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I Webcomics dal punto di vista degli artisti: Tiziano Tiberia di “Ranocchiate”
La settimana scorsa abbiamo intervistato l’autore di “Ranocchiate”, esponente della nuova generazione di fumettisti indipendenti del Web, riguardo la transizione dal cartaceo al digitale che tanto fa discutere il pubblico di lettori.
Nella prima parte dell’intervista si è discusso principalmente circa la nascita di un webcomic, le influenze dell’autore e lo spirito delle vignette umoristiche che già da tempo circolano sui social networks.
Di seguito, la seconda parte propone un focus sul fumetto digitale dalla prospettiva di un autore, sul rapporto col pubblico di internet e sugli accesi dibattiti che ogni giorno esso genera.
Il Webcomic è dunque da considerarsi la nuova forma di fruizione fumettistica o una corrente parallela e “compressa” del cartaceo?
Tiziano Tiberia ci ha risposto così:
• Perché secondo te, molta gente ce l’ha con i Webcomics? Credi che possa essere un discorso affine all’ormai eterno “Compact Disc vs Download” ?
Bella domanda. Non credo ci sia una risposta univoca, per molti penso solo sia la classica diffidenza verso le novità e i cambiamenti. Osteggiarono la scrittura, osteggiarono la stampa, perché non dovrebbero farlo con i webcomic? Ma non è solo questo. Secondo me quello che spaventa molti “puristi” del settore è che il webcomic è effettivamente uno strumento libero, che da la stessa visibilità a tutti e non solo a un ristretto gruppo di autori “meritevoli”. È diffusa la paura che gli autori di webcomic possano in qualche modo rubare il posto a gli autori “veri e meritevoli”, non si sa bene con quale meccanismo. Si pensa infatti che basti pubblicare qualche scarabocchio sul web per diventare automaticamente famosi come Sio o Zerocalcare, quando invece (e chi un pochino conosce il mondo del webcomic lo sa bene) ci sono centinaia e centinaia di autori, anche bravissimi, che si impegnano e lavorano duro (gratis, non dimentichiamolo) e che probabilmente questa notorietà non la vedranno mai.
Altra cosa è poi che il webcomic spesso ha visto protagonisti autori che hanno delle “mancanze”, specialmente a livello grafico, che ai puristi raramente vanno giù, dimenticandosi però che il fumetto non è solo disegno, ma soprattutto narrazione e voglia di trasmettere un qualcosa: se Sio riesce a far ridere migliaia di ragazzini, significa che è riuscito nel suo intento, nonostante gli evidenti limiti a livello di disegno!
• Credi che il successo di taluni Webcomics rispetto agli altri sia da imputarsi ad una scelta accurata del target? Per chi è diretto dunque Ranocchiate?
Il target è fondamentale per ogni prodotto che si va a proporre, e il webcomic non fa eccezione. Il web poi aiuta molto in questa direzione, dato il contatto diretto con il pubblico, di cui è più facile capire i gusti e gli argomenti preferiti. A mio modo di vedere però il “segreto” del successo di molti webcomic è l’assiduità e la costanza: pubblicare, pubblicare tanto e costantemente, perché il pubblico del web purtroppo tende a dimenticare in fretta. Detto questo, con Ranocchiate credo di rivolgermi a un pubblico di miei coetanei, che magari si rivedono in alcune situazioni: il rapporto di coppia, le amicizie, il lavoro, l’amore per film e fumetti…
• Non sei il solo ad adottare la formula degli animali antropomorfi che conducono una vita da “umani qualunque”. Non hai pensato che il webcomic si stia conformando? In che modo cerchi di tirarti fuori dal marasma di internet e rendere Ranocchiate un fumetto originale?
Quando ho iniziato (2008 circa) i webcomic erano molto meno diffusi e variegati, e di animali antropomorfi ancora ce n’erano pochi (o almeno, non ne conoscevo molti). Il più famoso credo fosse “A Panda Piace…” che però era molto diverso come tematiche. Oggi ce ne sono di più, è vero, ed è facile confondersi. Dal canto mio cerco di fare quello che mi piace senza star troppo a guardare a ciò che fanno gli altri, e di sviluppare un mio stile personale di disegno e colorazione che mi renda facilmente distinguibile dagli altri. Chissà se ci riuscirò mai?
• Lavorare ad un Webcomic probabilmente deve essere particolarmente stressante: quanto tempo impieghi per disegnare e renderizzare una striscia e quanto invece per farla circolare sui siti e sui social networks?
Stressante, lo hai detto. Stressante non tanto per il tempo che porta via, quanto per il tempo che vorrei dedicarvi! Purtroppo, come detto, questo non è il mio lavoro primario, quindi per Ranocchiate rimangono i ritagli di tempo, le mattine presto e le sere tardi… Non saprei quantificare sinceramente, perché è un tempo molto variabile! Ovviamente in tutto questo è molto importante il tempo da dedicare alla “promozione” sul web, alla condivisione, alle discussioni con i lettori. Sembrano sciocchezze, ma sono elementi che per un webcomic sono importanti tanto quanto il disegno e i testi.
• Ti è mai capitato di scontrarti con critiche particolarmente dure sui social networks? Quale linea dovrebbe seguire un autore di webcomics nei confronti di un pubblico anche spesso “indiretto” ?
Sì qualche episodio è capitato, specialmente da parte di quel pubblico reazionario di cui parlavamo prima, anche se ancora niente di eclatante.
Diciamo che sono una persona mite anche nella vita vera, quindi è difficile che mi partano i 5 minuti. Sul web credo che l’approccio migliore sia quello “alla Gianni Morandi”, abbraccioni e sorrisi per tutti, anche per chi viene solo ad offenderti, perché non ne vale proprio la pena. E poi su internet ci vuole un attimo perché una tua frase venga equivocata e usata contro di te, quindi meglio andarci sempre piano!
• Ranocchiate a breve festeggerà la vignetta numero 555, ma cosa vede Tiziano Tiberia nel suo futuro? Passare al cartaceo o cambiare rotta con progetti diversi da Ranocchiate, una strada simile a quella di Bevilacqua?
Magari riuscissi a seguire il percorso di Bevilacqua, sarebbe un sogno, ma lui è bravissimo! Comunque al momento penso che andrò avanti con Ranocchiate cercando di espandere ancora i miei lettori, non perdendo di vista lo scopo primario che è quello del mio personale divertimento! Un cartaceo al momento non è previsto, ma qualcosa in ballo c’è, magari ne riparleremo tra un annetto.
• Grazie infinite per la tua disponibilità, lasciamo a te gli ultimi caratteri per chiudere l’articolo!
Grazie a voi per la possibilità di dire la mia, sul serio. Credo che il mondo del webcomic abbia molto da dire, e iniziare da me per parlare di questo ambiente è davvero un’emozione fortissima! Per concludere ci terrei a ringraziare tutte le persone che mi hanno supportato in questi anni, la mia fidanzata (la vera Alice, che non si chiama Alice), la mia famiglia ovviamente, gli amici… so che non dev’essere facile ritrovarsi ad essere “presi in giro” in un fumetto, perciò li ringrazio per la pazienza! Grazie ovviamente a chi mi segue su Ranocchiate e a chi ha avuto la pazienza di leggere questo sproloquio!
La pubblicazione delle vignette di Ranocchiate può essere seguita dalla pagina Facebook o dal seguente archivio.
*Il trattamento delle immagini è stato autorizzato dall’autore Tiziano Tiberia, che ne possiede i diritti intellettuali.
Gioacchino D’Antò