Gli spari sono tanti ma per fortuna niente e nessuno è vittima dell’arte di Alan Sailer. Fotografo e non cecchino come alcuni avrebbero potuto pensare, dotato di una fantasia ed un estro invidiabili, con la sua fotocamera e qualche esplosione ben architettata dà vita a veri e propri capolavori. Alan Sailer, americano d’origine, è certamente in grado di divertirsi con poco e soprattutto fa qualcosa che in molti, soprattutto durante periodi particolarmente stressanti vorremo fare: distrugge ciò che lo circonda.
Distruggere forse è una parola grossa ma effettivamente dopo un proiettile di gomma ad altissima velocità dei bersagli non restano che residui sparsi nella stanza. In questo caso il suo laboratorio creativo è un garage, all’interno del quale è possibile trovare un’attrezzatura particolarmente sofisticata ma paradossalmente fatta in casa; ci riferiamo in particolare a luci e flash di altissima intensità che permettono di raccogliere in maniera perfettamente sequenziale, cogliendo l’attimo fondamentale d’impatto, le mille forme e distorsioni che si vengono a creare intorno e sull’ormai defunto e sfortunato oggetto scelto.
Il lavoro dell’artista si basa principalmente su sinergia e coordinazione di movimenti, non sono difficili da compiere ma fondamentale è che l’uno non preceda l’altro. Azionare il fucile dal quale proviene il proiettile e immediatamente dopo immortalare il tutto con l’immancabile amica di mille scatti. Gli effetti che derivano dalla poliedrica e molto spesso colorata scomposizione di queste immagini sono molto suggestivi, lo sfondo nella maggior parte dei casi è sempre colorato ma anche gli oggetti nascondono dentro di se molteplici fasci di luci.
La curva creativa di Alan Sailer ha seguito un percorso ascendente dato che inizialmente i suoi bersagli preferiti erano principalmente vegetali, frutta ed ortaggi, pieni di colori vivaci e di dettagli interni che catturati al microsecondo diventano importanti tasselli del puzzle finale dinanzi agli occhi di chi guarda. Particolare successo ha riscontrato una serie incredibile di foto intitolata The War Against Christmas, dimostrazione di un efferato accanimento nei confronti dei simboli del natale, in particolare le sferiche palli dell’albero.
Al fine di ottenere dei risultati particolarmente suggestivi, Alan Sailer quasi sempre riempie gli oggetti che colpirà con polveri o liquidi colorati, in grado di generare artifici accattivanti. Sicuramente non ci troviamo dinanzi ad un pioniere di questo genere creativo, l’arte esplosiva o high speed photography è un genere abbastanza diffuso da molto tempo, ma c’è da riconoscere l’indiscutibile merito di questo fotografo americano di riuscire a generare immagini così belle da vedere.
L’interpretazione dal punto di vista coscienziale e sentimentale di un artista come Alan Sailer è strettamente soggettiva, qualcuno potrebbe dire che si tratta di un uomo arrabbiatissimo, qualcuno potrebbe anche definirlo un folle, ma riflettendoci è bene considerarlo solo un artista in grado di darci una visione diversa e forse più divertente del mondo circostante.
Vincenzo Morrone
Fonti: Focus.it, enpundit.com