Russia e Turchia: storia dei rapporti e delle guerre

I rapporti tra Russia e Turchia non sono mai stati facili durante il corso della storia europea. Una storia delle guerre russo-turche.

Russia e Turchia: dal 1571 al 1739

Il primo conflitto

Quando ancora la Repubblica di Turchia era nota come Impero Ottomano, e la Russia era guidata dallo zar Ivan IV detto il Terribile, il Khan di Crimea riuscì a incendiare Mosca nel 1571. Il khanato di Crimea dipendeva dall’Impero Ottomano sin dal 1478, e quest’ultimo aveva un’estensione ben superiore alla Turchia odierna.

La Grande guerra del Nord

Non riuscì a ripetere l’impresa l’anno seguente ma circa un secolo più tardi l’espansione dell’Impero russo portò ad una nuova serie di conflitti tra le due potenze, conflitti che videro l’ingerenza più o meno rilevante di terze parti. Durante la Grande guerra del Nord (1700-1721) il sovrano svedese Carlo XII fu sconfitto a Poltava nel 1709 dalla Russia di Pietro I il Grande e si rifugiò presso l’alleato Impero Ottomano; qui riuscì a convincere Ahmed III a scendere in campo direttamente contro l’Impero degli Zar. La decisione del sovrano turco si rivelò corretta. Nel 1711 l’armata russa guidata da Pietro I e dal generale Šeremetev fu circondata e annientata dai turchi guidati dal gran visir Baltacı Mehmet Pasha a Stănilești. Tale sconfitta portò alla Pace del Prut.

La zarina

Il pretesto per colpire l’Impero Ottomano si presentò alla zarina Anna circa vent’anni dopo la Pace del Prut: la Sublime Porta, che era in crisi con la Persia all’inizio del 1730, fu giudicata debole dai ministri russi che appoggiarono l’idea della guerra. Il vero e proprio casus belli, però, fu lo sconfinamento da parte di truppe della Crimea nei confini russi nel 1735.

Per impedire l’eccessiva espansione russa, ma anche per ottenere territori di recente perduti, l’impero degli Asburgo scese in campo al fianco della zarina contro il sovrano turco Mahmud I. La guerra di austro-turco-russa si concluse nel 1739 con la Russia in posizione di vantaggio rispetto a nemici ed alleati: l’esercito turco era stato decimato da quello russo ma aveva a propria volta inflitto pesantissime perdite a quello austriaco, arrivando anche a minacciare seriamente Belgrado.

Ad ogni modo, la zarina Anna non ottenne grossi vantaggi dalle trattative di pace arbitrate dalla Francia: rinunciò a tutti i territori conquistati fatta eccezione per le fortezze di Azov e di Saporischschja mentre l’Austria perse molti dei territori ottenuti con la Pace di Passarowitz del 1718.

Per un capriccio della sorte, le misure economiche che oggi Putin minaccia di prendere contro la Turchia potrebbero essere simili a quelle che prese l’Impero Ottomano contro i mercanti russi del Mar Nero, riducendo di molto i loro diritti.

La Guerra d’Oriente

6th July 1893: Nicholas II (1868 – 1918), the last Emperor of Russia, visits England for the wedding of King George V and Queen Mary. (Photo by Mullins/Keystone/Getty Images)

La Guerra d’Oriente – così era conosciuta dai contemporanei la Guerra di Crimea – ebbe inizio nel 1853 per concludersi tre anni dopo, nel 1856. Quando l‘Impero Ottomano si schierò a favore della Francia nella disputa circa il controllo dei luoghi santi per i Cristiani in territorio turco, la Russia di Nicola I (che morì durante la guerra e a cui successe il figlio Alessandro II) attaccò in Turchia.

Al fianco della Sublime Porta si schierarono Francia, Gran Bretagna e Regno di Sardegna: lo Zar poteva contare su circa 350.000 forze schierate (su un totale di circa 800.000 disponibili) cui si opponevano i circa 520.000 uomini degli alleati. Nonostante l’ingente quantità di uomini, la Russia uscì dal conflitto sconfitta e ridimensionata: nel Congresso di Parigi del 1856 la Russia perse Moldavia e Valacchia, che rimasero sotto il formale controllo dell’Impero Ottomano, oltre alla Bessarabia meridionale, che fu riconosciuta come appartenente alla Moldavia.

Luigi Santoro

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