Prima di aiutare il lettore nella scoperta dell’Arte di Igor Hofbauer trovo necessario fare due premesse. Prima: la graphic novel e la realizzazione serigrafica di stampe e manifesti ho scoperto essere un genere che affascina molto e dunque l’ho rivalutato, in meglio. Seconda premessa, non tutti riescono immediatamente a comprendere come un manifesto possa essere paragonabile ad una tela e conferire lo stesso carattere ieratico all’opera su di esso realizzata.
Dopo aver messo le mani avanti, è ora di ritirarle e cominciare a digitare sulla tastiera per dare qualche dettaglio in più sulla figura di Igor Hofbauer (qui un approfondimento). Origini croate, classe’74, nasce come illustratore e fumettista, la sua prima collaborazione è con il collettivo Komikaze. Partecipa alla illustrazione dei libri di Edo Popovic, in ultimo ma non meno importante, dipinge una scultura altrui dal titolo “Good Morning Mister Morgen”, opera di Mattia Dorici.
Ebbene i manifesti di Igor Hofbauer sono un mix carico di immagini eversive, impulsive e destabilizzanti, ma al contempo anche interrogative. Esoterismo, comunitarismo, distruttivismo, realismo e socialismo, quest’ultimo inteso come sguardo diretto alla società contemporanea della quale fa parte, questi i temi cardine delle opere dell’artista croato. Non di immediata e semplice lettura, le illustrazioni di Hofbauer sono composte da soggetti o dettagli insoliti, giustapposti gli uni accanto agli altri o disposti in maniera sensata avendo ogn’uno di essi un significato cardine e determinante nella propria funzione di simbolo.
Colori freddi solitamente, interrotti da marcature di tinte calde quali principalmente di colore rosso o arancio, aiutano nella edificazione di sensazioni inquietanti ed angoscianti. In realtà Igor Hofbauer non vuole fare altro che dare uno spaccato del presente, di ciò che appare dinanzi ai suoi, ai nostri occhi e che conduce il mondo ad un graduale cambiamento. La sua attenzione è rivolta principalmente alla scena croata, e alla progressione o in alcuni casi l’involuzione alla quale questa si è abbandonata in passato e cerca di non esprimere nel presente e per il prossimo futuro.
Il 16 giugno 2017 è stata inaugurata, a Carrara, la mostra personale dal titolo FUCK-HOF, la prima dedicata in Italia a questo artista. L’evento ha contribuito all’esposizione di più di cento opere, alcune delle quali inedite, altre in formato di manifesto ed altre ancora sottoforma di fumetti, tutte volte a raccontare la crescita progressiva di questo artista. Ma anche in grado di spiegare come il manifesto in quanto mezzo di denuncia e comunicazione di massa, possa combaciare anche con forme di più minuta espressività e rivolte ad un differente uditorio.
Vincenzo Morrone
Fonti: ikonartsfoundation.org, cargocollective.com, art-vibes.com