Il 12 giugno alle 19 all’Intra Moenia, caffè letterario di Napoli, si terrà un innovativo omaggio a Francesca Alinovi, grande genio italiano il cui lavoro ha portato la street art in Italia. Antonella Colaninno, critica d’arte contemporanea esperta di Alinovi, cura la presentazione. Sara Cafarelli, artista di spicco del panorama italiano, ha dedicato un quadro all’evento e i partecipanti potranno continuare l’opera dell’artista durante la kermesse.
L’evento è organizzato da Luciana Iossa, direttrice artistica del locale. A riguardo, afferma: «Per la prima volta a Napoli Antonella Colaninno, critica d’arte e da anni studiosa del pensiero di Francesca Alinovi, ci porterà nel mondo artistico e professionale di un grande genio scomparso prematuramente».. Il caffè letterario continua così la sua opera di diffusione culturale fresca e attuale. La kermesse rientra nel progetto estivo del caffè letterario basato sulla contaminazione fra generi; dopo la musica (unita alla recitazione) e la fotografia, questo è il nuovo, interessante progetto.
Sara Cafarelli, artista senese di spicco del panorama italiano (si ricordano fra le varie la sua esposizione al MoMadi New York, al Cultuur Centrum De Werf in Belgio e alla Galleria D’arte di Roma), ha creato un’opera posatamente per Francesca Alinovi, accompagnata da due lastre trasparenti, parte integrante dell’esposizione, sulle quali chiunque potrà disegnare qualcosa. Afferma difatti la pittrice: «Penso che il presupposto dell’arte per tutti e a tutti i livelli sia la contaminazione, queste persone stanno facendo un piacere a me ed io sto imparando molto da loro. Collaborare è la base dell’intelligenza, c’è la curiosità per poter crescere. Io non voglio che tu veda solo il quadro ma che il quadro prenda dalle persone!».
Coloro che sono intervenuti alla presentazione, infatti, rispondono: vi è un viavai di chiacchiere e calici di vino, tipici di quell’atmosfera da caffè letterario che tanto si voleva ricreare. Unica aggiunta, gli uniposca utili per scrivere sulle lastre adibite da Cafarelli. Spiega ancora l’artista: «Napoli sta rispondendo al graffitismo e io amo questo suo lato… culturalmente e artisticamente siete molto avanti e questa città dà tanta libertà. Luciana sta rialzando il caffè letterario».
Antonella Colaninno, nella sua ottima presentazione all’evento, racconta la sua visione e il risultato dei suoi studi su Alinovi: «Ho cominciato a studiarla presso le biblioteche di Bologna e ricostruendo storicamente l’ambiente bolognese dell’epoca. Io mi ritrovo moltissimo nel pensiero critico di Francesca Alinovi e sono contenta di confrontarmi con una visione al femminile dell’arte. Il suo pensiero in questa epoca di globalizzazione è molto attuale, lei ha anticipato i tempi, ha avuto una visione molto lunga». E aggiunge: «Il fatto che oggi noi e non solo ne stiamo parlando fa capire quanto il suo pensiero sia vivo e presente. Forse occorre solo un po’ di tempo come accade, in fondo, per tutti i grandi».
Francesca Alinovi, nata a Parma nel 1948, fu ricercatrice presso il DAMS di Bologna, si occupò dello studio e della promulgazione delle avanguardie, occupandosi di artisti come Piero Manzoni e Lucio Fontana. Il suo interesse per la contaminazione fra le arti è stato emblematico di un’epoca e spunto per l’arte di oggi. È paradigmatico che proprio un locale come l’Intra Moenia e personaggi come Luciana Iossa, Sara Cafarelli e Antonella Colaninno abbiano voluto darle spazio e rinsaldare la sua memoria in un evento di spicco e pienamente riuscito.
Articolo di Francesca Lomasto