Michal Macku, nato il 17 Aprile 1963, è un fotografo contemporaneo cecoslovacco. Terminati gli studi all’Istituto di Fotografia di Praga, egli lavora come freelance dal 1992. Le sue invenzioni riguardanti le tecniche fotografiche l’hanno reso un innovatore nel campo artistico. Michal Macku è il fotografo della trasformazione. La fotografia non è altro che una tela bianca su cui dipingere, lacerare corpi ed esprimere il proprio dramma interiore.
Dopo aver catturato l’immagine con la sua macchina fotografica, si trova di fronte ad un lavoro considerato da egli stesso “a metà”. Sviluppare il negativo e stampare non è abbastanza. Per l’artista ciò che manca è il poter toccare con mano il proprio scatto e renderlo unico. Proprio per questo motivo, Michal Macku è l’inventore della tecnica Gellage. Il termine nasce dall’unione di due elementi che egli utilizza: gelatina e collage. Da ciò ne deriva una sostanza gelatinosa e plastica che permette all’artista di modellare lo scatto a proprio piacimento. Attraverso l’elaborazione, Michal Macku dà un differente significato ad ogni negativo che sottopone a questa tecnica. Ciò significa anche che ogni Gellage è un pezzo unico poiché impossibile da riprodurre in modo identico al precedente o al successivo. Egli preferisce scattare e lavorare su fotografie in bianco e nero sostendendo che l’assenza di colore dia l’idea di una maggiore espressività, oltre che particolari giochi di luce.
Protagonista dei suoi scatti è il corpo. L’artista, infatti, spiega:
“Nella maggior parte dei casi, il soggetto delle mie fotografie è il mio corpo stesso, o parti di esso. Il mio corpo è il mio unico possesso fisico. Affascinante nei suoi contrasti di perfezione e complicatezza, nella sua fragilità e nella sua natura transitoria. Il mio corpo è il veicolo per tutte le mie percezioni. Il mio corpo rappresenta sia un tempio che una prigione per la mia anima, il soggetto più complicato e più intimo che io possa esplorare e scoprire.”
Inoltre, osservando le sue opere, si possono notare i continui rimandi alla scultura, dalla postura allo spazio astratto in cui il corpo viene collocato.
Altre tecniche di Michal Macku
Osservando le sue opere si possono notare i continui rimandi alla scultura, dalla postura allo spazio astratto in cui il corpo viene collocato. Ciò che mette ancor di più in evidenza questo modo di riprodurre la figura umana è la tecnica del Glass Gellage. Essa consiste nell’aggiungere un particolare elemento al Gellage: il vetro. Ad emergere è la tridimensionalità in cui il soggetto fluttua in assenza di spazio e tempo. La trasparenza realizzata attraverso questa tecnica, permette all’artista di modellare a proprio piacimento la fotografia giocando con le sovrapposizioni.
Un’altra tecnica, frutto della genialità di Michal Macku, è il Carbon Print. Il processo di stampa al carbonio dà la possibilità di stampare su diverse superfici. Quest’ultima, nella seconda metà del XIX secolo, era quella più costosa in quanto il processo era davvero difficile che, però, una volta imparato, portava a dei risultati straordinari. Inoltre, Macku applica questo tipo di stampa alla tencica del Glass Gellage.
Ilaria Cozzolino
Fonti
Sito: Michal Macku – Fotografia;Lomography
Immagini: Google