Il blu è un colore caldo: storia e significato del fumetto

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Nel marzo del 2010, ad opera di Julie Maroh, spopola in Francia una graphic novel, vincitrice del premio del pubblico al Festival di Angoulême l’anno successivo : Le bleu est une couleur chaud (Il blu è un colore caldo) è diventato un vero e proprio bestseller in Francia, tanto che il regista, attore, sceneggiatore tunisino Abdellatif Kechiche ha deciso di trarne un film (La vita di Adele) vincitore nel 2013 della Palma d’oro al Festival di Cannes.

Perché il blu è un colore caldo?

Il blu è uno tra i colori notoriamente considerato freddo, il colore del ghiaccio, del mare e del cielo ma ” il blu è diventato un colore caldo” per Clémentine dal momento in cui il suo sguardo, a 15 anni in un pomeriggio qualsiasi incrociò gli occhi blu intenso di Emma, che facevano da specchio ai suoi capelli, blu, proprio come i suoi occhi.

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La storia raccontata tra le pagine a colori di questa graphic novel è molto intima e combattuta, non è certamente la storia d’amore omosessuale in sé a destare stupore ma ad attirare l’attenzione è sopratutto il contesto che si articola tra difficoltà, sorprese e pregiudizi altrui.

Il blu è un colore caldo Emma

Da quel giorno Clémentine, cresciuta secondo regole e dettami che una fetta della società considera “normali” che non contemplano la possibilità di vivere l’amore secondo il proprio gusto e piacimento ma secondo “ciò che è normale in natura”, non smetterà mai di perdersi negli occhi “blu inchiostro” della sua Emma. Quegli occhi blu segneranno la vita di Clémentine per sempre, destabilizzando per un po’ i suoi sogni e la sua intimità.

Emma è stata una vera e propria sorpresa, vissuta con molta intensità ma inizialmente vergogna: l’irrazionalità nel piacere e nell’attrazione verso quei capelli color del cielo, per un po’, lasciano riflettere la piccola Clémentine che poi deciderà di buttarsi a capofitto con tutta sé stessa in questa storia d’amore.

Il blu è un colore caldo, occhi

Il suo è un amore combattuto ma intenso, disapprovato dai genitori e giudicato da molti amici di scuola ma intenso come testimoniano molti degli aspetti della sceneggiatura e sopratutto le celebri e discusse (più nel film che nel fumetto) scene di sesso che però si presentano sempre dolci e romantiche, molto carnali ma sempre attorniate da un’aura di tenerezza. Riecheggiano sempre toni drammatici che si accentueranno sopratutto nelle ultime pagine più che nell’intera narrazione.

Si ricordi che tutto inizia in medias res, lentamente, tutto inizia sulla scia di dolori passati e rancori mai sedati. La sceneggiatura, scheletro della storia, è considerata buona da molti autori, mentre altri, sopratutto italiani, hanno mostrato una totale avversità nei confronti dei disegni considerati estremamente infantili e non ben fatti ma che, a parere dello scrivente, sono egualmente godibili in quanto, nonostante la scarsa tecnica, è proprio quel carattere infantile a conferire personalità alla storia.

Il blu è un colore caldo sogno

Opinione personalissima e lontana da standard tecnici, da interpretare in chiave del tutto soggettiva, chiaramente. Dunque una storia che mira a rompere il ghiaccio, rompere le convinzioni ormai radicate, a rompere la convinzione di una società che reputa indegno e vergognoso un bacio scambiato qualche anno fa tra due ragazze eterosessuali in segno di provocazione ad una delle tante manifestazioni anti-gay in Francia.

Corinne Cocca