Se pensate che i peccati capitali siano una prerogativa dell’uomo e della sua predisposizione all’eccesso e al vizio, ciò vuol dire che non vi siete soffermati abbastanza sul vedere gli animali, anche quelli che condividono le nostre dimore, e i loro comportamenti. Esaminiamo allora alcune peccatori del mondo animale.
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Peccati capitali: ad ognuno il suo
Un famoso detto enuncia “Si dice il peccato, non il peccatore” ma in questo caso è esattamente quello l’intento, ovvero svelare i vizi delle specie ritenute “le più inclini al peccato“.
Superbia
Per superbia si intende la naturale inclinazione di un individuo a considerarsi orgogliosamente superiore agli altri, sprezzante di qualsiasi idea altrui e indifferente nei confronti di altri soggetti ritenuti da lui inferiore. Ecco che tale vizio è riscontrabile in una serie di specie di uccelli abitanti del Sud-Est Asiatico e della Nuova Guinea appartenenti al genere Paradisaeidae. Dai colori sgargianti e dal piumaggio multiforme, essi sono la reincarnazione animale della superbia quando, esibendosi in parate di corteggiamento per le femmine, si mostrano superiori agli altri maschi, orgogliosi del loro piumaggio e delle loro capacità amatorie. Può sembrare strane, ma questi piccoli uccelli sgargianti incarnano uno dei peccati capitali e dal video di seguito si può capire perché vengono ritenuti superbi.
Avarizia
Guardando il film d’animazione “L’era glaciale” chiunque avrà visto l’ingiordigia del piccolo scoiattolo glaciale Scrath nei confronti della sua tanto amata ghiande. Quella forma di ossessione e mania di possesso è ciò che ci permette di definire gli scoiattoli, in particolar modo lo Scoiattolo Rosso(Sciurus vulgaris), come animali avari. Infatti essi prima del grande freddo invernale, tendono a raccogliere un gran numero di noci, spesso in surplus rispetto al numero effettivo che permetterebbe allo scoiattolo di sopravvivere al gelo invernale. Inoltre, essi non si limitano a raccogliere le noci, ma sono anche astuti ladri, arrivando a rubarsele vicendevolmente.
La beffa per questi avari animali è la loro memoria, in quanto essi nascondono le noci nel sottosuolo, dimenticando spesso dove le hanno riposte. Tale dimenticanza dei rossi abitanti dei boschi però è favorevole per l’albero delle noci, che così può permettersi di spargere i propri frutti al suolo, permettendo così la crescita di altri alberi. L’avarizia degli scoiattoli dunque, per quanto sia considerata come uno dei peccatii capitali, è ecologicamente efficiente alla sopravvivenza dei boschi e delle foreste.
Lussuria
Sfrenata, incontrollabile e fine a sè stessa, ecco la definizione della sessualità per la lussuria. L’animale più lussurioso presente al mondo è il Bonobo (Pan paniscus). Questi primati sono i nostri parenti più prossimi insieme allo Scimpanzé e con noi questa specie condivide la possibilità di trarre piacere dal sesso, al di fuori del mero atto riproduttivo. I bonobi infatti praticano varie forme di sesso, dall’orale all’anale, in qualsiasi posizione e praticando rapporti anche fra gli stessi sessi e fra esemplari di età anche molto diverse. In realtà la loro lussuria non è strettamente legata alla perversione dell’atto sessuale, ma il sesso è considerato come un atto pacificante dopo litigi in un branco o per consolidare i rapporti sociali, al pari dell’allogrooming e del dormire negli stessi giacigli. Ecco che un’altro dei peccati capitali è finalizzato a strategemmi sociali e evolutivi ben precisi.
Invidia
Questo è uno dei peccati capitali tipici degli animali che hanno più a che fare con l’uomo, ovvero il cane e il gatto. Quando si introduce un nuovo animale in una casa in cui è già presente un cane o un gatto, il “padrone” di casa può mostrare dei comportamenti “invidiosi” nei confronti delle attenzione date al nuovo arrivato da parte del proprio compagno umano. Sebbene vengano ritenuti spesso come “gelosie” o “invidie” i vari comportamenti sostenuti dai nostri animali domestici sono in realtà espressioni di un disagio nei confronti di una situazione di equilibrio scombussolata dal nuovo arrivato e pertanto devono essere prevenuti, permettendo la giusta integrazione fra animale nuovo e animale/i già presente/i in casa, evitando situazioni di competizione o conflittualità.
Gola
Per gola s’intende quel peccato capitale che consiste nell’abbandonarsi ai piaceri del cibo senza alcun controllo e misura. Questo è quello che accade agli orsi di tutte le specie del mondo quando si imbattono nella scia d’odore di un alveare colmo di miele. Difatti grazie al loro olfatto vengono sospinti verso l’odore fin quando non ne trovano la fonte. Una volta all’alveare, grazie al loro folto pelo, iniziano a banchettare noncuranti delle punture delle api, nutrendosi fin all’ultimo grammo di miele. Essi inoltre possono banchettare con un alveare per giorni senza stancarsi del dolce e inebriante sapore del miele. Ecco che possiamo definire questi grossi plantigradi dei golosi senza ritegno.
Ira
L’animale iracondo per eccezione è l’uomo ma anche il suo parente più prossimo, lo Scimpanzè, non è da meno. Difatti questi animali hanno scatti d’ira verso i conspecifici di altri gruppi, arrivando a formare vere e proprie spedizioni di guerra per sfogare la loro aggressività. Il video sottostante dimostra l’ira di questi animali verso i clan rivali.
In conclusione, sebbene queste siano trasposizione nel mondo animale dei peccati capitali, vediamo che quest’ultimi non sono vere e proprie inclinazioni dell’animo degli animali ma espedienti evoluzionistici per la sopravvivenza della specie. Che siamo noi a rendere peccati questi peccati che di malvagio in natura non hanno niente?
Stefano Capodanno
Bibliografia:
I sette peccati capitali degli animali – Giorgio Celli