L’India dista poco più di 6500 km dall’Italia, forse per questo quello che si conosce di questo paese è sempre troppo poco e riguarda solo quello che gli scontati mezzi di comunicazione vogliono raccontare.
Shende Valay (qui il sito di riferimento) è un artista indiano, originario di Nagpur, ma è anche uno di coloro che ha scelto di raccontare l’altra faccia dell’India o meglio di portare a conoscenza di tutti qualcosa di cui si sa ben poco. Le installazioni di Shende Valay sono tutte realizzate con materiali di riciclo e spesso metallici così da avere un effetto luminescente quando colpiti dalla luce.
Essendo oltre che uno scultore anche un videoartist, Valay spesso accompagna le sue realizzazioni scultore con delle rappresentazioni video che accentuano ancor di più il carattere di denuncia, soprattutto politica, che l’artista vuole esprimere.
Shende Valay: l’arte come impegno e lotta
Tematiche di carattere sociale quali: condizioni particolarmente difficili di vita comunitaria, assenza di lavoro che determina uno sfruttamento della manodopera a basso costo, l’inesistenza o meglio la diseguaglianza di impianti infrastrutturali tra le varie aree geografiche del territorio, tutte queste vengono poste sotto la luce dai mille colori e dai mille riverberi che Shende Valay cerca di proiettare con le sue opere.
Certamente l’atteggiamento che l’artista assume con la realizzazione di queste opere è principalmente provocatorio, una provocazione mossa contro i poteri forti e contro la classe dirigente affinché possa apportare delle soluzioni a questa condizioni evidenti di diseguaglianza degli status sociali.
La risonanza delle sculture di Valay è internazionale e questo lo dimostra il fatto che lui, come molti altri artisti provenienti dalle terre bagnate dal Gange, sono spesso protagonisti di esposizioni in vari spazi anche del continente europeo. Basti pensare che il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma nel 2011 inaugurò una mostra dal titolo Indian Highway durante la quale esposero proprio un gruppo di artisti indiani tra i quali rientrava anche lo stesso Shende Valay.
In quel caso l’attenzione era stata posta nei confronti dell’accelerato percorso evolutivo che proiettava l’India verso il terzo millennio senza accorgersi di abbandonare lentamente la celebrazione ed il ricordo delle tradizioni che costituivano la storia del paese.
Vincenzo Morrone
fonti: thisiscolossal.com, vagabondimages.in, whataboutart.net