Kim Jong-Un, leader supremo nordcoreano, è stato spesso protagonista di bizzarre notizie, come quella secondo cui avrebbe obbligato i cittadini della Corea del Nord ad adottare la sua stessa capigliatura. Vere o no, questo genere di notizie mostrano una personalità bizzarra e complessa ma, senza dubbio, molto pericolosa.
Test nucleare di Pyongyang
Le autorità nordcoreane hanno informato il mondo di aver testato una bomba all’idrogeno; naturalmente non è possibile verificare la veridicità dell’informazione, trattandosi di una notizia diffusa dalla stessa Pyongyang, ma resta il fatto che è stata registrata una scossa sismica di magnitudo 5.1 a pochi km dall’area designata per i test nucleari nordcoreani. Il servizio geologico americano ha collegato questa scossa sismica alla presunta bomba sganciata dal governo di Pyongyang e l’Onu ha convocato un consiglio di sicurezza per valutare la situazione. Insomma, in un periodo di grandi tensioni, questo 2016 inizia con un ulteriore motivo di preoccupazione; ma chi è Kim Jong-Un? Dove il mito si confonde con la realtà? In breve, cosa si sa del leader della Corea del Nord?
Kim Jong-Un tra fantasia e realtà
Stando alle notizie che girano su Kim Jong-Un, si dovrebbe credere che egli sia una sorta di buffone mascherato da leader e che alterni momenti di follia a momenti di lucidità; in tal caso si farebbe la figura di ingenui creduloni in quanto Kim Jong-Un non è né più né meno che un dittatore, temuto tanto in patria quanto all’estero. Poco si sa della sua infanzia, ignota è anche la sua data di nascita – è conosciuta con precisione solo in Nord Corea – ma è abbastanza certo che sia nato tra il 1983 ed il 1984, e ciò che si sa è dovuto a informazioni trapelate da personalità a lui vicine. Si ritiene che abbia studiato in Svizzera, all’inizio degli anni 2000, ovviamente sotto falso nome, per poi conseguire due lauree in patria. Oggi è il più giovane capo di stato al mondo, nonché capo della forze armate e segretario del Partito del Lavoro coreano. Secondo un diplomatico del Consiglio di Sicurezza Onu, quello riunitosi per discutere dopo la recente dichiarazione della stampa nordcoreana, Kim Jong-Un sarebbe equiparabile ad un bambino: «se scopri la pistola di papà in mano a un bimbo di cinque anni cosa fai?¹». Già, perché l’imprevedibilità è certamente uno dei tratti caratteristici del “Brillante Compagno”, epiteto con il quale è conosciuto in patria il figlio di Kim Jong-il (a propria volta “Caro Leader”). Rispetto al padre, Kim Jong-Un pare molto più drastico nei suoi modi di fare – e Kim Jong-il non è stato uno stinco di santo -, se si pensa al trattamento riservato all’ormai ex responsabile della Difesa Hyon Yong-chol, giustiziato per aver espresso il suo dissenso nei confronti del leader e per essersi addormentato durante una manifestazione pubblica. In realtà, nel 2015 sarebbero più di 15 i funzionari giustiziati dal “Brillante Compagno”.
Per fare un esempio della poliedrica e pericolosa personalità del leader, facciamo riferimento alle parole di uno studente a Barbara Demick, autrice di Nothing to Envy: Ordinary Lives in North Korea: «Fissa. Piangi. Fissa. Piangi. Dopo un po’ diventa meccanico. Il corpo prende il controllo della mente e all’improvviso stai piangendo davvero. Senti indebolirsi le ginocchia, dondoli avanti indietro, singhiozzando come tutti²». La vita pubblica, in Corea del Nord, diventa una drammatica rappresentazione teatrale dove non è possibile dimenticare le proprie battute. Si pensi alle numerose fotografie che ritraggono Kim Jong-Un circondato da sorridenti uomini in divisa che sembrano scrivere incessantemente sui loro quadernetti; non c’è nulla di naturale né nei sorrisi né nelle penne che corrono sui fogli, si fa tutto per dare l’impressione di una realtà serena e sicura. Il risultato, però, risulta grottesco e per nulla credibile.
Kim Jong-Un ha provveduto, inoltre, a liberarsi molto in fretta dei vecchi consiglieri di suo padre, tutti aventi più del doppio dei suoi anni; insomma, le esecuzioni dalle motivazioni più assurde, quasi come se fossero la messa in scena di uno snuff movie, sono in realtà un espediente per liberarsi di personaggi scomodi. L’abile mantello che Kim Jong-Un indossa, quello di un dio terreno con potere di vita e di morte su tutti i suoi sudditi, non inganna certo l’opinione pubblica mondiale e, probabilmente, nemmeno i cittadini nordcoreani che vivono secondo il volere della dinastia regnante da moltissimo tempo. Adesso si attendono le deliberazioni dell’Onu circa l’allarmante vicenda del test atomico.
Luigi Santoro
Fonti
Citazioni: I, II