Federico II è la figura chiave della prima metà del secolo XIII. Figlio di Enrico VI di Svevia e di Costanza d’Altavilla, ultima discendente dei sovrani normanni da cui eredita il regno di Sicilia, e nipote di Federico Barbarossa. Insomma, la sua è una famiglia abbastanza impegnativa. Visse quasi sempre in Italia, particolarmente a Palermo. Fu abile stratega, combattente contro il papato ed i comuni per l’unità dell’Impero, uomo di grande cultura Federico teneva alla propria corte legisti latini, dotti ebrei e mercenari arabi. I prodotti artistici del suo tempo, giovati da quest’ambito culturale, sono straordinari, primo fra tutti il Castel del Monte di Andria in Puglia.
Esso è il più noto dei numerosi castelli che egli fece edificare in tutta l’Italia meridionale al fine di creare un sistema strategico difensivo tra i più funzionali d’Europa.
La forma del Castel del Monte nasce da un modello geometrico che ebbe ampie conseguenze nell’architettura siciliana d’età normanna. Le misure e le proporzioni del castello sono calcolate, oltre che in sezione aurea, anche in relazione delle ombre del Sole nel suo ingresso dei segni zodiacali rivelando così che il castello non è solo un unicum dal punto di vista dei valori artistici ma anche summa degli studi astronomici, matematici e filosofici dei dotti greci e latini.
La pianta dell’edificio, delle torri angolari, del cortile, è ottagonale, mentre quelle delle sale interne su ambedue i piani è trapezoidale. Il castello fu concepito come un fortino di caccia, oltre per difesa e possedeva tutte le comodità che lo rendevano ad essere luogo di residenza imperiale. Molte sale erano riscaldate da grandi camini, ed esisteva anche un sistema di raccolta delle acque piovane convogliate in una cisterna del cortile e inviate nei gabinetti che erano collocati in tre torri su ognuno dei piani.
L’edificio è possente, essenziale e ne percepiamo l’esistenza volumetrica perché qualunque sia il punto d’osservazione, la presenza degli angoli esterni convessi permette la visione del corpo centrale e delle torri. La forza delle mura, ad opus reticulatum, è leggermente ingentilita dal portale di breccia rosata sormontata da un timpano con cornici dentellate, e da finestre monofore e bifore che si trovano su ciascun lato.
Castel del Monte con la sua imponenza esterna e la sua morbida atmosfera interna risulta essere il simbolo della raffinatezza culturale della Sicilia arabo-normanna.
Serena Raimondi