cinematografica. Il film Jurassic Park, diretto da Steven Spielberg, approdò sul grande schermo nel 1993, aggiudicandosi tre premi Oscar e numerosi altri riconoscimenti e nomination. I due sequel, Il mondo perduto – Jurassic Park (1997) e Jurassic Park III (2001) non sono stati altrettanto fortunati, giudicati prodotti di gran lunga inferiori al primo.
Nel 2015 il quarto capitolo della saga, Jurassic World.
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Dopo Jurassic Park si “salta” a Jurassic World
Jurassic World sarà distribuito nelle sale cinematografiche italiane l’11 giugno e in quelle statunitensi il giorno seguente. La regia è stata affidata a Colin Trevorrow, praticamente sconosciuto in Italia visto che la sua unica commedia non è stata distribuita nel nostro paese. «Abbiamo tralasciato il secondo e il terzo episodio che si svolgevano in un’altra isola, il nostro è un sequel soprattutto del primo. Dovevamo accontentare i fan ma non far sentire escluso chi non avesse visto i precedenti film», dichiara Trevorrow.
Dunque Jurassic World si presenta come una cesura rispetto al secondo e al terzo capitolo. Più che un Jurassic Park IV, potrebbe essere visto come un’idea completamente nuova e l’inizio di una nuova saga, anche se il regista Trevorrow è restio a parlare di un sequel di Jurassic World, osservando che «serve una nuova visione per portare davvero qualcosa di originale altrimenti non vale la pena girarlo».
Il desiderio di Hammond si realizza: arriva il Jurassic World
Come la maggior parte di noi ricorda, nel primo film lo scienziato John Hammond voleva aprire un parco divertimenti in cui le attrazioni fossero dei veri dinosauri. In Jurassic World, il progetto di Hammond è stato attuato da diverso tempo, tanto che cavalcare creature preistoriche è diventato la norma: per vivacizzare le cose viene creata una specie nuova, l’Indominus Rex.
Nomen omen, come dicevano i latini. L’aggettivo indominus significa indomabile, feroce, un campanello d’allarme abbastanza evidente. L’Indominus Rex, infatti, non si lascia addomesticare, mettendo in pericolo migliaia di visitatori. L’uomo che cerca di avere la meglio sulla natura con tragiche conseguenza è il tema portante della saga e in proposito il regista evidenzia come gli errori vengono ripetuti, se in ballo c’è il denaro.
Chris Pratt, un punto di vista interno
Il personaggio principale, stavolta, è interpretato Chris Pratt – protagonista del film Guardiani della Galassia (2014) – che si è dichiarato grande fan di Jurassic Park. L’attore era inizialmente scettico all’idea di un quarto episodio: innanzitutto egli stesso non ha apprezzato molto il secondo e il terzo, inoltre non voleva recitare in un film voluto dalla Universal solo per motivi economici. Pratt, tuttavia, dopo dieci minuti di conversazione con Trevorrow, è rimasto colpito dalle idee del regista, molto influenzate da Spielberg. Secondo Pratt, Trevorrow tratta sia del rapporto uomo/natura che di quello uomo/scienza e di come quest’ultimo sia cambiato nel tempo.
Sono i dinosauri, inoltre, il punto focale della storia, e non gli umani. Non più creature necessariamente cattive, ma dotate di personalità e in grado di essere leali al proprio alfa. Novità del film è certamente costituita dalla relazione del personaggio di Pratt, Owen Grady nel film, con un gruppo di dinosauri. Echo, Charlie, Delta e Blue sono dei velociraptor fedeli a Grady, specie che nei precedenti film era stata la più temuta, nonché principale antagonista, mentre in Jurassic World fanno addirittura parte della security del parco.
La girosfera e il parco acquatico
Nonostante Spielberg sia solo produttore esecutivo, la sua firma è evidente. Chris Pratt sottolinea come Trevorrow abbia fatto un film con lo stile e le tecniche di Spielberg, ricreando soprattutto la sua capacità di generare tensione e suspense. La girosfera, una delle attrazioni del parco divertimenti è, infatti, un’idea di Spielberg, il quale voleva che le persone potessero seguire i dinosauri più liberamente. La girosfera è una sfera di vetro trasparente che consente ai turisti di osservare i dinosauri a distanza ravvicinata. Pericoloso, soprattutto se la sfera si rompe e gli occupanti «rotolano come un gatto con il gomitolo di lana», parole di Trevorrow.
Nel trailer del film, oltre alla girosfera, si vede un’altra delle attrazioni del Jurassic World: una vasca con una sorta di dinosauro acquatico, il quale anziché saltare in un cerchio e giocare con delle palle, come i delfini, divora uno squalo sospeso sull’acqua. La scena è stata ispirata dal film Lo squalo (1975) di Spielberg.
Top o flop?
Dopo ventidue anni dal primo capitolo, Jurassic World è sicuramente molto atteso. Il primo film della saga ha fatto innamorare milioni di spettatori, che sono rimasti delusi già nel 1997 e nel 2001. Jurassic World sarà l’ennesimo sequel girato per un incasso sicuro, o dovrà essere inserito nella classifica dei migliori sequel della storia del cinema? Lo scopriremo l’11 giugno.
Francesca Santoro
Fonti
http://www.vocenuova.tv/news/744-chris-pratt-fa-tornare-i-dinosauri-con-jurassic-world.html
http://www.bestmovie.it/news/jurassic-world-ecco-i-velociraptor-allopera/384862/
http://www.nzherald.co.nz/entertainment/news/article.cfm?c_id=1501119&objectid=11459225
http://www.ew.com/article/2015/04/08/jurassic-world-ew-preview
Internet Movie Database – Jurassic World