Azzurrina è la protagonista di una delle leggende più intriganti d’Italia, ambientata nella rocca di Montebello, che ha ispirato anche un film
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Una strana bimba dalla pelle pallida…
“Anno dopo anno, i colori di quel mondo e di quella storia iniziarono a spegnersi. I ricordi divennero polvere nella mente dei posteri ed il tempo ne approfittò per continuare indisturbato il suo corso. Passò un secolo. Montebello cambiò i propri signori regnanti. I nuovi castellani vennero a conoscenza, dalle voci dei più anziani, di una vecchissima leggenda legata alla rocca. Parlava di una strana bimba dalla pelle pallida ed i capelli azzurri. Durante certi giorni, all’imbrunire, un flebile lamento sembrava provenire dal nevaio. Era appena percettibile e bisognava essere molto attenti per udirlo.”
La “vecchissima” leggenda romagnola legata alla rocca di Montebello ha come protagonista una bimba di appena sei anni conosciuta da tutti con il soprannome di Azzurrina.
La storia di Guendalina Malatesta
Guendalina Malatesta – questo era il suo vero nome – era la figlia di Ugolinuccio, feudatario di Montebello verso la fine del 1300, e Costanza Malatesta. Guendalina era una bambina albina e nel Medioevo l’albinismo, come anche altre “insolite” caratteristiche fisiche, era spesso associato ad eventi di natura magica e diabolica. Proprio per questo, per amore della propria giovane figlia, Ugolinuccio cercò di proteggerla dalle malelingue incaricando due delle sue guardie di tutelarla al meglio. Ma due uomini qualsiasi non avrebbero potuto di certo frenare la perfidia della gente che presto o tardi iniziò ad accusare Guendalina di essere una creatura del demonio, una strega. Venne così affidato allo speziale il compito di preparare una tintura per la bimba. La rudimentale tintura e la scarsa capacità dei capelli albini di trattenere il pigmento donarono alla chioma della giovane un riflesso azzurrastro da cui nacque il soprannome di Azzurrina, ben noto ad ognuno di noi.
Azzurrina era solita trascorrere le sue giornate chiusa nelle mura del castello, accompagnata dalle sue guardie e con una semplice palla fatta di pezza e spaghi a farle da gioco. Nonostante ciò, lei era una bimba felice e si poneva ben poche domande riguardo la sua particolare situazione. Accadde però che il 21 giugno 1375, durante un temporale, la sua cara palla di pezza ruzzolò giù per una scala che conduceva alla ghiacciaia, una sorta di cantina. Le due guardie, sapendo che quella stanza aveva una sola via di entrata, non si preoccuparono quando videro Azzurrina lanciarsi all’inseguimento della palla. Poco dopo si sentì un grido provenire giù dalla scala… un grido e niente più. I due uomini corsero subito a vedere cosa fosse successo alla giovane, ma una volta scesi non trovarono nulla: di Azzurrina non vi fu più traccia.
Ugolinuccio, una volta rientrato nel castello, non vedendo più la sua amata figlia, condannò a morte le due guardie.
Azzurrina e le sue apparizioni
Nel 1989, dopo la restaurazione del castello, fu istituita la visita notturna alla rocca. Dopo due anni dall’apertura delle porte del castello, le visite di notte divennero un evento che andava ben oltre delle sciocche fantasticherie.
Delle troupe televisive della Rai nel 1990 e nel 1995 effettuarono alcune registrazioni in cui si riusciva a sentire distintamente il pianto di una bambina.
Durante il solstizio del 1995, l’università di Bologna, sempre più interessata a questa misteriosa storia, riuscì a registrare anche il rumore del rimbalzo della famosa palla assieme alla voce di Azzurrina mentre pronuncia la parola “mamma”.
Ogni cinque anni in occasione del solstizio d’estate, quindi, è possibile sentire riecheggiare la voce della giovane bambina.
Il film su Azzurrina
L’interesse per questa leggenda è divenuta tale da aver ispirato un film riguardante la misteriosa storia di Azzurrina. Il film è diretto da Giacomo Franciosa e si chiamerà “Il Castello di Azzurrina”. A metà tra un horror ed un fantasy, il film si presenta come un documentario.
Il regista Giacomo Franciosa e i membri dello staff hanno raccontato di aver avuto un rallentamento durante le riprese a causa di alcune problematiche sia durante le fasi delle riprese sia durante la post produzione. Forse Azzurrina voleva comunicare qualcosa?
Luna Scotti
Sitografia
https://www.wired.it/play/cultura/2014/07/04/il-castello-di-montebello-e-il-fantasma-di-azzurrina/