L’espressione machiavelliana “il fine giustifica i mezzi” è metafora di un’ideologia che può essere applicata anche al mondo animale. Infatti quale fine migliore della sopravvivenza giustificherebbe l’azione dei più letali e efficienti predatori presenti sulla terra? Ecco pertanto alcuni dei più efficienti e strani predatori del mondo animale.
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Le tecniche dei predatori più strani del mondo
Egretta ardesiaca
Questa specie di uccello appartenente all’ordine dei Ardeidi è diffuso nel continente africano e presenta una tecnica di caccia davvero singolare. Essendo un uccello piscivoro, necessita di pescare molti pesci al dì, il che risulta davvero complicato nella vastità dei fiumi africani.
A tal proposito ecco che l’astuzia del predatore si mostra: l’uccello dispone le ali a formare un cerchio che crea un cono d’ombra in acqua, dando così ai pesci l’idea che quella zona sia una zona di acqua profonda e fresca in cui riposare. Nel momento in cui l’incauta preda entra nel raggio del predatore, esso col suo becco a lancia lo arpiona. Una tecnica davvero sorprendente per un animale con un cervello molto piccolo.
Daubentonia madagascariensis
Il Daubentonia madagascariensis conosciuto anche come “Aye Aye” è l’unico rappresentante vivente della sua famiglia ed è un animale insettivoro originario del Madagascar.
L’aye aye è un predatore notturno che sfrutta una abilità davvero unica che gli permette un posto d’onore nella top ten dei predatori più strani. Difatti il dito medio della sua mano e particolarmente lungo e lo sfrutta per captare le cavità nei tronchi dove si trovano le grosse larve di cui si nutre. Coadiuvato dalle sue enormi orecchie, riesce a carpire i rimbombi degli spazi vuoti e una volta scavato nel legno coi suoi potenti denti, carpisce la preda col suo lungo dito per poi nutrirsene. Per quanto sia di brutto aspetto, ha un’abilità che lo rende letale per le sue prede.
Famiglia Pompilidae
Gli insetti appartenenti alla famiglia dei Pompilidi sono insetti volanti dotati di un’unica capacità di caccia e immobilizzazione delle prede. Le femmine di questa specie infatti sono delle abili cacciatrici di ragni, difatti riescono tramite il loro pungiglione a iniettare un veleno che paralizza il ragno senza ucciderlo.
Dopo averlo paralizzato non sono loro stesse a nutrirsene ma depongono nel ragno ancora vivo, il loro unico uovo. Seppelliscono poi la prole e il ragno in una fossa. Una volta schiuso l’uovo, la larva del terribile predatore si nutrirà del ragno per fuoriuscire dal sottosuolo in forze per sterminare altri ragni. Una storia degna della saga di “Alien”. Nel video l’abilità del Pompilide è dimostrata dalla sua velocità e precisione:
Mungos mungo
La Mangusta Striata è un piccolo animale africano appartenente alla famiglia Herpestidae. Essa è uno spietato nonché coraggiosissimo predatore, dal momento che la sua pietanza preferita sono i temibili nonché velenosi cobra. La mangusta difatti per quanto possa essere un animale insettivoro, non esclude dalla sua dieta questi difficilissimi animali.
La mangusta infatti riesce a sfruttare gli angoli ciechi del cobra e addirittura si coordina in modo da attaccare nel momento in cui il serpente ha abbassato la difesa o dopo aver sferrato un attacco. La vera capacità di questa intrepida predatrice sta nel mirare sempre alla testa e a resistere ai morsi veleniferi del rettile. Una vera e propria cacciatrice senza paura del continente africano.
La libellula
Per quanto possa sembrare una placida abitante degli stagni, la libellula sia allo stadio larvale che nella forma adulta è uno spietato predatore. A livello larvale semina il panico nelle profondità degli stagni e delle pozze d’acqua con le sue potenti mandibole in grado di azzannare qualsiasi animale non sia in grado di nuotare abbastanza veloce da sfuggirli.
Da adulta invece è un predatore dei cieli in grado di manovre molto veloci pur di catturare le sue prede. Un predatore dalle rare e veloci abilità, programmato per essere letale ad ogni età grazie a potenti nonché sorprendentemente grandi fauci.
Stefano Capodanno