Due giornate di studio completamente dedicate alla memoria di Alberto Varvaro: il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II di Napoli ha tenuto, il 2 e il 3 maggio, presso il Complesso dei SS. Marcellino e Festo, il convegno “Filologia, letteratura, linguistica” che ha visto gli interventi di studiosi provenienti da mezza Europa, accorsi per ricordare l’illustre filologo scomparso il 22 ottobre 2014.
Alberto Varvaro, palermitano, allievo di Salvatore Battaglia, è stato professore ordinario di Filologia Romanza presso la Federico II, dove ha insegnato per oltre quarant’anni, oltre che socio dell’Accademia della Crusca e dell’Accademia dei Lincei, e collaboratore dell’Enciclopedia Federiciana. Varvaro si è dimostrato studioso eclettico, autore di edizioni critiche di opere di Pucci e Pirandello, curatore di saggi di filologia francese e spagnola, oltre che di linguistica italiana e siciliana, influenzando non pochi adepti.
L’obiettivo delle due giornate di studio è stato, appunto, tracciare il bilancio dell’immensa mole di studi di Varvaro, cercando di evidenziare tutte le direzioni prese dal lavoro pluridecennale del filologo.
Il Prorettore dell’Università Federico II Arturo De Vivo ha aperto le due giornate di lavoro preannunciando il progetto di una scuola di alta formazione di filologia, mirante alla valorizzazione del patrimonio della Biblioteca dei Girolamini, intitolata proprio ad Alberto Varvaro.
L’evento è stato curato dai professori dell’ateneo napoletano Nicola De Blasi, Costanzo Di Girolamo, Antonio Gargano, Andrea Mazzucchi, Laura Minervini, Rosanna Sornicola, con gli interventi di Nicola De Blasi, Francesco Senatore (Università di Napoli Federico II), Lino Leonardi (Università di Siena), Martin Maiden (University of Oxford), Maria Luisa Meneghetti (Università di Milano), Giovanni Palumbo (Université de Namur), Antonio Pioletti (Università di Catania), Giovanni Ruffino (Università di Palermo) e Tullio Telmon (Università di Torino).
Oltre che momento di riflessione sull’opera di Varvaro, le due giornate sono servite anche a presentare l’edizione del quarto libro delle Chroniques di Jean Froissart edite dallo stesso Varvaro e pubblicate, postume, dall’Académie Royale de Belgique nel corso del 2015. Varvaro aveva già pubblicato uno studio sull’opera, denominato La tragedie de l’histoire. Le dernière oeuvre de
Jean Froissart, nel 2011 per l’editore Classiques Garnier.
L’incontro si è concluso con la presentazione del 26° Bollettino del Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani interamente dedicato all’opera di Varvaro.
Davide Esposito