Ricordando Don Puglisi al “Teatro Deconfiscato”

Di Domenico ci racconta il parroco siciliano vittima della mafia

La prima edizione della rassegna teatrale all’insegna della legalità continua con  la sua ultima data, fissata il 22 settembre, alle 20.45, nella medesima ex-masseria Magliulo, confiscata alla camorra ed in questo caso messa al servizio della cultura, del teatro e dei cittadini. Lo spettacolo di questo giovedì , “U PARRINU”, dedicato a Don Pino Puglisi, nasce e viene battezzato in Sicilia, dalla penna e per la regia e l’interpretazione di Christian Di Domenico.

 Puglisi
Di Domenico in scena

Di Domenico conobbe davvero Don Pino Puglisi; il parroco anticonformista ucciso dalla mafia aveva unito in matrimonio i suoi genitori e costituiva una presenza importante nella vita della madre. Ne era confessore e guida spirituale; amico di famiglia, da quando erano ragazzi.  Ed era stato Don Pino, Christian rammenta, nella sua storia semplice, nel suo racconto fatto di ricordi sfumati accompagnati solo da na pocu di musica, come lo definisce egli stesso, ad insegnargli l’onore del perdono;  a provare a portare quel valore del perdono nel quartiere con la più alta concentrazione mafiosa della Sicilia, San Gaetano di Brancaccio, dove i bambini venivano cresciuti nella convinzione che l’onore fosse il “non chiedere mai scusa a nessuno”.  Don Pino ci aveva provato, a strappare quei ragazzini a una realtà marcia e statica, immutabile da generazioni. Li portava a mare, da padre anticonformista  con i calzoni, da “parrinu strano”, quale veniva additato, perché giocassero lontani dalle strade del loro quartiere; e insegnava loro il valore del perdono. Valore che portò con sé fino al punto di morte, quando, il 15 settembre del 1993, Salvatore Grigoli gli sparò alla nuca sotto casa sua.  Padre Puglisi era certo che “il perdono, con l’esempio e con il racconto potesse essere insegnato”, racconta Christian Di Domenico; ed egli stesso cerca di contribuire  ai buoni propositi che aveva il parroco siciliano portando in giro per l’Italia una storia che conosce, cercando di raccontarla a quante più persone possibile tramite la magia del teatro.

Lo spettacolo venne presentato nel maggio 2013, poco prima della beatificazione di Don Pino Puglisi, a circa venti anni dalla sua morte, sullo stesso altare dove il parroco aveva celebrato la messa negli ultimi tre anni della sua vita , quello della chiesa di S.Gaetano nel quartiere Brancaccio.  Da quel momento, la profondità del messaggio che la storia di Di Domenico porta con sé, si è vista trascinare in un turbinio di eventi e festival per diverse città, fra le quali  Milano, Bari, Torino, Andria, Vaticano, e fra pochi giorni, Afragola;  nel sostegno di un’iniziativa che ha visto impegnati attori, registi e drammaturghi di diversa provenienza nonché un notevole staff organizzativo allo scopo di contribuire in qualche modo all’identità civile di questa società, condividendo le proprie idee, prospettive e punti di vista rispetto al macrouniverso della criminalità organizzata.

Letizia Laezza

Rassegna teatrale Teatro Deconfiscato-  pagina ufficiale