Quo vado, il nuovo film di Checco Zalone

Torna al cinema uno degli interpreti più discussi ma anche più amati degli ultimi anni: Checco Zalone. La sua ultima fatica sarà intitolata Quo vado ed è il film su cui maggiormente scommette la società Medusa.

Il titolo è un chiaro riferimento alla celebre locuzione latina Quo vadis? – dove vai? – che dà il nome al libro del polacco Henryk Sienkiewicz, da cui sono state tratte anche quattro trasposizioni cinematografiche, l’ultima (e la più famosa) nel 1951 diretta da Mervyn LeRoy.

Di cosa parlerà Quo vado?

Queste le dichiarazioni del comico: “Racconto la storia dell’ultimo fortunato, che sono io, che ha il posto fisso, inamovibile, finché arriva la riforma e viene messo in mobilità. È l’odissea di quest’uomo che pur di non lasciare il suo posto fisso è disposto ad andare sino in Norvegia. Da un ufficio a tre metri da casa affronta un cambio radicale di vita che lo porterà in un una cultura totalmente diversa da quella italiana, fatta di gente virtuosa, civile, efficiente, dove il welfare è molto forte. Però sono tutti depressi. E si uccidono. Perché? Lo scoprirete vedendo il film.”

“Per la prima volta giriamo all’estero. Si parte dalla Puglia, poi la mobilità mi porterà a Lampedusa, fra i profughi, poi in Val di Susa fra i No Tav. Poi in Sardegna. Fino a quando verrò spedito vicino al Polo Nord”. Sono previste, come sempre, canzone inedite che accompagneranno la pellicola: “Per ora ho solo una canzone in inglese un po’ maccheronico e un’altra che vorrei fare come un pezzo di Adriano Celentano, chiamata La prima repubblica non si scorda mai“.

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Il precedente film che vede protagonista il comico pugliese, Sole a catinelle, è stato il più visto per numero di spettatori in Italia ed il secondo – dietro al kolossal Avatar – per incasso, dopo aver conquistato oltre 50 milioni di euro. Più che positive le statistiche anche della seconda pellicola, Che bella giornata, al quarto posto dei più visti dopo Titanic.

Dati questi presupposti, è ovvio che la casa di distribuzione Medusa punti tanto sul successo – quasi scontato – di Quo vado. L’obiettivo è quello di conquistare nuovi record, superando innanzitutto se stessi e poi l’opera di James Cameron che, però, uscì nelle sale anche nella versione 3d (quindi ad un prezzo del biglietto maggiore).

“Squadra che vince, non si cambia” recita un famoso detto. Alla cabina di regia, infatti, è confermato nuovamente Gennaro Nunziante, regista feticcio di Checco Zalone. Nel cast troviamo Maurizio Micheli (Il commissario Lo Gatto; Rimini, Rimini; Saint Tropez), Eleonora Giovanardi (Italy amore mio; Amo la tempesta), Sonia Bergamasco (Sangue pazzo; La meglio gioventù; L’amore probabilmente), Massimiliano Montgomery, Angelica Napa, Adam Nour Marino, Fabio Casale e lo straordinario Lino Banfi. Il film sarà prodotto da Pietro Valsecchi per la TaoDue.

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Un trionfo al botteghino, quello prodotto da Checco Zalone (nome d’arte di Luca Pasquale Medici), a cui non si riesce a dare una spiegazione: “È vero, i miei film hanno avuto un successo commerciale spropositato. Non so perché, ce lo diranno i sociologi. Probabilmente io e Gennaro lavoriamo bene nel cogliere degli aspetti della società contemporanea. Ma paradossalmente è più la gente comune che lo nota, il critico giustamente non dà valore a questa roba perché ha altri codici, valuta l’immagine, cosa che noi non sappiamo fare. A me manca la fascia media. Io piaccio all’italiano terra terra o a De Gregori, all’intellettuale. Quello di mezzo mi tiene sul… (ride). Però mi piace sentirmi osteggiato da alcuni perché mi dà coraggio”.

Non ci sono ancora date certe per quanto riguarda l’uscita al cinema ma, sicuramente, verrà rilasciato durante il periodo natalizio. Al più, potrebbe essere distribuito agli inizi di gennaio.

Luca Cerbone

Fonti
www.tgcom24.mediaset.it
www.ansa.it
www.repubblica.it
www.filmtv.it